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Una nazione unita da scintille

Domanda: Che cos’è la “Nazione di Israele“?

Risposta: La “Nazione di Israele”, proprio come ogni altra nazione, è un insieme di diverse persone, ma, a differenza delle altre nazioni, queste persone sono unite in base al principio speciale di “Ama il prossimo tuo come te stesso“.

Una volta, gli uomini vivevano in tribù nell’antica Babilonia, e poi si sono divisi e dispersi in differenti direzioni e differenti nazioni, materialmente collegate tra loro, sono state create attraverso i loro desideri materiali.

In quei giorni, Abramo raccolse intorno a sé circa quattro o cinque mila uomini sui molti milioni che componevano l’umanità nell’epoca di Babilonia. Coloro che si unirono ad Abramo erano uomini nei quali ardeva una scintilla per qualcosa d’altro, la scintilla che risveglia gli uomini a porsi al di sopra della natura. Questi uomini lo seguirono con grandi speranze, nell’attesa di trovare il Creatore.

Essi ricevettero da Abramo il metodo per la rivelazione del Creatore che permette ad un uomo di imparare ad amare gli altri al fine di conseguire l’amore per il Creatore grazie a questo.

Questo gruppo lasciò la Babilonia ancor prima della grande diaspora e con il tempo diventò la nazione di Israele. Primo, le scintille non erano unite e tutti avevano dei desideri differenti e non potevano unirsi.

Tuttavia, Abramo iniziò a lavorare con loro e ad unirsi a loro attraverso un’idea comune ed un solo obbiettivo, attraverso la percezione che è al di sopra del desiderio egoistico.

Egli agiva in base al principio che “l’Amore copre tutte le trasgressioni”. Però, gli uomini possono sentire l’amore solamente se il desiderio per il piacere cresce in loro. Essi acquisiscono una sufficiente forza per rifiutare il piacere e quando lo superano, ascendono all’amore. In caso contrario, l’indifferenza e la divisione tra loro può annullare ogni scintilla.

La dinastia dei nostri progenitori, Abramo, Isacco, e Giacobbe inizia qui. Il gruppo adempì la sua misura di iniziale unità, e allora una nuova ondata di ego lo coprì e, di conseguenza, il successo e l’insuccesso dei tentativi di unirsi si trasformarono in una specie di lavoro che noi chiamiamo l’ “esilio in Egitto”.

E’ lo stesso gruppo. Non importa in quale tenda abiti, cosa studi, ed in cosa si impegni, il suo stato attuale è chiamato semplicemente “Egitto”. “Il Faraone” compare tra gli amici, nell’odio reciproco, e nella Torà, e nel metodo con il quale Giuseppe sostiene il gruppo, e poi, in Mosè.

Infine, il “gruppo di studio” raggiunge uno stato insopportabile perché l’ego semplicemente li divide ed essi non sanno cosa farci. Essi vogliono connettersi e realizzare una connessione reciproca tra di loro, ma l’ego li separa così tanto che essi si trovano in un vicolo cieco.

Allora, non solo non capiscono, ma entrano anche in un nuovo stato dove c’è un bisogno essenziale e vitale di scappare dal “re dell’Egitto”, per uscire dall’amore per sé e superarlo.

Immaginate quanto forte dovete essere per odiare l’ego, quanto repulsivo ed insopportabile deve sembrare in modo che possiate “saltare” e porvi al di sopra di esso. Semplicemente non avete la forza per entrare in contatto con esso, e questo odio vi solleva. Questo è il significato di “esodo dall’Egitto”.

Tuttavia, la fuga non è sufficiente. Come ci dovremmo unire adesso? Dobbiamo comunque coesistere con l’ego. In questo stato, i figli di Israele si trovano davanti al “Monte Sinai“, non al di sopra dell’odio, piuttosto, intorno ad esso. Allora, arriva la Luce, e grazie ad essa, i figli di Israele arrivano a capire come potersi unire nel modo corretto, il che significa usare ed in che misura usare l’odio al fine di unirsi al di sopra di esso.

Essi iniziano a lavorare reciprocamente in modi diversi, ed è impossibile farlo senza incorporare la forza negativa. Al fine di ricevere la forza positiva, essi fanno un patto tra di loro,  tra di loro e la Luce, il Creatore. In questo modo, la loro auto-correzione inizia.

Il gruppo è lo stesso gruppo, ma da adesso in poi è una nazione poiché adesso essi sono veramente uniti come ogni altra nazione, ma sono uniti nel desiderio collettivo, nelle scintille della dazione.

La base della loro unione non è il normale desiderio materiale di una bella vita in questo mondo, ma la necessità di vivere nel Creatore, in Colui che è superiore. Infatti, anche i figli di Israele sono attirati dal una “bella vita”, ma dietro a queste parole, c’è già un diverso significato. Il senso di ciò che effettivamente è “bello” cambia.
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(Dalla 3.a parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah del 22.02.2013 “Il Sostegno Reciproco”).

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La salute è una necessità spirituale

Domanda: Il grande pensatore e medico Rambam ha portato una serie di verità assolute, una delle quali si afferma: “Vivere sano è una necessità spirituale”. Potresti commentarla?

Risposta: La nostra salute è una delle condizioni di equilibrio generale tra l’uomo e la natura, l’equilibrio della persona stessa e la sua adesione con il Creatore. È per questo che l’equilibrio su tutti i livelli, mentale, morale, fisico, etico, spirituale, e fisiologico, è uno e lo stesso sistema di equilibrio completo. Non vi è dubbio che una persona che, in futuro, insieme con l’intero mondo raggiungerà la completa correzione, riceverà da tutti i lati solo feedback positivi, e questo equilibrio generale lo renderà assolutamente sano.

Possiamo parlare di eternità, infinito, e vita eterna, ma tutto questo non fa per noi in questo momento. Non capiamo tutti quegli straordinari cambiamenti che possono verificarsi in una persona in quanto, secondo le nostre nozioni attuali, il corpo materiale non può esistere per sempre. Ma non è questo il punto.

Il fatto è che questo è possibile solo quando l’essere umano sarà incluso nel sistema generale, quando tutte le persone nel mondo saranno interconnesse correttamente, si integreranno e bilanceranno tra loro a tal punto che la salute di tutti, sarà determinata dalla corretta salute di tutti gli altri.

Domanda: Quando Rambam dice che la salute fisica è una necessità spirituale, che cosa si intende con la parola “spirituale”?

Risposta: Il mondo spirituale significa il futuro stato spirituale di una persona, quando essa sale sopra la sua parte animale e comincia a fare la sua parte spirituale sana, la parte che, al momento, non è sentita da nessuno tranne che dai Kabbalisti. Ogni persona lo possiede da qualche parte al suo interno, allo stato embrionale, simile a come un bambino incorpora potenzialmente il suo futuro bambino, cioè, la parte spirituale di una persona non si manifesta in alcun modo.
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(Da Kab.TV “La Medicina del Futuro” 07.04.2013)

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