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Non nascondete il sostegno spirituale a voi stessi!

Domanda: Possono i Kabbalisti sposati aiutare coloro che non sono sposati a trovare un partner per se stessi?

Risposta: Penso che è auspicabile sia per gli uomini che per le donne a fondare una famiglia, anche se potrebbe essere che questo non si trovi nel loro programma. La donna che in passato aspirava sempre a creare una famiglia oggi non la vuole più, anche questo è il risultato di un elaborato, o forse eccessivamente sviluppato, ego.

La persona non vede alcun motivo: “Beh, io porterò un bambino in questo mondo, e quando saranno passati dieci o quindici anni, mi lascerà, e poi?” E’ la stessa cosa con il marito. “Ho dedicato tutta la mia vita a lui, e poi?”

No, non è così. Abbiamo bisogno di costruire le stesse relazioni interiori tra noi, e in tutto il mondo. Pertanto, è necessario cercare di agire in una famiglia secondo lo stesso principio con cui si apprende la saggezza della Kabbalah e gradualmente cercare di ritrovarvi le radici. Allora la famiglia acquisirà significato, nonostante tutto, questa è la stessa cellula da cui inizia la crescita della persona. Il marito e la moglie hanno bisogno di essere coinvolti nella saggezza della Kabbalah insieme e di partecipare in un gruppo come una singola cellula. Anche i gruppi, unendosi, hanno bisogno di partecipare al nostro gruppo generale mondiale come una cella, e il gruppo mondiale generale in relazione a tutta l’umanità, fino a quando tutti noi saremo chiusi in un unica famiglia globale. Quindi tutto comincia dalla famiglia.

E mai denigrare questo essenziale componente egoistico, è semplicemente necessario innalzarlo al livello successivo.

Pertanto, credo che un uomo e una donna possono sposarsi a qualsiasi età, lavorare insieme e partecipare in un gruppo come un tutt’uno. Con questo sentiranno quanto è benefica questa cooperazione tra loro, perché a dispetto di tutto, non è certo che gli obblighi kabalistici vi terranno in un gruppo nel modo in cui vi tengono in casa.

Ne vale la pena, parlo sul serio. Pertanto, tutti gli scapoli dovrebbero prestare attenzione a non nascondere un serio sostegno spirituale da se stessi.
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(Dal Congresso di Krasnoyarsk, 14.06.2013, Lezione 1)

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I due livelli della Torà

La Torà ci viene data su due livelli. Uno di questi è il livello dell’uomo comune, il quale determina il quadro della sua comunità e della sua  casa. Dopo tutto, egli deve credere in qualcosa, mantenersi nel quadro, forse anche aspirare a qualcosa quando sviluppa dei desideri più elevati. Ma, in linea di principio, la Torà è stata data al fine di elevare le persone al livello del Creatore dove non esistono la materia, i corpi, o immagini in qualsiasi forma.

Da un lato, questa forza incorporea controlla tutto, compreso la nostra materia, essa porta a un qualche tipo di immagine, ad un qualche scopo. D’altra parte, non viene percepita affatto. Come si può curare? Non c’è modo. Questo è il motivo per cui da migliaia di anni la gente prega, piange, e si tormenta, e non importa quello che fanno, non vi è alcuna reazione.

E giustamente essa è assente. Non raggiungiamo il Creatore. Per entrare in relazione con Lui, abbiamo bisogno di essere al Suo stesso livello o almeno cercare di essere allo stesso livello.

È per questo che la saggezza della Kabbalah è stata rivelata, e spiega come è possibile richiedere questa forza, che non viene percepita, per elevarci al livello di rilevamento di essa, il livello del dialogo, e il livello di integrazione ad essa.
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(Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 25.02.2013)

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Zohar per Tutti – porzione settimanale del 26.06.2013

Il Libro dello Zohar, Porzione Settimanale “Pinchas“
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 26.06.2013

Conversazione riguardo la Preparazione del Congresso
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Realizzare il vostro destino

Domanda: Tutti i sette miliardi di persone che popolano la terra devono rivelare e sentire il mondo superiore?

Risposta: Tutti i sette miliardi vivono nel nostro mondo, e tutti sentono il nostro mondo, sia pure ognuno a modo loro. Loro sentono anche il mondo superiore diversamente. Il mondo superiore e la percezione del Creatore. E’ per questo che loro Lo sentono, questa forza generale di correzione, amore, ed interconnessione.

In un modo o nell’ altro, la piramide rimane. Non è fine a una persona. Ognuno si sentirà totalmente soddisfatto e tranquillo. È perché la radice dell’anima, che ci organizza uno in relazione all’altro, è fissata.

