Pubblicato nella '' Categoria

La magica influenza dell’ambiente

Domanda: I veterani della seconda guerra mondiale ricordano che durante i primi giorni della guerra erano su di giri, pieni di entusiasmo e di gioia. Però, quando i veri colpi cominciarono ad arrivare, tutto questo diventò orrore.

Risposta: Io stesso ho visto la gioia trasformarsi in terrore nelle azioni militari a cui ho preso parte, in questo paese (Israele). L’esaltazione è stata velocemente sostituita dal desiderio di far finire tutto in fretta. Questo è proprio il caso. E gli uomini non sanno spiegarlo.

Tutti possono essere trasformati sotto l’influenza dell’ambiente: un uomo può essere facilmente fermato dal fare quello che era solito fare in precedenza con piacere.

Prendete per esempio la campagna contro il fumo. Anch’io sono un fumatore, quindi posso dire come influenzi le persone. In molti smettono di fumare. Trenta o quarant’anni fa, tutti fumavano dappertutto, in tutti i posti pubblici: sugli autobus, per la strada, e negli edifici. Era normale e non provocava alcuna obiezione. Abbastanza stranamente, le persone non facevano nemmeno attenzione al fatto che tutte le altre persone che avevano intorno fumavano!

Oggi, è perfino proibito fumare alle fermate degli autobus, a volte anche per strada, per non dire nei caffè o in ogni altro luogo pubblico.

In altre parole, lo vediamo, se una società stabilisce un certo riferimento, l’ambiente influenza la persona nella misura in cui può cambiare anche le sue salde abitudini come il fumo. Tutti si rendono conto quanto sia importante per un fumatore avere una sigaretta, e tuttavia, le persone smettono di fumare.

Se solo potessimo “sintonizzare” la nostra società ai cambiamenti che ci guiderebbero alla crescita e all’unione integrale, ce la faremmo sicuramente! Il problema è compiere una vera spinta – nei programmi di governo ed internazionali – diretta a mettere in pratica i legami integrali tra di noi. In caso contrario, dovremo di nuovo attraversare questo processo, ma in un modo drammatico.
[81507]

(Da una “Conversazione sull’educazione integrale” del 25.05.2012)

Materiale correlato:

Una famiglia armoniosa in una società egoista
L’ambiente può tutto

Una doppia richiesta e una doppia risposta

Anche mentre siamo sotto il dominio delle forze egoistiche, le bucce (Klipot), possiamo risvegliare la parte superiore. Solo coloro nei quali è stato risvegliato il punto nel cuore possiedono il potenziale per connettersi al Creatore, ma con un’intenzione che è ancora egoistica. Una persona si rivolge al Creatore con le intenzioni che sono ancora egoistiche e quindi viene considerata in balia delle forze impure.

Più grande è la forza che la persona possiede di rivolgersi al Creatore ancora mentre lo fa per se stessa, più grande è l’egoismo (Klipà). Pertanto, come è scritto “Colui che è più grande del suo amico, il suo desiderio è più grande del suo”. Il grande malvagio, le enormi forze dell’egoismo, di cui parla la ToràBalaam, Balak, il Faraone (il guscio generale), Haman, Ahaseurus, e le sette nazioni che occupano la terra di Israele, prima dell’arrivo degli ebrei: tutti questi attributi vengono risvegliati in una persona in base al suo livello. Maggiore è il guscio nel quale una persona si trova, maggiore è la Santità che le viene assegnata in contrasto con esso.

La salita inizia quando in una persona si risveglia il punto nel cuore mentre è in cattività della forza egoistica, Klipot, e nell’intenzione di ricevere per se stessi. Nonostante l’intenzione egoistica di ricevere in cui il punto nel cuore esiste, non per scelta, esso solleva una preghiera (MAN). Sebbene la preghiera sia egoistica, allo scopo di ricevere, è ancora una preghiera dell’inferiore, del guscio che risveglia il livello superiore di agire. Poi, il superiore comincia a lavorare su questa preghiera e la solleva da un livello ad un altro fino a Ein Sof (infinito). Tuttavia, noi impariamo solo circa tre livelli: quello inferiore, il superiore e l’estremità superiore. Tutti gli altri livelli funzionano allo stesso modo.

Questo trio opera costantemente: l’inferiore, il superiore e l’estremità superiore. L’inferiore si trova nell’egoismo, e il superiore, che sente il dolore dell’inferiore e sa come tradurlo correttamente, elabora la preghiera corrotta dell’inferiore trasformandola in una preghiera corretta e la solleva al superiore che si trova nella santità, scollegato dall’inferiore corrotto. Così, nell’estremità superiore, ci sono già tutta la Luce e la forza necessarie per prendersi cura dell’inferiore.

