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Lezione quotidiana di Kabbalah – 5.07.2013

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, Igrot, Lettera 33
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Preparazione al Congresso di San Pietroburgo, Lezione 3, “Ama il prossimo tuo come te stesso ”
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo 18
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La mancanza di un buon esempio è di cattivo esempio

Dobbiamo costantemente vedere davanti a noi il buon esempio degli amici che ci mostrano l’esempio di una maggiore forza e di una maggiore dedizione. Quando guardo un amico debole, anche se si trova sul mio stesso cammino, cresce anche la mia debolezza. Dobbiamo essere d’accordo a lavorare insieme e a darci forza gli uni agli altri.

Il solo vedere le persone deboli, anche nella nostra società, ci fa solo del male perché ci indebolisce ponendo un cattivo esempio. Osservo un amico e anch’io inizio a pensare che posso studiare di meno e non andare alle lezioni tutti i giorni.

Devo dunque vedere un fuoco che arde in tutti. Il gruppo deve chiedere questo ad ogni suo membro. Nessuno può rimanere in disparte e studiare tranquillamente in un angolo. Ogni membro deve essere di esempio per gli altri. Devo sentire che ricevo da tutti delle vibrazioni di desiderio per lo scopo, sentire come avvengono in loro dei nuovi cambiamenti ogni giorno rispetto al Creatore e all’ambiente, in questo modo sentirò come se restassi indietro rispetto agli altri che stanno avanzando velocemente e mi sentirò attirato da loro, ed in questo modo invidierò egoisticamente il loro successo e non riuscirò a calmarmi. Ma se il gruppo non mi darà tutto questo, allora non avrò bisogno di questo gruppo.
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(Dalla 1.a parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah del 10.06.2013, Gli Scritti del Rabash)

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Vedere l’unicità del Creatore

L’argomento della prima lezione del Congresso di Pietroburgo è “Non esiste nulla tranne Lui“. Questo è l’argomento principale che studiamo sempre.

In linea di principio, noi ci troviamo in una realtà speciale chiamata il Creatore e dobbiamo rivelarLo. Il “Creatore” (Boreh) significa “vieni e vedi” (Bo-reh in Ebraico). Se già dimoriamo in Lui, nella bianca Luce superiore, allora solamente Lui agisce e non esiste nulla tranne Lui”. Solamente Lui “ci dà i contorni”, ci dà forma; Egli è il principio ed Egli è la fine. Tutti i nostri pensieri e le nostre azioni originano da questa Luce superiore. Non esiste niente tranne Lui.

Da un lato, osserviamo le forme inanimate, vegetative ed animate nelle quali il Creatore agisce a 360 gradi, obbligandole e compiere ogni movimento. Esse non hanno alcun libero arbitrio; esse sono interamente sotto la Sua diretta influenza.

Dall’altro lato, noi stessi abbiamo un punto speciale, creato da Lui, che apparentemente esiste al di fuori di Lui. Questo punto ci dà l’opportunità di conoscere il Creatore – il solo che ci influenza. Infatti, in questo modo non andiamo da qualche parte esternamente, non ci allontaniamo da Lui, e non violiamo nessuna delle Sue azioni. La realtà rimane la stessa: non esiste nulla tranne Lui. Tuttavia, grazie a questo punto che sembra a Lui estraneo, io posso analizzare me stesso e Lui, io posso deliberatamente e consapevolmente portare me stesso al solo stato esistente nel quale non esiste nulla tranne Lui.

Io conseguo il Creatore grazie a questo lavoro. Attribuisco ogni frammento della realtà alla Sua unicità, ed in questo modo conseguo tutte le Sue azioni, tutti i passi, diretti e opposti a Lui, che Egli compie. Quindi, ritornando allo stato di unione e di unicità del Creatore, io mi inserisco in tutta la forza che Egli mi ha dato e mi rendo conto che non esiste proprio nulla tranne Lui.

In questo modo, reco a Lui piacere, e questo è il massimo piacere che posso arrecargli, e ciò significa a me stesso. Infatti, non esiste nulla tranne Lui.

Adesso abbiamo dunque bisogno, contro il nostro desiderio, di includerci volontariamente e completamente in questo concetto: “Non esiste nulla tranne Lui”.
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(Dalla 3.a parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah del 03.07.2013, Preparazione al Congresso di San Pietroburgo, lezione 1)