La chiave per capire Lo Zohar

Se vogliamo capire Il Libro dello Zohar, dobbiamo immaginare il rapporto fra noi: come l’intensità della connessione aumenta e diminuisce secondo le nostre azioni e i nostri sforzi. La rete che unisce è descritta dettagliatamente nel TES (Talmud Eser Sefirot): Keter, Hochma, Bina, Zeir Anpin e Malchut il Partzufim di Atik, ed Arich Anpin che è Keter, Aba ed Ima, che è Hochma e Bina e ZON, che è Zeir Anpin e Malchut.

Noi siamo connessi da questa rete, siamo inclusi al suo interno. Più chiara questa rete diventa, più in alto ci eleviamo. Meno chiara diventa, più in basso scendiamo. Noi operiamo in questo modo.

Così, tutto il nostro lavoro è di evocare il più possibile il legame con Ie dieci Sefirot in cui esistiamo. Poi, ognuno di noi vedrà se stesso come Malchut che opera in queste dieci Sefirot, fino a che esse prendano la loro forma finale, la forma del mondo di Ein Sof (Infinità).

Quindi, TES e specificamente Il Libro dello Zohar furono scritti per evocare in noi la visione che siamo in Malchut del sistema superiore, dal quale noi muoviamo, richiamando il sistema totale.

Noi siamo parte di una rete, e occorre stimolare questa rete. In tal caso, ognuno sarà colpito e così, sentendo l’altro, avrà anche la possibilità di esaminare e capire come operare in questo intero sistema.
[108919]

(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 02.06.2013, Introduzione al Libro dello Zohar)

Materiale correlato:

Guida per Il Libro dello Zohar: L’entrata nel Mondo Spirituale
Lo Zohar: La narrativa sull’unità

Discussioni | Condividi commenti | Fai una domanda




Laitman.it commenti RSS Feed