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Io = La Luce = Il Creatore

Domanda: Durante l’ultimo congresso c’era la chiara sensazione che tutto dipende solamente dagli amici, che fanno tutto per conseguire lo scopo, e noi godiamo di questo stato. Poi tu hai detto che l’essere in questo stato ci fa dimenticare il Creatore. Dov’è la linea di confine tra l’amicizia ed il Creatore? Quali sforzi dovremmo fare adesso per aggiungere il nostro stato di unione al Creatore?

Risposta: Si tratta di una domanda difficile. Se io credo che il Creatore fa tutto, allora cosa fanno gli amici? Se io credo che il Creatore muova i miei amici e doni a me attraverso di loro, significa che io connetto gli amici con il Creatore ed io sono esterno ad entrambi, o che connetto me stesso con gli amici e noi tutti cerchiamo Lui, ma siamo insieme, e Lui non è ancora tra di noi. Allora, come possiamo trovare il giusto stato qui?

Baal HaSulam dice che per avanzare correttamente dobbiamo immaginare uno stato uguale simultaneamente (nel disegno c’è un triangolo equilatero): il Creatore, il gruppo, ed io. Ci dobbiamo incontrare al centro per trovare Lui, me stesso e anche il gruppo, tutti e tre gli elementi. Perciò, dobbiamo aspirare fortemente al centro in modo che questi tre elementi si muoveranno insieme costantemente nella nostra coscienza: io, il gruppo o la Torà (la Luce), ed il Creatore.

Dobbiamo costantemente sentire che ci avviciniamo insieme tra di noi, fino a quando non ci troviamo al centro. Ciò significa che la condizione per lo sviluppo spirituale è io= la Luce= il Creatore. Quando questi tre parametri sono identici dentro di me, significa che sono tutti in un unico punto.
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(Dalla 2.a parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah del 21.07.2013, Shamati 59 “Riguardo il Bastone e il Serpente”)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 03.09.2013

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Shamati 42 “Cos’ è l’acronimo di  Elul nel Lavoro
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Zohar per tutti, Introduzione, Articolo “La Torà e la Preghiera”, Punto 183, Lezione 67
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Scritti di Baal HaSulam Articolo “La Pace”
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Le persone che fanno volontariato vivono più a lungo

Nelle notizie (dall’ Università di Exeter): “Il volontariato può essere buono per la vostra salute, rivela una grande revisione sistematica e meta-analisi condotta dalla Facoltà di Medicina dell’Università di Exeter.

“Il volontariato può migliorare la salute mentale e aiutare a vivere più a lungo, trova lo studio che è stato pubblicato nella rivista a libero accesso BMC Public Health. Il pool di ricerca ha confrontato i dati di più studi sperimentali e studi di coorte longitudinale. […]

“La revisione sistematica è stata condotta dal Dr. Suzanne Richards presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Exeter, ed è stata sopportata dall’ Istituto Nazionale per la Ricerca e Collaborazione sulla Salute, per la Leadership in Salute Ricerca e Cura Applicata della penisola sud-ovest (NIHR PenCLAHRC).

“A livello mondiale, la prevalenza di adulti impegnati in volontariato varia con stime dal 22,5 per cento in Europa, al 36 per cento in Australia e il 27 per cento negli Stati Uniti. I volontari citano comunemente motivazioni altruistiche per loro abitudine – “dare qualcosa indietro alla loro comunità, o di sostegno ad un organizzazione oppure come carità a chi li ha sostenuti. Il volontariato può essere utilizzato anche per ottenere l’esperienza di lavoro o di ampliare circoli sociali, ma i suoi effetti possono andare molto più in profondità.

“Le recensioni precedenti hanno evidenziato presunti benefici per la salute, tra cui una maggiore longevità, una migliore qualità di vita, la riduzione dello stress e il ricovero in ospedale, ma queste tendono ad essere basate sulla narrazione e non su prove comparative. Richards e i suoi colleghi hanno messo insieme i dati di 40 articoli che hanno riportato dati da 9 prove sperimentali e 16 studi di coorte per arrivare alle loro conclusioni.

“I meccanismi causali sottostanti ai potenziali benefici per la salute del volontariato non sono chiari.”

Il mio commento: La vera ragione è che la Luce circostante (Ohr Makif) li colpisce perché la base del contributo volontario è la salita sopra l’egoismo e la brama verso qualche tipo di unione. Anche se questi impulsi sono egoisti, sono comunque al di sopra delle motivazioni abituali e quindi causano un poco l’influenza della luce circostante. Quando una persona può davvero andare contro il suo egoismo nel desiderio di dare (il vaso dell’anima), la stessa Ohr Makif diventerà per lui Ohr Pnimi – la luce interiore della sua anima.
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