Tutti i problemi del Mondo

Il Creatore mostra un “performance teatrale” davanti a me in cui tutto, gli attori e tutti, sono pupazzi, tranne me. Quindi, cercando di avvicinarli a Lui, io in sostanza correggo me stesso. Tutto il mondo è una parte della mia anima, vasi rotti e dispersi, desideri che sono divisi oltre a me in direzioni diverse. E ora devo avvicinarli di nuovo insieme.

Se fossi abbastanza forte, il Creatore avrebbe potuto farmi sentire i dolori come miei. Tuttavia, per facilitare il mio lavoro, Egli mi manda la sensazione di “loro” problemi, così ci potrò lavorare. Comunque, se trascuro questo lavoro, sentirò che sono nei guai.

È per questo che ancora percepisco il mondo intero “di lato”, così è più facile per me lavorare. Anzi, se tutta la miseria delle persone che stanno morendo a causa della fame, delle guerre, e di altri disastri si manifestassero in me, se avessi concentrato tutti i miei vasi vuoti, anche sul piccolo grado del nostro mondo, non avrei potuto sostenere tale pressione.

Per evitare che questo accada, questi vasi sono stati alienati da me, e dati a me per sentirli come stranieri in modo che gradualmente, come divento più forte, io li porti più vicino a me. Allora, nel corso di questo approccio, trovo che non si trovano in difficoltà, che, al contrario, essi sono corretti e sperimentano il piacere. Baal HaSulam scrive su questo nel suo articolo “L’occultamento e la rivelazione del Creatore(*).

Non c’è atro modo, io non sono in grado di assorbire tutti i mali del mondo, anche se stiamo parlando dei miei vasi, desideri.

Noi non comprendiamo che la maggior misericordia è veramente nascosta nella rottura dei vasi. Alla fine, a causa di essa, ottengo un vaso capace di comprendere tutta la realtà, tutta la Luce del Creatore, tuttavia, non sento mai questo vaso vuoto così com’ è, perché questa sensazione è impossibile da sostenere.

Nella nostra piccola fase una persona può addirittura sopportare appena i suoi problemi. Così, cosa possiamo dire riguardo l’intera Malchut vuota del mondo dell’infinito? Alla persona, a volte, viene data una goccia di questo stato, l’ illuminazione di Malchut“, l’ orribile sensazione di un abisso spalancato…

Tuttavia, ci si è stata data la rottura dei vasi per aiutarci, e ora siamo in grado di superare una serie di stati, gradualmente li assembliamo insieme. E quando nel processo porto qualsiasi parte esterna più vicino a me, questo “frutto” amaro diventa dolce, e come risultato, li metto nel “cestino” fino a quando non è pieno di tutti i frutti dell’albero della conoscenza”
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 23.08.2013, Scritti di Baal HaSulam)

(*) Disponibile solo in inglese

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Ressurrezione dalla morte

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