La lotta di classe forma un Nuovo Mondo

Opinione (Michael Schuman, corrispondente per TIME , autore di The Miracle: l’epopea Asiatica per la ricerca sul benessere): “L’Asia negli ultimi decenni del 20° secolo ha assistito forse al più notevole record nella riduzione della povertà della storia umana – il tutto grazie agli strumenti molto capitalistici di commercio, l’imprenditoria e gli investimenti esteri. […] Marx era teorizzato del fatto che il sistema capitalistico avrebbe inevitabilmente impoverito le masse e la ricchezza del mondo si sarebbe concentrata nelle mani di pochi avidi, provocando le crisi economiche e intensificando i conflitti tra le classi sociali ricche e i lavoratori.

“Un crescente dossier di queste prove suggerisce che egli potrebbe aver avuto ragione. E’ tristemente fin troppo facile trovare statistiche che mostrano che i ricchi diventano sempre più ricchi mentre la classe media e i poveri non lo sono. […] Ma la conseguenza di questa allargata disuguaglianza è proprio quella che Marx aveva predetto: la lotta di classe è tornata. La rabbia dei lavoratori di tutto il mondo sta crescendo e loro richiedono la giusta quota dell’economia globale. Dal piano del Congresso degli Stati Uniti fino alle strade di Atene passando per le linee di montaggio della Cina meridionale, gli eventi politici ed economici vengono modellati da crescenti tensioni tra i capitalisti e i lavoratori, in misura mai vista dalle rivoluzioni comuniste del 20 ° secolo. […]

“Finora, però, la rivoluzione di Marx deve ancora concretizzarsi. I lavoratori possono avere problemi comuni, ma essi non sono in grado di unirsi per risolverli. […] I manifestanti, afferma Jacques Rancière, esperto di marxismo presso l’Università di Parigi, non hanno l’obiettivo di sostituire il capitalismo, come aveva previsto Marx, ma semplicemente di riformarlo. ‘Non stiamo vedendo che le classi protestanti richiedono un rovesciamento o la distruzione dei sistemi socio-economici in atto’, ha spiegato. ‘Il tipo di conflitto di classe prodotto oggi richiama a determinare i sistemi in modo che diventino più praticabili e sostenibili a lungo termine, ridistribuendo la ricchezza creata.’

“Nonostante i ripetuti richiami, comunque, l’attuale politica economica continua ad alimentare le tensioni di classe. […] Questo lascia aperta una possibilità inquietante: che Marx non ha soltanto diagnosticato i difetti del capitalismo, ma anche il risultato di questi difetti”.

Il mio commento: L’egoismo crescerà in misura superiore alla forza di innalzarci al di sopra di esso – la gente si sentirà in esso come nella schiavitù egiziana, e sarà costretta uscirne, per passare ad una vita nella proprietà di dazione reciproca, preoccupazione, uguaglianza, e quindi ad “ama il tuo prossimo come te stesso.” La natura non ci lascia nient’altro! La questione è solo il passaggio ad un nuovo livello di esistenza, attraverso la consapevolezza (educazione integrale e istruzione) o attraverso dure lotte.
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