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Il giuramento di fedeltà

Domanda: Come possiamo formare in pratica un’unione all’interno del gruppo per rimanere nello stesso senso di appartenenza all’unione generale?

Risposta: Ma tutti noi vogliamo avanzare! Al congresso abbiamo raggiunto una nuova sensazione, non a caso ci siamo preparati così tanto ad esso riunendo così tanti amici fedeli. Quasi non c’erano persone arrivate per caso e se qualcuna si è presentata, è scomparsa nel clima generale.

E ora siamo tutti interessati a continuare ciò che abbiamo realizzato. Se tutti vogliono mantenere lo stesso senso di appartenenza a un tutto a cui noi aspiriamo per trovare la proprietà di dazione reciproca, allora la forza superiore è presente all’interno. Per il momento è nascosta, ma si manifesterà gradualmente, in modo chiaro, e brillerà. Accadrà! Stiamo già scoprendo il luogo in cui dovrebbe verificarsi.

Un’alleanza è diversa dai semplici sforzi che compiamo gli uni verso gli altri. Ora che sento di appartenere all’unione collettiva, mi impegno a mantenerla, come se giurassi fedeltà alla mia gente, alla mia patria. Sentiamo di appartenere al nostro paese e questo ci impone di essere fedeli. La stessa cosa accade qui.

In realtà, abbiamo già formato questa unione, e ora abbiamo solo bisogno di rafforzarla, di firmarla. La firma significa che non è possibile ritirarsi dagli obblighi anche per un momento. Prometti che, indipendentemente da eventuali nuove situazioni e disturbi manterrai la fedeltà alla’unione collettiva. Questo viene chiamato firmare un patto.

Sarai gettato di stato in stato, ma manterrai il tuo consenso grazie alla potenza del Creatore. Anche se non stiamo ancora rivelando Lui ed è per questo che non sentiamo che tutto dipende da Lui, nel frattempo, si dovrebbe essere supportati dalla paura di perdere ciò che abbiamo raggiunto, questa è la corda che ci unisce. Poi, saremo in grado di avvicinarci alla dazione e capiremo che il Creatore è il garante della nostra unione.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 17.07.2013, Scritti di Rabash)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 31.07.2013

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La generazione depressa

Nelle notizie (da DailyMail): “L’uso di farmaci antidepressivi nel Regno Unito è aumentato di cinque volte dal 1991, lo rilevano i nuovi dati. È inoltre emerso che l’uso di tali farmaci è aumentato del 20 per cento in ogni anno in tutta l’Europa in un periodo simile. E’ stato rilevato che questo aumento della diffusione in tutta l’Europa è coinciso con un progressivo calo dei tassi di suicidio. […]

“Tra il 1995 e il 2009, l’uso di antidepressivi in Europa è aumentato di quasi il 20 per cento l’anno, in media, con una corrispondente riduzione dello 0,8 per cento annuo del tasso di suicidi.

“La Svezia, la Norvegia e la Slovacchia hanno visto la maggiore crescita in uso di antidepressivi con un 1000 per cento di aumento nel caso della Svezia tra il 1980 e il 2009 – mentre le crescite più basse temperature sono state registrate nei Paesi Bassi, Svizzera, Bulgaria, Francia e Lussemburgo.

“Il Regno Unito ha registrato un aumento di cinque volte (495 per cento) nell’uso di antidepressivi dal 1991 e un calo del 14 per cento dei tassi di suicidio nel corso dello stesso periodo.”

Il mio commento: Il tutto si sta dirigendo verso la legalizzazione delle droghe. Questa è l’unica cosa che può spiegare la forte pubblicità anti-fumo: farmaci invece di sigarette normali. L’elite è preoccupata su come calmare la popolazione.
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Le condizioni precise per lo Sviluppo Integrale

Domanda: Perché una persona sia inclusa nella rete integrale, devono esserci almeno due condizioni. Da una parte, è necessario annullarsi rispetto al pensiero del gruppo al fine di assorbire tutto dal gruppo stesso. Dall’altra parte, dobbiamo porci in uno stato tale nel quale anche la mia opinione è utile al gruppo. Ci sono delle ulteriori condizioni?

