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Responsabili a vicenda

I nostri saggi hanno detto: “Tutti gli uomini di Israele sono responsabili gli uni per gli altri”. Questo era chiaro anche nei giorni di Abramo il quale aveva scoperto il metodo della correzione e aveva raggruppato gli uomini che avevano capito che è possibile cambiare il mondo solamente cambiando l’uomo. Oltre a questo, cambiando l’uomo, non cambiamo semplicemente il mondo, ma cambiamo anche la nostra percezione della realtà e allora, invece di questo mondo, percepiremo il mondo superiore. Questi sono gli uomini ai quali Abramo insegnò come connettersi, in modo che fossero capaci di stabilire la qualità della dazione reciproca nella connessione tra di loro, che è il vaso per la rivelazione del mondo superiore, e lo stato superiore.

Lo stato della connessione egoistica e di ciò che è percepito all’interno è chiamato “questo mondo”. Il nuovo stato nel quale siamo connessi e ci amiamo a vicenda è chiamato “il mondo superiore”. Inoltre, in questo nuovo stato, nella connessione reciproca tra di noi, percepiamo la forza generale della natura. Non ci siamo assegnati da soli alla dazione reciproca, ma c’è una forza sopra di noi che origina dalla natura che è nell’equivalenza della forma con noi e questa forza è ora in fase di rivelazione dentro di noi. Questo è ciò che si chiama la “rivelazione del Creatore all’essere creato”.

Quindi, “l’essere creato” sono coloro che si impegnano per connettersi come “un uomo solo con un cuore solo”, nella reciproca dazione. In questo modo, in base all’equivalenza della forma, raggiungiamo lo stato superiore. Quindi, il principio di “tutti gli uomini di Israele sono responsabili gli uni degli altri” può essere compreso in due direzioni, come dev’essere e al suo opposto:

  • Se appartenete alla categoria di “Israele“, siete responsabili di tutti.
  • Se gli uomini si connettono e vogliono appartenere alla categoria di “Israele“, devono essere responsabili a vicenda.

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(Dalla 3.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 05.06.2013, Gli Scritti di Baal HaSulam)

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Domanda: Ieri ci hai parlato di Abramo che ha scoperto la saggezza della Kabbalah attraverso l’introspezione. Cosa significa?

Risposta: Tutta la realtà è dentro la persona. In oltre la realtà non esiste davvero, esiste una rappresentazione che io sviluppo nella mia interiorità. E’ sentita nel vaso, nei miei desideri, da un certo senso, grazie ai frame interiori di un film fotografico che riflette le reazioni della Luce Superiore che mostra la mia mancanza di equivalenza della forma con essa.

Un “lampo” della semplice Luce Bianca è diretto verso di me, ma io sono costituito di 613 diversi desideri, diversi attributi che formano una rappresentazione tridimensionale ed a colori del mondo riempita di suoni e di odori e di oggetti che posso toccare sullo sfondo della luce bianca. In altre parole in realtà “disegno” o progetto il mondo in cui vivo.

Comunque secondo la mia percezione della realtà, tutto dipende dai miei attributi e da nessun altro. Ne consegue che, se io cambio, il mondo cambierà. Questo è quello che facciamo con l’introspezione quando capisco che posso cambiare il mondo attraverso le modifiche che compio in me stesso.

Allora come posso cambiare? Non posso farlo da solo. Io ho solo una sensazione spiacevole della realtà presente e non posso tirarmi per i capelli fuori dalla palude. Dopo tutto, anche questi pensieri di cambiare sono parte di questa palude.

Questo è proprio dove la forza della frammentazione mi aiuta. Nella mia realtà fittizia, dove ci sono persone attorno a me che dicono “Sai anche noi la pensiamo così” Vedo che le altre parti della natura inanimata, vegetale animale e parlante sono dirette da un meccanismo generale, ma la mia immaginazione raffigura persone che hanno esattamente lo stesso raggio che ho io e questo mi permette di fare pratica ed esercizio. Ora posso vedere me stesso dal lato. Posso lavorare con loro proprio come lavoro con me stesso proprio come con un riflesso esterno di me stesso.

Quando lavoro con loro scopro che questo lavoro è molto creativo. Le relazioni con le immagini degli amici mi aiutano ad avanzare nell’acquisire una nuova percezione, un nuovo sentimento. Loro non sviluppano ulteriormente le mie vecchie caratteristiche e non si sommano ai pensieri ed ai sentimenti precedenti, piuttosto sviluppano degli attributi dalle qualità nuove dentro di me, qualità che prima non avevo.

Per esempio una percezione multidimensionale di innalzarsi al di sopra del concetto del tempo: prima, potevo vedere il passato, il presente ed il futuro ed ora interrompo la sensazione del tempo. I movimenti esterni scompaiono e percepisco tutto internamente e lo collego con i movimenti interiori. Cambio e di conseguenza sento i cambiamenti sullo schermo della Luce bianca.

Se lavoro con le immagini degli amici che vedo in questo modo, capisco che è vero e che essi sono disegnati dalla mia immaginazione e che invece il modo giusto nei loro confronti mi permette di acquisire dei mezzi speciali per I cambiamenti interiori. Attraverso gli Sforzi mutui con queste immagini gli attribuisco una certa importanza – nella misura in cui voglio essere indipendente. Alla fine quando gioco con loro in questo modo, acquisisco la percezione che mi porta fuori dalla raffigurazione corrente che è dipinta sullo schermo dalla mia coscienza sino a giungere in una nuova realtà..
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(Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 29.05.13, Scritti di Baal HaSulam)

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