La Metodologia di un decollo Spirituale

Una cosa fatta da una persona sola, non viene mai presa in considerazione, perché da sola non è in grado di compiere un’azione spirituale. “Spirituale” significa che è diretto verso la correzione della frammentazione ed è orientato verso la connessione che richiede la partecipazione della forza comune. Se qualcuno fa qualcosa da solo, agisce sempre dall’egoismo, visto che non è in grado di alcun’altra azione.

Quindi un’azione del genere non viene preso in considerazione. Uno immagina di impiegare un grande sforzo e si priva di così tanto e crede di assumere una potenza enorme, ma non c’è scopo ai suoi tentativi e non verranno presi in considerazione. Nel tempo, uno diventa indignato perché non vede alcun avanzamento e non si muove in alcuna direzione, è deluso dalla sua abilità di raggiungere la spiritualità. Ma ciò non significa che egli non sia in grado di raggiungerla; semplicemente non ha preso le misure giuste.

A volte possiamo impiegare dai 10-15 anni per capire dove siamo e finalmente sentire quello che ci è stato detto così tante volte fin dal primo giorno di studio. Soltanto dopo tanti anni una persona inizia a realizzare che il potere spirituale può essere ottenuto soltanto dal gruppo, l’ambiente, e soltanto in relazione al proprio auto-annullamento. Uno può annullarsi anche se non comprende i suoi pensieri o desideri, ma soltanto ad un livello semplice di azioni fisiche. Più egli abbassa la propria testa, più accetterà i pensieri e desideri degli altri che sono orientati verso la spiritualità. Questi sì che saranno pensieri e desideri spirituali visto che la persona li riceve dal reprimere l’egoismo! Quindi avanzerà un passo alla volta; è detto che tanti centesimi formano una grande somma.

Quindi, ama l’amico come te stesso è necessario e l’unico prerequisito che serve come leva e trampolino di lancio per ottenere la meta. Se una persona non fa uno “zero” di se stesso in relazione ai suoi amici “uno”, non raggiungerà la forza spirituale e non procederà col suo aiuto.

Procedere significa che con il suo aiuto può annullare se stesso ancora una volta, poi sarà ispirato dal gruppo di nuovo, e attraverso questa ispirazione viene in contatto con il Creatore. Allora, sembra che ci sia un bambino piccolo in confronto al gruppo di adulti.

Ho la sensazione di grandezza ascendendo a spirale, questo viene detto “a cerchi”.

Non esiste altra opportunità di avanzare. La rete, l’unico vaso che è stato frammentato, è proprio davanti a noi, proprio in questo momento. Anche se non possiamo attivamente lavorare con il 99% del vaso perché non vogliamo diventare i nostri genitori in questo tipo di lavoro, abbiamo comunque gli amici, che ci ha dato il Creatore, che ci ha riuniti per aiutare gli altri ad annullarsi davanti agli altri e ricevere la forza da ognuno di noi. Con l’aiuto della forza continueremo il nostro avanzamento verso il Creatore.
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(Dalla prima parte dalla lezione quotidiana di Kabbalah 04.07.2012, Gli Scritti di Rabash)

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