Risposta: Per creare un rapporto corretto ed eguale con il gruppo, dovremmo effettivamente utilizzare molte svariate condizioni. Ma per il momento ci troviamo ad avere a che fare con interazioni al quanto complicate dentro il gruppo che sono in continuo cambiamento.

Prima di tutto, quando parliamo agli uomini della creazione di una società integrale, è preferibile partire da un certo gruppo ristretto. Si potrebbe trattare di un gruppo organizzato all’interno di qualche compagnia o nell’organizzazione delle attività di altri gruppi, di club, e così via. Vale a dire, è meglio rivolgersi ad gruppo limitato di persone, gruppi di dieci persone, e gestire il lavoro dell’educazione integrale in questi gruppi.

Per farlo, dobbiamo mettere insieme una lista completa di forme di comportamento per la persona rispetto al gruppo e del gruppo rispetto alla persona.

Noi già sappiamo che se un uomo si diminuisce rispetto al gruppo, in questo modo si aiuta ad ascoltare le visioni del gruppo. Dall’altra parte, l’uomo deve aggiungere qualcosa di se stesso. Il che vale a dire, egli deve presentarsi come un componente molto importante del gruppo e deve essere preparato a dare al gruppo qualcosa.

Ogni membro del gruppo deve capire che per fare in modo che gli uomini abbiamo qualche motivazione ed incentivo, dobbiamo parlare loro dell’importanza dello scopo che conseguiranno.

Oltre a questo, essi si devono sostenere a vicenda con un buono stato d’animo ed un atteggiamento elevato. Degli strumenti speciali, come i canti e la condivisione dei pasti, sono imperativi per tutto questo, si tratta di qualcosa che li connetterà tra di loro, in modo che non saranno solamente seduti a parlare.

Essi devono sempre organizzare degli eventi come delle conferenze in una tavola rotonda e dei lavori di gruppo dove scambiarsi opinioni ed imparare come conversare. Potrebbe essere una cosa fatta molto bene che invitassero degli attori per parlare loro e per insegnare loro come parlarsi a vicenda.

Stiamo parlando qui della nostra natura interiore che vuole sopraffare tutti solo per il proprio bene. Cioè, io so di essere un egoista e sono pronto a colpire tutti. Noi comprendiamo che questa è la nostra essenza. Tuttavia, al di là di questo, dipende da noi giocare a fare le brave persone, giocare con me stesso e con gli altri senza finte ma seriamente, con il preciso intento di vedere e costruire un gruppo come questo. Come dei bambini piccolini che giocano a fare gli adulti, ci riuniamo in piccoli gruppo di tre o quattro persone.

Affinché l’azione del gioco sia efficace, richiediamo attori e registi e produttori che ci spiegheranno, “Ora, stiamo facendo finta di essere in un gruppo futuro a cui vogliamo arrivare. Perciò, prima di tutto, dobbiamo discutere in gruppo a che cosa vogliamo arrivare, fantasticare un pochino, e poi mettere in pratica l’azione.

In una forma come questa risvegliamo le forze integrali che sono nascoste in natura e che connettono tutti noi. La verità è che già ci ritroviamo in questa rete, sebbene ancora vogliamo fare in modo che le forze che sviluppano ci influenzino, il che ci farebbe muovere in avanti.

Se un bambino gioca a qualcosa, in questo modo fa scattare su di sé una forza che lo sviluppa e cresce in questa direzione. Un bambino colleziona francobolli, un secondo vuole disegnare e costruire, ed un terzo vuole fare l’atleta. Lo vuole! La cosa principale è che ha un forte desiderio! L’idea è che tutto questo non succede con l’allenamento, ma con il desiderio. Questo desiderio attira verso l’uomo la forza integrale che lo attacca a questo modello. E’ in questo modo che gli uomini si avvicinano al gruppo.

