Dobbiamo sentirci a vicenda

Domanda: Abbiamo un gruppo virtuale affiatato molto amichevole. Vorremmo che fossero presenti al congresso. Qual è il modo migliore per fare questo virtualmente?

Risposta: Dal punto di vista della saggezza della Kabbalah, nell’universo non esiste altro che il desiderio di ricevere e la Luce che influenza questo desiderio. La Luce, che agisce sul desiderio, provoca in esso un quadruplice sviluppo che inizia a manifestarsi nelle quattro fasi dei mondi di: Azilut, Beria, Yetzirà e Assiya.

Tuttavia, al fine di essere indipendenti da questa Luce, è necessario uscire da sotto il suo potere. Ecco perché il desiderio che è stato rotto nell’ultimo livello cade in uno stato in cui non sente alcuna connessione con la Luce. Questo stato è chiamato “il nostro mondo”. Cioè, il nostro mondo è il desiderio retrocesso al punto in cui percepisce solo se stesso, senza essere in contatto con chi lo governa, che lo influenza. Questo è lo stato che noi chiamiamo il nostro mondo, questo mondo.

In realtà, non vi è alcuna differenza tra il nostro mondo e il mondo spirituale. È solo se ti trovi in uno qualsiasi dei 125 gradi del mondo spirituale che la connessione tra due forze si manifesta in maniera più evidente, nel desiderio. Il desiderio sente chi lo influenza e come, perché e per cosa. È in dialogo con il Creatore. In altre parole, la forza della ricezione (la forza del desiderio) e la forza della dazione (la forza del Creatore / Luce) sono nel desiderio stesso nella forma chiara.

Tuttavia, al nostro livello (l’ultimo livello), non è chiaro perché ha avuto luogo la disconnessione. Ecco perché il nostro mondo è costruito su tre tipi di desiderio: inanimato, vegetale ed animato. Tuttavia, il livello umano non esiste in esso, perché esso appartiene ai successivi livelli spirituali, ai 125 gradi.

Il nostro mondo è molto importante perché nell’iniziare a raggiungere il mondo superiore devo essere assolutamente indipendente, non sotto il suo potere. “Indipendente” significa tagliato fuori, staccato da esso, non familiare con esso, ignorante. Se io esisto in questo modo, posso svolgere le mie azioni completamente separate, non sotto l’influenza della Luce superiore, ma perché “l’ho deciso io.”

Ecco perché il nostro mondo è il più importante. Dopo tutto, ogni kabbalista, non importa su quale grado di raggiungimento del mondo superiore si trovi, deve svolgere il suo ulteriore avanzamento mentre si trova nel corpo, cioè nella sensazione del grado egoistico più basso e salire da esso.

Supponiamo che io mi trovi al ventesimo grado spirituale. Per salire al ventunesimo, ho bisogno di perdere del tutto il ventesimo grado e diventare come tutti gli altri in questo mondo, sentendo solo esso e salendo al grado successivo, e durante il passaggio al ventiduesimo grado, devo scendere di nuovo fino alla fine, a questo mondo, e di nuovo inizio la mia salita da esso.

È impossibile raggiungere un unico livello spirituale e la transizione tra loro se non si è nel sentimento di questo così detto, nostro mondo. La gente pensa: “Ora, mi disconnetto da questo mondo e non mi importerà. Volerò lì e progredirò ulteriormente. Perché ho bisogno di contatto fisico con gli amici? “Loro sbagliano assolutamente in questo. Avremo bisogno di questa comunicazione. Non scapperemo!

Quanta attenzione hanno prestato i kabbalisti alla descrizione dell’ordine del gruppo: come esso deve interagire, come deve incontrarsi e di cosa parlare. Si dice che l’unica possibilità di salire al mondo superiore è se il gruppo ti trasmette il potere, l’importanza dello scopo, l’importanza dell’unione e l’importanza di annullare se stessi d’avanti al gruppo.

Quando sei costantemente nel gruppo, sei attivo e puoi controllare te stesso, non teoricamente attraverso Internet dietro il quale puoi sempre nasconderti, ma in pratica quando puoi guardare i tuoi amici negli occhi o guardare altrove, o puoi abbracciarli o rifiutarli. Non si può fare questo virtualmente. È impossibile senza questo. Se comprendi il metodo della Kabbalah, è necessario sentirsi a vicenda.

Cosa possiamo fare in una regione in cui i villaggi sono distanti 500 o 1000 chilometri, per non parlare di grandi città? Il contatto fisico con l’altro è necessario, almeno di tanto in tanto.

Sono volato fin qui perché è molto importante mettere insieme questa regione, in modo che vi possiate incontrare una volta o due all’anno, anche in piccoli gruppi da 30 a 50 persone. Dopo tutto, le persone che hanno questa opportunità, ma non lo usano perdono un sacco.
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(Dalla prima preparazione al Congresso di Krasnoyarsk 13.06.2013)

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