Pubblicato nella '' Categoria

L’Intenzione: Un ritratto ad olio

Domanda: Che cos’è la giusta intenzione? Come si manifesta: nei sentimenti o nella mente?

Risposta: La giusta intenzione è la fotografia dello stato desiderato, il ritratto, che contiene me, il mondo, e il Creatore tutti insieme. Il dipinto raffigura le mie aspirazioni. Voglio raggiungere questa immagine nella realtà; si tratta dello stato futuro che mi ero prefissato come obiettivo.

L’intenzione non è un mantra, non è una fantasia vuota, ma l’immagine del mondo futuro che voglio realizzare nella vita. Essa cambia tutto il tempo, ma soprattutto, incorpora tutti. Non cancello o non sorvolo su nulla, io non sono il padrone di questo maestoso panorama, voglio solo che tutte le sue parti siano allineate proprio in questo modo.

Guardando alla realtà futura, voglio che tutti vivano in adesione con il Creatore. È l’idillio, l’armonia, la tela perfetta dell’unione universale. Tutti Lo raggiungono, tutti sono uniti a Lui, e per questo si sono uniti tra di loro. Ognuno è come un uomo con un solo cuore e insieme con il Creatore – Israele, la Torà , e il Creatore è uno. Questa è la mia intenzione quindi voglio vedere, capire, e sentire la realtà, io voglio vivere in questo mondo. Questo è il mio sogno.

Quando parlo con qualcuno, nell’ambito della divulgazione, ho più o meno un programma chiaro di come portarlo a questa immagine della mia intenzione. Egli si integrerà ad esso; sarà più o meno attivo in esso, dipende se in lui è stato risvegliato il punto nel cuore. Comunque, io voglio anche che sia coinvolto nel processo, che è lo scopo della mia divulgazione. Dopo tutto, io so che solo in questo caso andrà bene. Questo è il motivo per il quale voglio coinvolgerlo in questa immagine.

Naturalmente, lungo il cammino gli porto delle prove evidenti che dimostrano che questa è l’unica vera via; spiego come agire e dimostro che questa tecnica non è piena di pericoli e porta solo cose buone a lui, ai suoi figli, ai suoi amici…

Questo avviene lungo il cammino, ma alla fine, voglio che diventi una sola cosa con me, al fine di raggiungere l’obiettivo.
[117332]

(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 22.09.2013, Scritti di Baal HaSulam)

Materiale correlato:

Chiarire l’oscurità
La redenzione dei nostri peccati dipende dalla nostra intenzione

Lezione quotidiana di Kabbalah – 16.10.2013

Preparazione alla Lezione
Audio
Video

Scritti di Baal HaSulam, Articolo“L’Amore degli Amici”
Audio
Video

Zohar per tutti, Introduzione
Audio
Video

Scritti di Baal HaSulam, Articolo “L’ Amore per il Creatore e l’ Amore per gli Esseri Creati”
Audio
Video

Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
Audio

Il suicidio dell’egoismo

Opinione (Geoff Mulgan, economista, autore di The Locust and the Bee: Predatori e Creatori nel futuro capitalismo): “La crisi economica è un ricordo drammatico di ciò che il capitalismo può sia produrre che distruggere, ma la crisi presenta anche un’opportunità storica per scegliere un futuro radicalmente diverso per il capitalismo, quello che massimizza il suo potere creativo e riduce al minimo la sua forza distruttiva. […]

“Il capitalismo al suo meglio premia i creatori e gli artefici che creano cose di valore per gli altri, come le tecnologie fantasiose e il buon cibo, automobili e farmaci: gli equivalenti umani delle api industriose. Sfruttando le sue energie il capitalismo può dare a tutti il meglio, più di qualsiasi altro sistema economico nella storia umana. Ma il capitalismo premia anche i prepotenti e i predatori, persone e imprese che estraggono valore da altri senza contribuire molto in cambio. La depredazione è parte della vita quotidiana del capitalismo, in settori tradizionali come i prodotti farmaceutici, il software e il petrolio, in cui i soldi della gente, i loro dati, il loro tempo e la loro attenzione sono regolarmente presi in scambi fondamentalmente asimmetrici. […]

“Allora, cosa si dovrebbe fare? Le risposte non possono essere trovate in vertici infiniti cercando di desiderare che l’economia del pre 2007 torni di nuovo in essere, o ancora in più dosi di stimolo o di austerità. Invece noi abbiamo bisogno di tracciare di più quello che l’economia futura potrebbe e dovrebbe essere. Anche io […] guardo a ciò che dovrebbe succedere nel benessere e nel consumo, e alle opzioni radicali per la tassazione della ricchezza che aiuterebbe a ridurre i rifiuti cronici dei consumi dell’1%. “

Il mio commento: La nostalgia è una specie di anziano che non ha futuro, idee, e la comprensione del perché vivere ulteriormente. Abbiamo bisogno di cambiare non il sistema, ma l’essere umano. Molti stanno già pensando in questa direzione, anche se non riescono a trovare il modo di cambiamento. È possibile cambiare una persona, solo con l’influenza superiore, della forza che si manifesta nella nostra unità corretta. Questo è ciò che il metodo dell’educazione integrale insegna.
[117961]

Materiale correlato:

La Crisi: Il collasso del capitalismo
Una lettera per i capitalisti da parte di Adam Smith