Significa che ognuno arriva a fare qualcosa di speciale, come è detto, “i saggi hanno discusso per settant’anni su chi è più fortunato: chi non è nato fortunato o chi lo è?” Loro sono arrivati alla conclusione che è meglio non nascere, ma se siete nati, allora dovete compiere la vostra missione.
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(Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 25.02.2013)

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Per il bene dell’anima comune

Domanda: Noi attraversiamo varie fasi. Prima hai parlato della necessità di studiare le fonti Kabbalistiche, e ora presti più attenzione all’educazione circolare

Risposta: non nego ciò che una volta dicevo. Vedo in questo la sequenza del nostro movimento verso la creazione del comune Kli (vaso). Non c’è contraddizione.

Vengo alla classe la mattina e non so cosa studieremo, né l’argomento, niente, non è importante per me, in linea di principio, studiamo la stessa cosa. Lo stesso materiale viene ripetuto continuamente, anche se, per esempio, Rabash ha un numero enorme di articoli, molti dei quali non abbiamo né aperto né letto. Lo Studio delle Dieci Sefirot contiene volumi interi che non abbiamo mai studiato, e così via.

Inoltre, a parte le opere di Baal HaSulam e Rabash, ci sono molti libri interessanti sulla Kabbalah che non tocchiamo. Abbiamo appena tempo per questo, e francamente, non ne abbiamo bisogno. Dobbiamo essere coinvolti nella realizzazione piuttosto che studiare tutta la letteratura Kabbalistica che è stata creata prima di noi. È impossibile imparare tutto. Ci sono decine, persino centinaia di vere fonti Kabbalistiche, ma non tutti i Kabbalisti presentano bene il materiale, anche se sono molto vicini al raggiungimento del mondo superiore. Tuttavia, presentare i materiali in modo accessibile richiede altre qualità. Anche Mosè ha parlato delle sue difficoltà perché non riusciva a esprimersi bene.

Questo è il motivo per cui in pratica si studia solo ciò che è più necessario. E confido sugli studenti per questo. Essi selezionano il materiale e stabiliscono la forma esteriore della lezione, ma il contenuto interno della lezione procede secondo una certa linea. Quindi, non vi è alcuna deviazione.
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(Dalla preparazione al Congresso di Krasnoyarsk 13.06.2013)

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Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 54 “Lo Scopo del Lavoro
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 2, Parte 7 Ohr Pnimi” (Luce Interna) Parte 1, Lezione 1
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “La Pace nel Mondo”, Lezione 6
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L’incombente crisi del debito sta sotterrando tutti

Nelle notizie (dall’ Organizzazione Mondiale dei Creditori ): “Il castello di carte delle economie mondiali continua a crollare. I problemi della Grecia e di Cipro sono solo l’inizio di una tendenza globale. Il debito pubblico potrebbe presto appiattire tutto sul suo cammino come un enorme palla di neve.

“I debiti statali continuano a crescere e, secondo le ultime stime, sta diventando sempre più difficile per i paesi non solo ridurre il debito, ma anche stabilizzarlo. I risultati preliminari per il 2012 indicano che il debito totale di tutti i paesi ha superato i 55.000 miliardi dollari. La parte più grande (75%) è rappresentato da soli sette economie sviluppate, i paesi del G7. Durante l’anno precedente non solo non sono riusciti a migliorare la situazione, ma hanno aumentato i debiti del 5%. L’indebitamento totale dei paesi sviluppati è cresciuto del 12%, o 110% del PNL totale. …

“Considerando la costante crescita della pressione, sempre più spesso si sentono previsioni di un imminente scoppio di ‘bolle di debito.’ I paesi che sono sotto pressione da debito non riescono a trovare un modo per pagare i loro obblighi e sono costretti a prendere in prestito più soldi per pagare gli interessi sui loro prestiti in corso. Sia per la maggior parte delle economie che per i paesi sviluppati, dove il rapporto debito – PNL supera il 60 -70%, sembra che il punto di non ritorno sia già stato superato. Prima o poi dovranno condividere la sorte della Grecia e di Cipro. Ma in questo caso, non ci sarà nessuno da dare in prestito i soldi per il ‘salvataggio’.

“Gli esperti tendono sempre più verso la peggiore delle ipotesi, affermando che presto ci saranno le probabilità di osservare una crisi delle finanze dello Stato, la portata e le conseguenze dei quali supererà di gran lunga le crisi finanziarie degli anni precedenti. “

Il mio commento: Siamo di fronte al crollo del sistema finanziario mondiale e il suo graduale passaggio ad una forma razionale. Se consideriamo che i “capi” restano sordi alla formazione integrale, ovviamente, il collasso è inevitabile
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Amare l’altro non a parole, ma con i fatti

Domanda: Il comandamento di “ama il prossimo tuo come te stesso” è noto in tutto il mondo. Ma qual è la sua originale interpretazione diversa da quella convenzionale?

Risposta: Essa riguarda la differenza tra Abramo e Babilonia. In Babilonia, si è accettato di tenere l’egoismo non corretto e, al tempo stesso, gridare amore. D’altra parte, il metodo di Abramo, cioè la proprietà di misericordia (Hassadim), è auto-correzione sul sentiero alla dazione in cui l’altro diventa più importante di te stesso.

