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La crescita avviene in larghezza e non in altezza

Domanda: Come può una persona continuare per la sua strada e non essere in preda alla disperazione, dopo che, dopo aver studiato per tanti anni, non ha ancora raggiunto nulla?

Risposta: Non hai fatto niente allo scopo di ottenere qualcosa. Tu sei stato coinvolto con la saggezza della Kabbalah come egoista per la realizzazione di te stesso. Hai fatto qualcosa tra di voi in un gruppo. Non hai portato del bene a nessuno. Non sei stato coinvolto nella divulgazione. Stai stufando nel tuo stesso brodo.
Cosa intendi per raggiungere qualcosa? Quali atti di dazione hai compiuto? Perché pensi di meritare qualcosa? Sulla base di che cosa?

Certo, io ti incoraggio sempre, “Vieni, va avanti, e ancora…” Per quale scopo oggi il Creatore richiede così tante persone che stanno imparando la saggezza della Kabbalah? Perché Egli risveglia questo desiderio in voi? È così che andranno avanti, verso il popolo. Inoltre, Egli li fa crescere non qualitativamente, verso l’alto, come i grandi Kabbalisti del passato, ma quantitativamente in modo che essi cominceranno a entrare nelle masse.

Davanti a te adesso si sta aprendo la realizzazione pratica della saggezza della Kabbalah. Se tu inizierai a essere coinvolto con questo, allora la Luce Superiore passerà attraverso di te e la riceverai. Se non passerà attraverso di te verso le masse, allora non l’hai mai ricevuta. Questo perché tutte le tue richieste sono egoistiche, “Dai a noi!” Pertanto, il tuo destino è nelle tue mani.

Per molti anni, siamo stati coinvolti con la divulgazione allo scopo di attirare persone come noi. Per questo, abbiamo preparato un gruppo. Ci siamo preparati.

Ora, stiamo cominciando a realizzare la saggezza della Kabbalah tra le masse e precisamente nella forma di educazione integrale. L’umanità deve unirsi, affinché l’amore per l’altro diventi il fondamento del metodo integrale. Qui non ci sono materiali nobili e spiegazioni. Se divulgheremo questo, allora riusciremo sicuramente.
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(Dal congresso in Stoccolma “Joy in Unity” 31.08.2013, Lezione 4)

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Scritti di Rabash, Igrot, Lettera 8
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Zohar per tutti, Introduzione
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “600.000 Anime”
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I bambini e gli anziani rallentano la crescita economica globale

Nelle notizie (da nakedcapitalism): “Nel corso degli ultimi anni, ho scritto una serie di articoli che sostengono che l’invecchiamento della popolazione in tutto il mondo avrebbe importanti implicazioni negative per la spesa dei consumi, valori patrimoniali, le entrate pubbliche e la fiscalità.

“Ho anche sostenuto che gli effetti dell’invecchiamento sarebbero probabilmente più acuti nelle nazioni occidentali, e anche alcuni paesi in via di sviluppo, in particolare la Cina, sarebbero stati influenzati negativamente.

“Il problema deriva principalmente dall’arrivo al termine del ‘dolce spot’ demografico. Cioè, quando c’èra un’alta percentuale di persone in età lavorativa che supportavano solo un piccolo gruppo di familiari a carico. Una tale struttura così vantaggiosa per età ha funzionato in quasi tutte le principali economie del mondo e prodotto una struttura della popolazione ottimale per la crescita economica – cioè, quella in cui i più grandi segmenti della popolazione non erano né quella giovane né quella vecchia, ma quella in mezzo (cioè in età lavorativa). […]

“Il pericolo non è nella crescita più lenta. La crescita lenta non è una brutta cosa. E’ comunque una crescita. Il pericolo è in un gap nelle aspettative, nel fatto che consideriamo la crescita più lenta inaccettabile.[…]

“Gli alti tassi di crescita sperimentati nei decenni prima dell’arrivo della crisi finanziaria globale erano un’anomalia e la crescita è probabile che sia molto più tranquilla, andando avanti tra l’invecchiamento della popolazione e il peggioramento dei tassi di impiego.”

Il mio commento: La crescita non accadrà; il mondo arriverà comunque all’equilibrio quando si produrrà esattamente ciò che è necessario per non arricchirsi, ma per fornire a tutti i beni e i servizi necessari e non di più. La natura distruggerà ogni cosa prodotta in eccesso con tutti i mezzi a sua disposizione: epidemie, disastri naturali, guerre. Infatti, il piano della natura è quello di portare tutte le sue parti, compresa l’umanità, in equilibrio.
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