Il sogno di un romantico spirituale
La cosa principale è il gruppo. Ho sentito parlare molto di Baal HaSulam che sognava di creare una comunità Kabbalistica. Lui ha portato con sé dalla Polonia delle macchine per conceria, pensando di aprire una piccola fabbrica dove avrebbe potuto lavorare con i suoi studenti e questo sarebbe bastato loro per sopravvivere. E in un piccolo cerchio compatto come questo avrebbero potuto imparare la Saggezza della Kabbalah. Lui aveva molti programmi simili. Dai suoi articoli uno può sentire quanto sognava questo. Era un immenso romantico spirituale.
Ma a quei tempi questo non era ancora possibile. Vediamo che addirittura ai nostri tempi siamo solo sulla strada verso questo. Potrei dire che tutto ciò sarà possibile, però non sappiamo ancora in che modo. Non è necessario annullare il tempo.
Comunque, vediamo che in tutti i tempi, tutti i Kabbalisti hanno studiato soprattutto in gruppi e si sono relazionati all’interno di esso e la sua costituzione, le sue leggi, e le sue regole generali di comportamento sono fondamentali.
Tutte le leggi che sono descritte nella Torà e nel resto delle fonti, sono leggi di condotta all’interno di un gruppo. Esse non sono state pensate né per una nazione né per le masse, ma solo per gruppi Kabbalistici. Sebbene l’impressione è stata apparentemente creata, questo è il modo in cui le masse dovrebbero comportarsi, tutto questo è molto condizionato. Fondamentalmente questo incide solo su chi vuole “andare al di fuori di se stesso”, del proprio ego.
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(Dal Congresso di San Pietroburgo 13.07.2013, Lezione 4)
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