Lo stesso succede qui. Dobbiamo fare finta quanto più possiamo di essere in un nuovo gruppo integrale. Dobbiamo descrivercelo, immaginarlo, parlare insieme della sua forma futura, ed insieme ai nostri maestri, anche con i produttori e gli attori che organizzano il nostro sistema di cambiamento, allenamento, e di correzione. Non è importante che nome gli daremo; dobbiamo giocarci dentro.

A parte tutto questo, il gioco rimarrà un gioco. Non saremo pronti a farci prendere e a giocare al massimo e allora, all’improvviso, cerchiamo di fare finta di stare già vivendo una vita in una forma meravigliosa, per esempio in qualche genere di utopia come “Sun City”. Il nostro ego non ce lo permetterà. Cresce di continuo e porta ognuno di noi nella nostra particolare nicchia egoistica.

Questo gioco è molto efficace. Ci mostra come descrivere a noi stessi il nostro futuro, come ci immaginiamo corretti e diversi, le nostre interazioni, connessioni, ed il gruppo nella sua completezza.

Possiamo discutere e decidere come organizzeremo lo sviluppo sociale dei contatti, il sistema di educazione pubblica dei nostri figli, la vita delle famiglie nella società integrale, tutto ciò che è possibile. Come, per esempio, possiamo lavorare nel settore della salute e nei settori finanziari, economici e del lavoro, e così via. Cosa diremo, cosa saremo in questa società e cosa non saremo. Quali problemi possono venirsi a creare e come li risolveremo. Tutto questo dovrà essere argomento di vari gruppi di lavoro. Tutti noi ne dovremo discutere.

In questa forma, ci eleviamo e ci avviciniamo alle condizioni integrali. Possiamo vedere cosa ci manca, come sarà possibile materializzare tutto questo, e proveremo a realizzarlo parzialmente nella connessione tra di noi e un pochino con l’immaginazione e, nel frattempo, questa fantasia rimarrà nel regno dei sogni. Tuttavia, si svilupperà sempre di più, e ci permetterà di avvicinarci a qualche specie di scenario realistico.
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(Da Kab.TV “La Saggezza delle Masse” 5-14.02.2013)

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Senza Lavoro G20

Nelle notizie (da OECD): “Noi, i Capi di dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, invitiamo i Ministri del Lavoro e dell’Occupazione dei paesi del G20 a rafforzare la loro cooperazione al fine di migliorare la progettazione e la scala della loro occupazione, il mercato del lavoro e le politiche di protezione sociale, al fine di raggiungere livelli più elevati di occupazione produttiva e gratificante e per contribuire ad un rafforzamento dell’economia mondiale.

“Anche se sono trascorsi sei anni dall’inizio della crisi finanziaria globale, il tasso di crescita dell’occupazione rimane debole nella maggior parte dei paesi del G20, impedendo un significativo calo dei livelli elevati di disoccupazione e sotto-occupazione.

“Come riportato nei documenti di base preparati congiuntamente dall’OIL e dall’OCSE per l’incontro dei ministri del Lavoro e l’Occupazione del G20, vi è una notevole diversità tra i paesi per quanto riguarda le condizioni del mercato del lavoro. Nel corso degli ultimi 12 mesi, la disoccupazione è scesa marginalmente nella metà dei paesi del G20, mentre è salito nell’altra metà. La disoccupazione è superiore al 25 per cento in Sud Africa e in Spagna, 11 per cento o superiore in Francia e in Italia e nell’Unione Europea nel suo insieme, oltre il 7 per cento in Canada, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti, e al di sotto di 6 per cento nel Australia, Brasile, Cina, Germania, India, Indonesia, Giappone, Repubblica di Corea, Messico, Russia e Arabia Saudita.

“In tutti i paesi del G20, il numero totale di disoccupati ha raggiunto i 93 milioni nei primi mesi del 2013, circa il 30 per cento dei quali in media sono disoccupati da oltre un anno. […]

“La situazione occupazionale nei paesi del G20 potrebbe migliorare notevolmente con un ambiente esterno più favorevole, e contando su ciò che i paesi del G20 fanno per la propria economia. Ciò richiede lo sforzo collettivo di tutti i paesi di lavorare per l’obiettivo condiviso di una crescita forte, sostenibile ed equilibrata “.

