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Un eroe quantitativo e un eroe qualitativo

Non abbiamo bisogno di chiedere che gli altri conoscano o capiscano il metodo. Semplicemente devono capire che la crisi continuerà per tanti anni. Oggi molti scrivono di questo, ma nel frattempo nessuno capisce che la caduta continuerà per anni finché l’ultima goccia di un’esistenza normale sarà spremuta fuori di noi.

Questa è una legge delle natura che è compresa da coloro che vedono un po’ più profondamente degli altri; non ci sono miracoli. Se guardiamo al futuro sotto la giusta luce, allora un’immagine terribile appare davanti a noi: la crudeltà della gente, il vuoto spirituale e materiale, il ritiro e la degenerazione della generazione più giovane, città deserte e la completa indifferenza dell’essere umano che non è pronto a tutto. L’ego comincerà a divorare se stesso e finirà la sua esistenza, come un tumore cancerogeno che uccide tutto il corpo e poi muore egli stesso in seguito.

Dobbiamo spiegare tutto questo al pubblico, organizzare seminari integrali per loro, e non parlare di amore e amicizia, ma risolvere insieme i nostri problemi materiali. Insieme a questo, sono risolti con grande facilità perché dentro di loro partecipa una forza più alta. Le persone non hanno bisogno di conoscere ciò, non è necessario spaventarle e confonderle. E’ sufficiente per loro capire che dentro la connessione e l’unità si trova una forza unica della natura che ci aiuta. E loro sentono questo tramite i seminari.

Si dice che ci sia un eroe quantitativo ed un eroe qualitativo. Un eroe quantitativo si estende in larghezza mentre l’ eroe qualitativo si estende in altezza. Quindi al fine di essere un eroe quantitativo, dobbiamo connettere le masse a noi stessi. E allora possiamo salire.
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(Dal Congresso in Bulgaria “Alba del Nuovo Mondo” 03.11.2013. Lezione 5)

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Un dono senza prezzo

Domanda: Cos’è la falsa umiltà nelle relazione tra i gruppi?

Risposta: Nel nostro lavoro non esiste falsa umiltà perché se tu fossi sicuro che la salvezza è possibile soltanto attraverso la connessione con gli amici, non saresti timido. Pregheresti per il loro aiuto.

Supponiamo che io sappia di avere un problema di salute, ed esiste una cura in Sud America. Mi connetterei con uno dei gruppi li e gli chiederei di spedirmi questa cura. É naturale, perché ci aiutiamo spesso in questo modo.

Se questo è vero, perché non puoi chiedere ai gruppi un aiuto interiore? Sarebbe un aiuto non solo per te, visto che chiedi al tuo amico una connessione con lui, e quindi gli rendi lo stesso servizio. Per ora, non capisci ancora l’essenza del lavoro comune! Se so che il mio amico ed io abbiamo una relazione corretta, devo aspettarmi un dono da lui. In questo modo esprimo il mio atteggiamento verso di lui e capisco il suo atteggiamento verso di me.

Quando ami qualcuno desideri fargli un dono. Se lui dice “No, non mi serve, perché?” vuol dire che non capisce la tua azione. Deve mostrarsi felice di ricevere il tuo dono. “Lo volevo così tanto! É così bello che tu abbia indovinato quello che volevo!”
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