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Un’unione cordiale

Domanda: Che cosa diamo al pubblico (il 99%) per ricevere i loro desideri e fornire loro la Luce?

Risposta: Organizziamo un gruppo esterno, per esempio, un gruppo di dieci. Loro devono scoprire la cordialità e la connessione fra loro. Qual è la connessione calorosa che il 99% dovrebbe raggiungere?

A loro spieghiamo, insegniamo, che potevano raggiungere la connessione generale fra loro con una vita buona. Essi non possono raggiungerla immediatamente, ma già cominciano a sentire questa cordialità, amore, conforto, e una vita migliore. Qui nel cerchio, la vita è migliore e tutti sono attratti alla sua Luce come le farfalle. Questa è l’atmosfera che dovremmo creare.

La saggezza della Kabbalah ci insegna che tutta la creazione è un desiderio. Quindi dobbiamo guidare il nostro desiderio nel gruppo esterno correttamente. Oggi i loro desideri sono divisi per la gamma comune di cibo, sesso, famiglia, soldi, rispetto, saggezza, e tutti i tipi di sciocchezze e confusioni nelle quali si sono persi. Noi, invece, vogliamo guidarli al desiderio per l’unità, in modo che si sentiranno bene.

Quando siamo preoccupati per loro, aumentiamo la cordialità, la mancanza, e siamo inclusi in quel sentimento come se fosse il nostro. Poi raggiungiamo la connessione desiderata nel gruppo fra noi, quello stesso calore, e lo aggiungiamo al loro. Continuiamo ad innalzarlo al Creatore, sebbene Lui è effettivamente fra noi, e poi riceviamo una risposta.

La nostra mancanza iniziale è Galgalta ve Eynaim (GE), e la mancanza che riceviamo dal pubblico si chiama AHP (AHP). Innalziamo le due mancanze e il Creatore risponde ad entrambe. Allora vogliamo dare a Lui in questo modo. Il nostro gruppo Bnei Baruch (BB) è in mezzo volendo dare al Creatore e all’umanità, mentre non abbiamo bisogno di nulla e siamo Hafetz Hesed.

Perciò formiamo una struttura esatta che è descritta nel Talmud Eser Sefirot. Le prime sette parti del libro cominciando dall’ottava parte fino alla sedicesima parte si tratta di correzione.

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(Dal Congresso virtuale “One America” del 16.11.2013, Lezione 1)

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Sforzo intenzionale

Domanda: Come possiamo distinguere tra lo sforzo egoistico e lo sforzo intenzionale?

Risposta: Mi esercito volutamente al fuori di me secondo l’intenzione e l’obiettivo. Io porto tutto il mio sforzo al centro del gruppo come un uccello che porta tutto al suo nido. Voglio che tutti godino di questo e il nostro piacere è nello scoprire quanto possiamo deliziare il Creatore.

Anche se non scopriamo questo, ciò che è importante è che abbiamo la possibilità di fare qualcosa che lo porta in contentezza. La cosa principale è che abbiamo l’intenzione che ci permette di fare questo e per raggiungere questo. Il Creatore non ha nemmeno bisogno di sapere di noi finché noi possiamo dare.
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(Dalla 1 ° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 27.09.2013, Scritti di Baal HaSulam)

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