Il superiore si solleva fino all’estremità superiore con una doppia preghiera: la preghiera dell’inferiore e la sua risposta ad essa. Così, l’estremità superiore da’ il doppio della grandezza di cui ha bisogno per prendersi cura dell’inferiore. Quando raggiunge la grandezza, può già prendersi cura dell’inferiore corrotto. Così, si scopre che il “primo nato” che si chiama Partzuf superiore riceve il doppio dall’estremità superiore, la sua parte e la parte dell’inferiore corrotto. Questo è il modo in cui funziona la catena.

Questa è l’unica azione nella nostra correzione ed essa ci porta fuori dalle Klipot. Quindi, la prima condizione è la preghiera. Tutto il nostro lavoro spirituale, tutta la realtà che sentiamo, è disposta e pronta ad aiutarci ad elevare una preghiera verso il superiore. Non esiste nulla, tranne che la nostra richiesta. Questo perché noi non siamo capaci di eseguire nessuna azione fatta eccezione per la possibilità di chiedere. Questo è in realtà ciò che dimentichiamo.

Finalmente capiremo che non esiste nessuno tranne Lui e che il Creatore è buono e benefattore, che in realtà esiste una sola forza che opera, su cui è scritto: “Io sono il primo e sono l’ultimo”. Tutto questo ha lo scopo di aiutarci a scoprire in qualsiasi momento la nostra richiesta.

La richiesta dell’inferiore deve essere organizzata correttamente per dare. Se chiediamo per noi stessi, siamo nelle Klipot sotto il dominio di forze impure egoistiche. Se continuiamo a chiedere per noi stessi, troviamo noi stessi più a fondo in questo egoismo.

Tutte le nostre richieste, tutte le mancanze, anche dagli stati più vergognosi – salgono ancora verso l’alto. L’unica domanda è in quale forma. Se le richieste non sono in equivalenza della forma con il superiore, esse sono ancora accettate e influenzano il sistema e il suo sviluppo. Ma in questo caso, le forze ci obbligano a torturare noi stessi e vediamo il mondo diventare sempre più malefico e buio. Noi avanziamo, ma per la via della sofferenza, nel suo tempo.

Se le nostre richieste vengono fatte in base al desiderio del superiore, si risvegliano tutti i livelli di correzione e salgono fino a Ein Sof e ci portano verso la nuova Luce che chiarirà, correggerà, e riempirà i nostri vasi allo scopo di dare. Poi, avanzeremo attraverso il percorso di “Io lo affretterò”.
[116957]

(Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah dele 22.09.2013)

Materiale correlato:

Il Gruppo è più forte delle Klipot
Rendere il creatore importante

Lezione quotidiana di Kabbalah – 30.10.2013

Scritti di Baal HaSulam, Shlavey HaSulam, Articolo 29 “Per amore del Creatore, e non per amore del Creatore”
Audio
Video

Zohar per tutti, Introduzione
Audio
Video

Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 3, Parte 9
Audio
Video

Scritti di Baal HaSulam, Articolo “L’ Essenza della Religione e il suo scopo
Audio
Video

La Metodologia di un decollo Spirituale

Una cosa fatta da una persona sola, non viene mai presa in considerazione, perché da sola non è in grado di compiere un’azione spirituale. “Spirituale” significa che è diretto verso la correzione della frammentazione ed è orientato verso la connessione che richiede la partecipazione della forza comune. Se qualcuno fa qualcosa da solo, agisce sempre dall’egoismo, visto che non è in grado di alcun’altra azione.

Quindi un’azione del genere non viene preso in considerazione. Uno immagina di impiegare un grande sforzo e si priva di così tanto e crede di assumere una potenza enorme, ma non c’è scopo ai suoi tentativi e non verranno presi in considerazione. Nel tempo, uno diventa indignato perché non vede alcun avanzamento e non si muove in alcuna direzione, è deluso dalla sua abilità di raggiungere la spiritualità. Ma ciò non significa che egli non sia in grado di raggiungerla; semplicemente non ha preso le misure giuste.

A volte possiamo impiegare dai 10-15 anni per capire dove siamo e finalmente sentire quello che ci è stato detto così tante volte fin dal primo giorno di studio. Soltanto dopo tanti anni una persona inizia a realizzare che il potere spirituale può essere ottenuto soltanto dal gruppo, l’ambiente, e soltanto in relazione al proprio auto-annullamento. Uno può annullarsi anche se non comprende i suoi pensieri o desideri, ma soltanto ad un livello semplice di azioni fisiche. Più egli abbassa la propria testa, più accetterà i pensieri e desideri degli altri che sono orientati verso la spiritualità. Questi sì che saranno pensieri e desideri spirituali visto che la persona li riceve dal reprimere l’egoismo! Quindi avanzerà un passo alla volta; è detto che tanti centesimi formano una grande somma.

