La differenza fondamentale tra la mafia e la fratellanza spirituale

Domanda: In che modo la mia impressione del Creatore sarà diversa dalla sensazione che ne ho oggi attraverso la correzione con gli amici?

Risposta: C’è una differenza qualitativa tra la sensazione della semplice unione con gli amici e l’unione nella quale si rivelerà il Creatore. Questa è la differenza tra il comunismo stile sovietico ed il comunismo altruistico di cui scrive Baal HaSulam.

Noi dobbiamo sforzarci di raggiungere la connessione, l’eguaglianza, fino all’unione completa e al sostegno reciproco come un uomo solo con un solo cuore. E questa dazione reciproca tra noi non deve essere per migliorare le nostre vite. Non ci dovremmo trasformare in una “mafia”. Ecco perché Baal HaSulam scrive che i principi del comunismo nella loro manifestazione egoistica, come è stato in Russia, erano molto vicini al Nazismo.

A dire il vero, la Russia e la Germania avevano delle relazioni molto buone prima della guerra. Se questi due paesi non avessero condiviso i confini, si sarebbero alleati in questa guerra, come la Germania e il Giappone. A dire il vero, per via della loro natura, questi regimi erano molto simili. Solo grazie alla vicinanza dei loro confini e al progetto per occupare quel territorio, si sono trasformati in nemici.

Perciò, è molto importante orientare se stessi verso “Israele, la Torà, ed il Creatore” in connessione con il gruppo. Il Creatore è il traguardo finale, cioè, l’intero mondo nel suo complesso, la società umana intera, la natura inanimata, vegetativa ed animata è inclusa nell’uomo; l’immagine intera, comune e generale dell’essere umano come un piccolo mondo dovrebbe essere direzionata verso una forza superiore, la fonte della vita.

Abbiamo solamente un punto di contatto con la forza superiore: ci ha dato la vita; la creazione, se non siamo direzionati verso il Creatore, alla fine si ritroverà nello stesso scenario del Nazismo e del comunismo sovietico, perché questa unione sarà solamente per il nostro proprio vantaggio. Non usciremo dalle qualità egoistiche, ma organizzeremo solamente la vita nel nostro quartiere, nella nostra città, e nel mondo che abbia la forma nella quale tutti noi ci sentiamo bene.

Ma non finisce mai bene. Abbiamo già visto esempi del genere nella storia: utopie, Kibbutz, ecc. Infatti, se questa forza non esce fuori dal nostro spazio, allora a chi darò? Tornerà di nuovo ad essere: “Tu a me ed io a te”. Il che non produrrà alcun vero risultato.

Io non posso dare a te e tu a me, perché la nostra differenza si manifesterà immediatamente. Come dice il proverbio, “C’è solamente un passo tra l’amore e l’odio”. Anche le persone che si odiano dovrebbero discutere ogni tanto per aggiungere un po’ di “pepe” alle loro relazioni. Il problema è che ci manca la linea di mezzo.

Anche se raggiungeremo la totale reciproca dazione dove tutti donano a tutti gli altri, non saremo in grado di mettere in equilibrio queste relazioni senza la partecipazione di una certa componente più elevata di un altro livello. Abbiamo bisogno della linea di mezzo, altrimenti questa illusione esploderà e finirà in una guerra.

Possiamo fare un esperimento con una coppia innamorata, create le condizioni per una vita paradisiaca e dopo un po’ guardate cosa succede a questa coppia. Questo tipo di relazione non è sostenibile e non può esistere per lungo tempo. Per farlo, dovete essere degli angeli e non delle persone, cioè, non dovete avere dei desideri egoistici.
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(Dalla 2.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 21.11.2013, Lo Zohar)

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