Il mio commento: Il desiderio di ridurre il numero di disoccupati, la rabbia del pubblico e la pressione è chiaro, ma questo sforzo non porterà a nulla, perché nessuno ha bisogno di sovrapproduzione e l’ambiente non riesce a smaltirla. E’ ‘necessario ricostruire l’intero atteggiamento verso il lavoro, il lavoro, l’economia domestica, ecc, che è possibile solo con una totale rieducazione dell’essere umano.

Non è un compito difficile, non così complicato, costoso, o gravoso affatto. Ma il suo effetto è rilevabile immediatamente e chiaramente. L’unico problema è la barriera psicologica che deve essere superata da coloro che decideranno di introdurre universalmente ” l’educazione integrale e l’istruzione sulla interdipendenza.
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Fare una prova di guida della macchina famiglia

Giudizio e misericordia si accompagnano a vicenda nelle relazioni familiari e devono essere sempre in equilibrio. Da una parte, essendo egoista io voglio usare il mio partner, dando per scontato che mia moglie debba fare quello che io le chiedo, e questo è ciò che io definisco “giudizio”. E “misericordia” significa che mi stacco assolutamente da me stesso, prendendo in considerazione ciò che mia moglie vuole da me, e provo a costruire un modello ideale. Come mi relazionerei con lei se non avessi il mio interesse egoistico e fossi intenzionato interamente solo a servirla?

Ora, io devo trovare l’equilibrio tra questi due estremi: giudizio e misericordia, che è chiamato la “linea di mezzo“. Tutto questo richiede esperienza, lavoro reciproco, ed un processo nel quale ognuno insegna all’altro. Ma già iniziamo a lavorare con la nuova creatura – con la persona in noi che è pronta a considerare il partner, a comprenderlo, ad essere sensibile nei suoi confronti, e ad amarlo come se stessa.

In una forma come questa potete non solo avvicinarvi a vostra moglie, ma potete anche iniziare ad essere sensibili con le persone. Dopo un esercizio come questo con il vostro partner, sentirete di essere preparati a connettervi con le persone e a rapportarvi ad esse: per la strada, al lavoro, in ogni posto in cui vi trovate. Esse inizieranno a sottostare alla vostra influenza, perché vi starete rapportando a loro con la “linea di mezzo”, con la giusta proporzione, nella misura in cui ogni persona si avvicina a voi, così fate anche voi.

In modo automatico, raggiungerete l’equilibrio con il mondo ed inizierete a percepire che potete gestirlo. Vedrete che la “linea di mezzo” è la legge fondamentale della natura in base alla quale l’universo intero funziona, tranne che per la società umana, perché l’essere umano è stato creato come un egoista. Ed ora voi vi connetterete a tutto questo e bilancerete il vostro ego. Imparando a considerare vostra moglie in questo modo, incomincerete a considerare tutti gli altri nello stesso modo quando realizzerete la “linea di mezzo” condivisa nelle relazioni con gli altri.

La prima linea si chiama “giudizio”; questo è ciò che richiedo per me stesso agli altri. La seconda linea è chiamata “misericordia”, nel senso che dono a mia moglie tutto quello che vuole da me quando mi stacco del tutto dai miei desideri. E’ come se la portassi dentro di me.

Siamo due egoisti che si trovano faccia a faccia. Se io soddisfo il mio ego, questo è ciò che si chiama giudizio in relazione a mia moglie, e se soddisfo il suo ego, questo è ciò che si chiama misericordia. Io devo porre queste due linee in una forma in cui si venga a formare una terza linea, la “linea di mezzo”. Ciò significa raggiungere l’adesione, un accordo. Il nostro scopo è quello di mettere insieme questi due egoisti e di portarli alla connessione. La prima condizione compulsiva, senza la quale è impossibile iniziare a lavorare, è che ognuno sia pronto a sentire i desideri dell’altro.

