“La Francia non è Kiev!”

Dalle notizie (da Strategic Culture Foundation): “Le proteste sociali sono in aumento in Francia. All’inizio di Novembre un’ondata di incontri di Bonnet Rouge (cappelli rossi) ha colpito la regione della Britannia nel nord ovest della Francia. Trentamila persone hanno tenuto una dimostrazione a Rennes, il capoluogo della Regione, per protestare riguardo alla disoccupazione ed alla “tassa ecologica”. Ci sono stati scontri con la polizia che ha dovuto usare degli idranti ed il gas lacrimogeno, un manifestante ha perso la sua mano quando è stata lanciata una granata. Il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault ha dichiarato che le violazioni della legge e dell’ordine sono inammissibili. Non è Kiev, la capitale dell’Ucraina, dove tutto è permesso! Alcuni dicono che la Francia dovrà uscire dalla crisi con altri politici al timone. Sempre che riesca mai ad uscirne. […]

“E’ la seconda economia dell’Unione Europea. E nonostante questo il governo non riesce a sistemare la crisi economica e sociale… La crescita dell’economia francese si è fermata. La disoccupazione era al 10.9% nel terzo quarto dell’anno contro il 10.8% del secondo. La Francia non ha visto simili livelli di disoccupazione dal 1998. La situazione è particolarmente difficile per i più giovani.

“L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha abbassato la qualifica della Francia per la seconda volta in due anni. Sembra che la Francia debba aggiungersi alla lista dei membri dell’unione Europea che devono affrontare dei problemi di solvibilità come l’Italia o la Spagna. La situazione finanziaria rende la Francia un paese problematico.[…]

“La diminuzione delle entrate è stata controbilanciata dall’innalzamento delle tasse e dalla crescita del debito. Questo ha dei limiti. Nel 2015 il governo deve iniziare a ridurre le spese di stato per ridurre il deficit al livello richiesto del 3%. Questo è proprio quello per cui Standard & Poor’s ha qualche dubbio.[…]

“ Secondo i sondaggi, i due partiti di maggioranza di Francia guidati da Francois Hollande e Nicolas Sarkozy hanno di fatto perso il supporto popolare. Il loro posto è stato preso fiduciosamente dal Fronte Nazionale guidato da Marine le Pen. …Lo slogan politico principale di questa nuova forza politica include: il ritiro dalla NATO e dall’Unione Europea, il ritorno alla valuta precedente – Il Franco, costruendo un’alleanza dall’Atlantico al Pacifico assieme alla Russia ma senza immigrati, ritornare ai valori famigliari tradizionali (Escludendo le perversioni come i matrimoni tra persone dello stesso sesso).”

Il mio commento: Le idee della rivoluzione e del socialismo sono sempre stati vicini alla Francia. Ma, d’altra parte, è in Francia che vediamo indifferenza alle idee di educazione e crescita integrale, per non parlare della Kabbalah. Forse a differenza del popolo russo è una caratteristica inerente della rivoluzione Francese ed in generale del carattere Francese.
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