Verso cosa vi attira il vostro cuore?

Un uomo che non si impegna nella saggezza della Kabbalah, ma guarda e ascolta soltanto le nostre trasmissioni inizia a percepire automaticamente tutti i termini e tutti i concetti della Torà in modo corretto, poiché la Luce superiore opera su di lui.

Egli non ha bisogno di niente altro che di questo. Se egli farà tutto sistematicamente, allora incomincerà a percepire senza dubbio un mondo opposto e a capire che tutto quello che percepiamo al di fuori, in realtà, è dentro di noi. Sarà più facile e più semplice per lui percepirlo. Egli ha soltanto bisogno di passare attraverso questo cambiamento, è tutto qua.

Nell’insieme, questo è ciò di cui parlano i campi che si occupano delle questioni al limite come la fisica quantistica e la teoria della relatività. Un uomo prova e non capisce perché le cose succedono in una certa maniera, e allora incomincia a rendersi conto e a pensare in base ai termini di un nuovo sistema di coordinate.

Ma prima di ogni nuovo livello, prima della realizzazione, c’è una sensazione di oscurità, di confusione, come se il fango fosse stato mescolato con l’acqua e niente è chiaro.

La cosa principale è che noi siamo parte della natura e non possiamo scappare. Ci impegniamo nella scienza più naturale, la sola che ci chiarisce dove siamo, come viviamo, e come percepiamo la natura.

Ma se un uomo non ha questa inclinazione, non riuscirete a persuaderlo a studiare. Se egli incomincia a sentire il bisogno di farlo, allora non ha bisogno di parole. Lo sente come fa un animale, “questo si riferisce a me”. Si guarderà intorno fino a quando non arriverà alla saggezza della Kabbalah.
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(Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 29.04.2013)

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