Quindi, ama l’amico come te stesso è necessario e l’unico prerequisito che serve come leva e trampolino di lancio per ottenere la meta. Se una persona non fa uno “zero” di se stesso in relazione ai suoi amici “uno”, non raggiungerà la forza spirituale e non procederà col suo aiuto.

Procedere significa che con il suo aiuto può annullare se stesso ancora una volta, poi sarà ispirato dal gruppo di nuovo, e attraverso questa ispirazione viene in contatto con il Creatore. Allora, sembra che ci sia un bambino piccolo in confronto al gruppo di adulti.

Ho la sensazione di grandezza ascendendo a spirale, questo viene detto “a cerchi”.

Non esiste altra opportunità di avanzare. La rete, l’unico vaso che è stato frammentato, è proprio davanti a noi, proprio in questo momento. Anche se non possiamo attivamente lavorare con il 99% del vaso perché non vogliamo diventare i nostri genitori in questo tipo di lavoro, abbiamo comunque gli amici, che ci ha dato il Creatore, che ci ha riuniti per aiutare gli altri ad annullarsi davanti agli altri e ricevere la forza da ognuno di noi. Con l’aiuto della forza continueremo il nostro avanzamento verso il Creatore.
[82212]

(Dalla prima parte dalla lezione quotidiana di Kabbalah 04.07.2012, Gli Scritti di Rabash)

Materiale correlato:

Il meccanismo dell’ intelletto collettivo
La saggezza collettiva del gruppo

Lezione quotidiana di Kabbalah – 29.10.2013

Scritti di Baal HaSulam, Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot
Audio
Video

Zohar per tutti, Introduzione
Audio
Video

Scritti di Baal HaSulam, Articolo “L’ Essenza della Religione e il suo scopo”
Audio
Video

Cosa sta preparando l’ONU per noi…

Nelle notizie (da Project Syndicate): “Alla 68 ª sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha avuto inizio il 17 settembre, i leader mondiali stanno impostando le basi dell’agenda di sviluppo per la riuscita degli Obiettivi di Sviluppo nel Millennio (MDG), che scade nel 2015. I prossimi obiettivi di sviluppo sostenibile saranno basati sulla consapevolezza che lo sviluppo economico è la chiave per migliorare il benessere umano e la garanzia dei diritti delle persone più vulnerabili. Ma, al fine di ottenere un vero progresso, i politici devono affrontare i fattori che limitano lo sviluppo, in particolare la violenza e i conflitti. …

“Nel formulare il messaggio per l’agenda per lo sviluppo 2015, i leader mondiali devono riconoscere il tremendo impatto che una nonviolenta e più armoniosa società, fornirebbe allo sviluppo economico. Stimolando un ciclo virtuoso di pace e prosperità, i politici possono contribuire al benessere delle persone in tutto il mondo. Adesso è questo l’obiettivo da perseguire “.

Il mio commento: L’ONU non può fare nulla, se non giocare il ruolo che glie è stato imposto. Non c’è soluzione a questi problemi a livello del nostro mondo! Il problema è che il nostro egoismo, la forza che sviluppa l’umanità (i sette anni di abbondanza nella schiavitù dell’Egitto), ha iniziato a divorare i suoi figli, come un tumore che inizia a consumare il proprio corpo, causando la morte del corpo e quindi la propria morte (i sette anni di vacche magre della schiavitù in Egitto).

Alla fine di questo sviluppo di sofferenza (Beito), terribili sofferenze (le dieci piaghe d’Egitto), dovremmo arrivarci alla consapevolezza di un vicolo cieco e alla voglia di uscire dalla natura egoistica ad ogni costo. A partire da oggi, siamo in grado di completare l’intero percorso di una graduale correzione con la ricerca dell’unità (Achishena). In questo modo possiamo dimostrare il rimedio contro l’egoismo (il cancro viene trattato con le radiazioni – della Luce Superiore).
[118878]

Dal ramo alla radice

Baal HaSulam, “L’Essenza della Saggezza della Kabbalah”: …ogni mondo inferiore è una copia del mondo che è al di sopra di esso. Dunque, tutte le forme nel Mondo Superiore sono meticolosamente riprodotte, sia in qualità che in quantità, nel mondo inferiore.

Dunque, non c’è un elemento della realtà, o un accadimento della realtà nel mondo inferiore, di cui non si trovi la corrispondenza nel mondo che è al di sopra di esso, uguali come due gocce d’acqua del mare. Ed essi sono chiamati “la Radice ed il Ramo”. Ciò significa che l’elemento nel mondo inferiore è ritenuto un ramo del suo modello che si trova nel Mondo Superiore, essendo la radice dell’elemento inferiore, poiché qui è dove l’elemento del mondo inferiore è stato impresso e costituito.

