Lo stadio spirituale dell’evoluzione

Baal HaSulam, “La Pace del Mondo”: Ma quando ci addentriamo profondamente in essa, troveremo che la contraddizione fra ricezione per sé e dazione per gli altri non è altro che un aspetto psicologico, perché in realtà non elargiamo agli altri senza beneficiare noi stessi. …Perciò, se la direzione dovesse cambiare da auto-ricezione per sé verso la dazione, l’individuo godrà di tutto quello prodotto senza tanto dolore.

Oggi, produciamo più di quello di cui tutti hanno bisogno, la nostra vita, in teoria, dovrebbe essere generosa, abbondante, e pacifica. Potremmo sbarazzarci di tutti i problemi con queste risorse, avendo capito che il nostro corpo ha bisogno solo di un regime di base essenziale, e dobbiamo investire tutti gli altri sforzi nel bilancio con la Natura, il Creatore, in somiglianza con Lui. Non importa ciò che Egli ci rivela, dobbiamo subito cercare equivalenza della forma, adesione, anche egoisticamente. Con questo guadagnare salute, pace, buoni rapporti in famiglia, ecc.

Infatti, qui in questo mondo, abbiamo solo un modo per raggiungere una vita pacifica: produrre ciò che è essenziale e mettere tutto il resto dei nostri sforzi nel regno spirituale. Altrimenti danneggiamo noi stessi perché non produciamo altro che problemi.

Che cos’è la disposizione corretta? Supponiamo di dedicare dieci ore al giorno allo sviluppo spirituale e di volta in volta, a turno, di dispensare quasi un’ora o più ai bisogni materiali della società. L’automazione ci permette di passare completamente a questa modalità.

Poi vedremo che il nostro mondo ha veramente completato la precedente tappa dello sviluppo industriale passando alla tappa successiva, allo sviluppo spirituale. Questo sarà l’ultimo modo corretto di vivere in questo mondo: una persona vive, fornisce le necessità per il suo “livello bestiale” e si sviluppa sul grado umano, nel livello per diventare simile al Creatore. Oggi, questo è davanti a noi, secondo il processo evolutivo, e non c’è nient’altro da inventare.

Allora, allo stato attuale, dobbiamo essere più coinvolti nel lavoro di costruzione di una società nuova, nuovi rapporti, e il nuovo umano. Questo è quando vedremo che tutti i piaceri desiderati, che non potevamo raggiungere nella precedente tappa, sono rivelati. E’ possibile raggiungerli solo sul grado umano perché le loro forme di realizzazione devono essere simili al Creatore.

E’ chiaro da qui che non ha senso attendere nuovi piaceri in questo mondo. Invece, da ora in poi dobbiamo affrontare la crescente sofferenza, che comunque ci forzerà a prendere la forma corretta o a immergerci nella sofferenza. E questi problemi faranno finalmente il loro lavoro, il che significa che attraverso di essi diventeremo più intelligenti e giungeremo alle decisioni giuste.
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(Dalla 4° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 31.07.2013,  Scritti di Baal HaSulam)

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