L’equilibrio si basa sul principio che ognuno è pronto ad annullare se stesso. Noi non possiamo appagare questi due desideri egoistici che si trovano faccia a faccia fino alla fine. Solo a condizione che una parte riduca le proprie pretese di un pochino, ci permetterà di appagare l’altra parte un pochino.

Domanda: Ma come sappiamo fino a che punto dobbiamo concedere? Vedi, hai detto che non deve essere un amore assoluto senza limiti. Devo far vedere che reagisco al rapporto che ho con il mio partner e che ne tengo conto?

Risposta: E’ necessario trovare un punto di equilibrio, come se steste guidando una macchina, concentrandovi sulla meta che volete raggiungere. Questo è il modo in cui dobbiamo fare le verifiche se vogliamo avvicinarci al traguardo: ci stiamo avvicinando a vicenda, vediamo che il partner reagisce nel modo giusto ai nostri sforzi di avvicinarci?

Giro il volante della nostra famiglia a destra e provo ad inserire quanta più compassione mi è possibile nella mia relazione, e a vedere fino a che punto funziona bene, e quando lo scostamento diventa troppo grande, dovrò aggiustare il volante. E anche mia moglie girerà il volante il che, vale a dire, incominceremo ad interagire, a “guidarci”. A questo punto staremo già lavorando al di sopra delle nostre nature! Diventeremo degli esseri umani che si elevano al di sopra dei loro istinti naturali.
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(Da Kab.TV “Una Nuova Vita n.46 ” 01.08.2012)

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“Funzionario ONU: La guerra cibernetica è una realtà che il mondo deve combattere”

Nelle notizie (da Raw Story): “‘C’è in corso una guerra cibernetica,’ ha detto Hamadoun Toure, il segretario generale dell’ Unione delle Telecomunicazioni Internazionali, nel corso di un dibattito sulla sicurezza informatica presso il Club della Stampa di Ginevra.

“‘Proprio come in una guerra convenzionale, non ci sono vincitori, ma solo distruzione’, ha avvertito il pubblico di giornalisti, diplomatici ed esperti di tecnologia.

Mentre Toure ha rifiutato di dare la colpa ai singoli paesi, tali attacchi sono diventati moneta comune. […]

“In un mondo sempre più connesso e internet-dipendente, attacchi informatici da parte dei governi e bande criminali allo stesso modo, hanno il potenziale di causare il caos in tutto, dal settore finanziario ai servizi pubblici fondamentali, ha detto Toure.

“‘Nessuna singola entità può farcela da sola. Dobbiamo cambiare la mentalità. Siamo mentalmente pronti a lavorare l’uno con un altro? ‘ ha chiesto.

“‘In questo campo, non c’è alcuna cosa come una superpotenza, ha detto, dato che è a buon mercato creare virus e attacchi di lancio.

“‘E’ il cervello umano che sta guidando questo. Quindi siamo tutti uguali in questo, e abbiamo bisogno di andare insieme. Questo è il nuovo ordine. Non è un paese. Non è come una potenza nucleare, dove la tecnologia, le conoscenze di base e le infrastrutture e il finanziamento sono richiesti per questo. ‘

“‘Dobbiamo trattare il cyberspazio come trattiamo il mondo reale’, ha aggiunto. Quello che è vero nel mondo reale è vero anche nel cyberspazio. Alcune persone dicono che siamo in un nuovo ambiente dove le regole sono completamente diverse. Noi non lo siamo. Perché gli esseri umani sono al centro di tutto questo. ‘”

Il mio commento: Come la Natura rivela se stessa come un tutto interconnesso, la nostra connessione e interdipendenza saranno costantemente rivelati in scala crescente e in profondità. Agenti come Snowden (non traditori) e residenti sono tenuti a far sapere al mondo che “le mani di tutti sono in tutti gli altri.” Quindi il processo di liberazione da confini si accorcia soltanto. Ciò richiede una rivoluzione psicologica nelle persone attraverso il metodo dell’educazione integrale, ma questo è possibile solo nel sistema analogico integrato in cui troviamo la natura e noi stessi.
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