I livelli inanimati, vegetativi, animati e parlanti di questo mondo (si veda il diagramma sotto, segnato in giallo) rappresentano l’ultimo anello nella catena dei mondi. Il mondo materiale è un ramo. Al di sopra di esso, c’è il mondo delle radici (segnato in rosso), che è, di fatto, il ramo di un altro mondo che è superiore ad esso. Quindi, sia i mondi “inferiori” (il nostro mondo e quello successivo) originano da una sola radice che è al di sopra di entrambi (segnato in verde).

In definitiva, c’è più di un mondo là fuori, ma in questo diagramma ne mostreremo solamente tre di essi. Tuttavia, le forme e gli elementi della realtà e tutti gli accadimenti avvengono senza cambiamenti e sono uguali in ogni mondo, sia in qualità che in quantità, poiché noi abbiamo a che fare con una realtà che è divisa in livelli separati solo per la nostra percezione.

In sostanza, il nostro dovere è di riconnettere tutti i mondi dentro alle nostre sensazioni. Possiamo farlo usando il solo ed indivisibile linguaggio dei rami…I Kabbalisti hanno scoperto un glossario completo e commentato che è collegato al nostro mondo fisico, sufficiente per creare un’eccellente lingua parlata. Questa lingua ha permesso loro di conversare delle questioni nelle Radici Spirituali e nei Mondi Superiori menzionando semplicemente il ramo tangibile inferiore di questo mondo che è ben identificabile ai nostri sensi fisici. Noi riconosciamo, percepiamo, e formuliamo questi nomi e questi appellativi nel nostro mondo.

Anche se hanno origine attraverso la nostra natura corporale, essi si sono comunque guadagnati il diritto di essere espressi attraverso le definizioni dei loro rami, e di essere organizzati di fronte ai nostri sensi qui, in questo mondo tangibile. I Kabbalisti li associano alle loro radici.

Tutta l’interezza delle cose e degli eventi discende verso di noi attraverso la catena dei mondi, fino a quando non si “riveste” in sensazioni che sono intrecciate con parole e nomi, che, a loro volta, sono collegati alle Radici Superiori, verso le quali il ramo fisico punta perché è collegato ad essa, essendo la sua copia, dirigendoci in questo modo all’origine, alla Luce Superiore.

Tutti i fenomeni discendono attraverso al catena dei rami e delle radici. Noi diamo loro nomi con le parole e gli appellativi che sono legati ad essi su questo piano e che sono profondamente incorporati nella nostra consapevolezza e nei nostri sensi.

Quando sentiamo la parola “vetro”, sappiamo di sicuro cosa significa. Lo stesso vale per il fenomeno spirituale. Il fatto che non possieda la sostanza materiale del vetro è irrilevante, e non è nemmeno importante che gli manchi la forma del vetro. Mantiene comunque la sua essenza poiché il suo punto centrale è lo stesso a tutti i livelli.

Non c’è nessun altro modo per definire un fenomeno o un evento. La saggezza della Kabbalah usa un linguaggio preciso che è collegato alle radici permanenti della natura Superiore. Si basa su un sistema, perpetuo ed immutabile.

Mentre ci sviluppiamo, ai nostri occhi solamente i rapporti tra le varie parti della Kabbalah cambiano, sebbene le parti, di per sé, rimangono intatte. Ecco perché la Kabbalah è conosciuta come “la saggezza autentica”: tutto ciò che messo nel suo linguaggio è sempre vero. Infatti, non possiamo cambiare l’ordine dei rami e delle radici e delle relazioni tra loro: il solo cambiamento è nella nostra percezione.

E, naturalmente, l’uso del linguaggio dei rami determina un numero di conseguenze. In particolare, grazie ai loro libri, i Kabbalisti possono guidarci alle ascese spirituali e, grazie ad essi, possiamo portare avanti vari studi, ecc.
[80619]

(Dalla 4.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 15.06.2012, “L’Essenza della Saggezza della Kabbalah”)

Materiale correlato:

Questo mondo è un dizionario di termini Kabbalistici
Il Linguaggio dei Rami che connette i Mondi

Lezione quotidiana di Kabbalah – 28.10.2013

Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 70 “Con mano forte e con scatenamento di furore
Audio
Video

Zohar per tutti, Introduzione
Audio
Video

Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 3, Parte 9
Audio
Video

Scritti di Baal HaSulam, Articolo “L’ Essenza della Religione e il suo Scopo
Audio
Video

Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
Audio

Workshop di Unità – 27.10.2013

Workshop di Unità
Audio
Video

Yeshivat Haverim Mondiale- 27.10.2013

Yeshivat Haverim Mondiale
Audio
Video