Un invito ad un incontro

Le 22 lettere dell’alfabeto ebraico rispecchiano, con la loro forma, la loro elaborazione e i loro segni, gli attributi delle 22 Sefirot spirituali: nove in Bina, nove in Zeir Anpin e quattro in Malchut. Ogni lettera sta per una certa Sefira e riflette il modo in cui si differenzia dalle altre lettere, così durante la lettura dello Zohar, possiamo essere colpiti dal testo, come se ci trovassimo in queste Sefirot spirituali.

Questa dovrebbe essere la nostra inclinazione durante la lettura, dato che le lettere sono come le note musicali per le nostre corde interiori, per gli attributi del Creatore che entrano nel desiderio dell’essere creato per ricevere ed evocare in lui sentimenti e impressioni. Il desiderio comincia a calibrare e ottimizzare se stesso, come un vaso musicale, secondo lo spirito dello Zohar e quello spirito tocca le corde della tua anima e gioca su di esso, come il violino di Re Davide.

Questo è il modo in cui vogliamo sentire Il Libro dello Zohar, in modo che la luce che viene da esso ci raggiungerà, ci riempirà, e farà vibrare i nostri desideri. Queste lettere sono un invito ad un incontro, ad una impressione reciproca con il Creatore. Quindi proviamo!
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(Dalla seconda parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 27.05.2013, Lo Zohar)

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