Questo può essere raggiunto solo attraverso il lavoro basato sul gruppo e costruito da Abramo. A quel tempo, avendo riunito delle persone, si mise a insegnare loro l’abnegazione, l’auto-annullamento, e l’unione al punto di amore per gli altri che per se stessi. Bisogna portare avanti questo lavoro proprio nel gruppo in cui praticamente costruiamo il nostro ambiente.

Quindi, non vedo persone impegnate in questo altrove. Nelle ultime generazioni, nessuno tranne Baal HaSulam e in particolare Rabash, ha scritto circa la necessità decisiva dell’unione e della garanzia reciproca.

Creare diverse religioni e credenze, i cerchi e le organizzazioni che predicano l’amore per l’altro facilita la correzione dell’ egoismo o semplicemente instilla questi o quegli attributi collettivi? Per esempio, anche la Germania nazista unì le persone.

Quindi, la questione è il tipo di unione di cui stiamo parlando.

Abbiamo una metodologia che consente alla persona di unirsi alle altre, dare se stesso all’ambiente al fine di rivelare la dazione reciproca e l’amore per il bene di tutta l’umanità, non solo una parte di essa che si difende da fascisti o dai metodi protezionisti – e, in definitiva, realizzare una forma astratta assoluta della dazione e dell’amore, in altre parole, portare appagamento al Creatore.

È possibile trovare una grande quantità di materiale on-line riguardo l’amore per l’altro. Tutti ne parlano, senza menzionare Israele e Abramo, come se fosse una loro invenzione personale o la caratteristica della loro religione. Quando l’egoismo copre gli occhi, la gente non capisce la profondità della questione, non conosce la storia, e afferma di conoscere la verità. Non c’è niente che tu possa fare al riguardo.

Da parte nostra, ci basiamo già sul metodo di Abramo. Egli scoprì l’amore per l’altro e per se stessi e, dopo essere usciti da Babilonia, adottò questa metodologia. Poi, Mosè lo ha sviluppato per mezzo dell’unione sul Monte Sinai, e così via. In generale, stiamo parlando del compito del popolo di Israele, sulla sua fondazione. È stato originariamente formato in questa base. Se non ci fossero state le fondamenta, non ci sarebbe stata nessuna nazione.

Tutte le altre nazioni sono venute in essere, naturalmente, ma Israele non è “un popolo” in questo senso. Non è tra le altre nazioni, perché è fondata sulla dazione, sull’amore per l’altro e per se stessi, separati dalla realtà del nostro mondo. Israele è il popolo che è collegato dal desiderio di trovare tra loro la dazione e l’amore, e elevarsi su questo amore al di sopra del loro desiderio egoistico. Non c’è nazione di Israele senza queste fondamenta. In altre parole, non può essere chiamato “un popolo” mentre è in esilio dal mondo spirituale.

Gli ebrei in Egitto non erano una nazione fino a quando sono venuti fuori dalla schiavitù e accettato i mezzi che hanno permesso loro di vivere come un uomo con un solo cuore, in garanzia reciproca. Solo allora essi diventarono un popolo. Oggi, non sono ancora un popolo, ma una raccolta di esuli.

Non è un caso che nel corso della storia gli ebrei si siano così preoccupati per l’educazione. Vogliamo inoltre stabilire il metodo di educazione circolare in mezzo a noi e poi passarlo a tutta la nazione e al mondo intero. C’è solo una ragione: essa non esiste senza la nazione.

I concetti stessi di “persone”, “paese”, e la “società” tra gli ebrei hanno seguito l’educazione. Prima che Abramo educasse-insegnasse a coloro che sono fuggiti con lui da Babilonia, essi non erano un popolo. Dopo tutto, è necessario disporre di “colla” che connetta la gente in uno; altrimenti sono estranei gli uni verso gli altri. È l’educazione sul principio dell’amore per l’altro e per se stessi che li riunisce in un gruppo unico o una nazione unificata. Naturalmente, si tratta di un popolo unico, diverso da tutti gli altri. Essi sono uniti in base alle condizioni del nostro mondo, e al fine di unire, Israele deve accettare le condizioni del mondo spirituale.

Questa è l’origine della sua completa opposizione nei confronti del resto del mondo in termini di istruzione e l’essenza dell’amore per l’altro. Se gli altri sono disposti a distribuire questo principio alle loro nazioni, Israele non può essere limitato a se stesso, perché questo non è amore così come dovrebbe essere. Inizialmente dobbiamo essere consapevoli dello scopo della creazione e portarlo al mondo. In caso contrario, invece dell’amore, ci sarà “l’ego delle persone”, “l’ego nazionale”, o, come si dice oggi, “orgoglio nazionale”, che è una sciocchezza. Israele non può avere nulla di tutto questo. Deve limitare il suo ego e connettere valori spirituali superiori ad essa, invece di vantare le sue differenze nelle questioni di questo mondo.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 03.06.2013, Scritti di Baal HaSulam)

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