Mentre raccogliamo chicchi di stupore

Tutto, tranne i momenti nei quali inizio a vedere lo scopo attraverso il gruppo, l’adesione al Creatore, la giusta direzione che mi dà il quadro accurato dello scopo che è davanti a me, è considerata idolatria. E’ una chiarificazione molto concreta: Per chi lo sto facendo, per me stesso o a beneficio del Creatore, che significa, chi si sta rallegrando del fatto che io esisto adesso?

Non c’è nessun altro mezzo per mantenermi nella giusta direzione. Una persona riesce a sforzarsi per un momento e a dirigersi verso lo scopo attraverso il gruppo, ed il momento dopo ha già bisogno di più aiuto dal gruppo. In questo modo cresce costantemente. Se l’uomo non riceve questo aiuto, egli non si manterrà sulla giusta direzione. Ciò significa che egli non eguaglierà la sua misura, così si sentirà colmato e poi, in seguito, sarà rivelato il suo primo livello spirituale. E’ una condizione molto chiara, leggi e forze molto semplici: la Luce è in posizione opposta al vaso e al Masach (lo schermo), che adesso deve essere costruito tra di loro.

Per restare sul percorso, devo continuamente connettere “Israele, la Torà, ed il Creatore”-23½ ore al giorno. Poi posso passare la mezz’ora che mi resta a fare auto-critica dei fattori interiori che mi aiutano a restare sul mio percorso, che è il gruppo. Non c’è niente altro che questo, ed il mio avanzamento dipende totalmente dall’ambiente.

Quindi, dedico 23½ ore al giorno per cercare un ambiente più forte, per giustificare gli amici e giudicarli sulla scala del merito, cercando e raccogliendo ogni granello e germoglio di stupore. Permetterò a me stesso di essere critico solamente una mezz’ora al giorno in modo da trovare cosa c’è che non va, perché, e come correggerlo.

Dunque lavoro con il gruppo per tutte le 24 ore, connettendo Israele, la Torà ed il Creatore. Questo perché la Torà è la Luce che Corregge che funziona solamente attraverso l’ambiente. Questa è la sola cosa nella quale ci dovremmo impegnare. Si potrebbe anche verificare se vi state muovendo nella giusta direzione oppure no, attraverso il numero di ore che ci passate al giorno. Se non sapete come esaminare la direzione da soli, allora dovreste almeno fare impressione sugli altri, questo è ciò che si chiama servire l’altro!

Potete, naturalmente, offrire un panino ad un amico. La cosa principale di cui ha bisogno da voi, che è la ragione per cui si trova nel nostro gruppo, è il buon esempio che lo risveglia; io devo fornirgli questi esempi.

Se io mi preoccuperò solo di questo, allora mi terrò senza dubbio sul giusto cammino, anche se non lo vedo. Supponiamo che ci sia un principiante che ancora non capisce niente al quale sia richiesto di fare solamente una cosa: essere colpito dagli altri per il fatto che sono sul cammino giusto. Allora egli avanzerà sicuramente insieme ad ogni altro membro del gruppo che è sulla stessa strada, sebbene gli altri stiano studiando da vent’anni e lui è appena arrivato. E’ così che funziona.

(Dalla 1.a parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah del 10.06.2013, Gli Scritti del Rabash)

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