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Tutto inizia dal gruppo

Abbiamo bisogno di costruire il nostro lavoro secondo una disposizione precisa.

  1. Non posso rivolgermi al tutto, al grande pubblico, prima che sia incluso con il gruppo (gruppo di dieci)
  2. Solo dopo che mi sono incluso in esso, ricevo la Luce circostante (Ohr Makif).
  3. Dopo di che influenzo l’intero, la gente, quello che noi chiamiamo “educazione”
  4. Ci uniamo a loro.
  5. Io porto il tutto al gruppo, che si chiama portare le “nazioni del mondo” a “Israele”, e tutti meritano la scoperta del Creatore.

Dal gruppo trasferisco al tutto (←) e dal tutto ritorna al gruppo (→), e per mezzo della luce Circondante riceviamo la Luce Interiore (Ohr Pnimi). Perché ora abbiamo un Kli, il desiderio di ricevere, insieme con l’intenzione.

Io mi trovo semplicemente nel mezzo, migliorando l’operazione. Io lavoro in un gruppo con Galgalta ve Eynaim (GE), e con il pubblico, che è l’AHP, e io sono rimasto a metà del terzo superiore (1/3) di Tifferet dove  c’è libera scelta.

Pertanto, se non sono incluso in un gruppo, non so da dove cominciare. Ognuno dei miei passi deve partire da questa inclusione e questa è l’azione più importante e il fondamento di tutte le azioni. Se vi è l’inclusione, allora è possibile continuare ad agire, se non c’è inclusione, allora è impossibile continuare. Infatti, dopo questo non agisco con le mie forze, ma in particolare per la forza della mutua inclusione che ho ricevuto dal gruppo, grazie alla sottomissione. La mia forza individuale è egoista e solo attraverso l’annullamento del mio ego, attraverso l’inclusione tra gli amici (1), posso ricevere da loro la forza di dazione, con il cui aiuto mi rivolgo al pubblico (2).

E poi io lavoro con esso anche in base a come ho lavorato con il gruppo di dieci. Il mio inserimento all’interno della società è come l’inclusione con il mio bambino a cui voglio dare tutto il bene. Io non condiscendo, anzi, chino il capo davanti al pubblico con l’amore.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 20.08.2013, conversazione riguardo le decine)

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Costringete il vostro “Asino” a lavorare

Domanda: Come si mantiene la giusta intenzione quando si compie la divulgazione su internet, se non è un esercizio fisico ed un amico non ci può ricordare l’intenzione?

Risposta: Voi state divulgando il materiale corretto in internet. Gli amici ti guideranno essi stessi nel modo corretto ed infatti non si avrà alcuna distrazione a meno che non ci si distragga intenzionalmente.

Dei desideri estranei vengono risvegliati in voi in ogni momento: navigare in altri siti o abbandonare il computer e fare qualcosa d’altro. In questo caso, vi dovete certamente contenere. Staccatevi da tutte le altre fonti come televisione e radio, staccate il vostro accesso ad altri siti come quelli delle notizie, quelli di vario intrattenimento, e così via. Fatte tutto il possibile per limitare la vostra “bestia” in modo che non sia attratta in nessun posto, in quanto non c’è nessun posto in cui essere attratti. Chiudetela in una gabbia e costringetela a lavorare.
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(Dalla Lezione quotidiana di Kabbalah 25.08.2013, Domande e risposte con il Dott. Laitman)

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