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Le Lettere che presero vita

Domanda: Come possiamo affermare in qualunque istante, nonostante qualunque problema, che “Non c’è nulla tranne Lui” e che “Egli è Buono e Benefattore” se sento l’opposto in quel momento? Devo forse combinare i sentimenti con le parole?

Risposta: Iniziamo a lavorare da uno stato di totale incertezza. Sappiamo solo leggere e sentire che “Non c’è nulla tranne Lui”. Così inizia il primo articolo di Shamati. E’ scritto “Non c’è nulla tranne Lui”. Questo è quello che dicono i Kabbalisti! Ma queste sono solo parole per me e non hanno nessun significato. Così come le posso sviluppare?
Cerco di trasformare queste parole in azioni che mi impressionino. Così trovo un gruppo in questo mondo che esclama “Non c’è nulla tranne Lui”, e mi incorporo nel gruppo in modo che mi influenzi e mi convinca che in realtà non c’è nulla tranne la forza superiore. Almeno costoro parlano di quello che dicono i Kabbalisti.

Mi collego al gruppo e mi sottometto di fronte ad essi, innalzando i miei amici sopra di me, cosìche il principio del “Non c’è nulla tranne Lui” sia udito più fortemente e che io senta quanto questo è importante. Cerco di essere sotto l’impressione di questo slogan che al momento esiste solo sulla carta per me.

Ma se lavoro con i miei amici, inizio a ricevere la Luce che Riforma attraverso di essi. Questa luce risiede nelle loro parole, e nella misura in cui mi esercito nel gruppo e mi abbasso di fronte ad esso nel servire gli amici, la Luce modifica questo slogan. La Luce si riveste in queste parole e le porta in vita. Inizio a sentire la vita nelle lettere che compongono le parole “Non c’è nulla tranne Lui”.

Inizio a sentire le lettere come se fossero dei vasi vivi pieni di Luce, e poi i vasi, i miei desideri, iniziano a muoversi assieme a queste lettere secondo la Luce che li attraversa. Non è semplice Luce è invece una luce “formattata” che ha preso la forma di queste lettere. Succede che sono impressionato in diversi modi dalla frase “Non c’è nulla tranne Lui” ed inizio a vedere, a capire ed a sentire come si esprima in diversi stati e modi. Imparo a lavorare con questo.

La frase che prima sembrava morta per me, soltanto uno slogan scritto, inizia gradualmente a prendere vita. E di conseguenza cerco di realizzarla in diversi stati, quelli buoni e quelli cattivi. Mi aggrappo ad essa specialmente negli stati cattivi, visto che nel frattempo sono un egoista. Se l’unicità del Creatore “Non c’è nulla tranne Lui” ed “Egli è Buono e Benefattore” si rivela a me in modi spiacevoli significa che sto acquisendo i vasi della dazione e che mi innalzo al di sopra di questo dolore. Sto avanzando verso lo stato di “Non Fare al tuo Amico quel che è spiacevole per Te”. Odio questo stato e desidero innalzarmi al di sopra di esso. Non penso che il Creatore mi abbia causato questi problemi, piuttosto li attribuisco al mio ego. Così ottengo la qualità di Bina, “Dare al fine di dare”.

Poi, negli stati molto spiacevoli, inizio a ricevere stati piacevoli, che è molto più difficile, visto che devo innalzarmi al di sopra di essi. E’ già una fede al di sopra della ragione del secondo livello, non solo sopra il desiderio di dare ma che sopra il desiderio di ricevere. Sto già lavorando con l’AHP.

E’ come se stessi lavorando contro il Buono e Benefattore, il che significa che ricevo sia il bene che il male allo stesso modo, come se fossero la stessa cosa. Così raggiungo l’amore, riguardo al quale è detto:”Ama il tuo amico come te stesso”, e poi “Ama il tuo Signore”, il livello più elevato di questo stato, Keter.

Tutto questo lavoro è fatto nella “fede sopra la ragione”. La luna sta per Malchut, che si “santifica” negli stati più bui e da lì inizia ad illuminare con la Luce che ritorna. Non ha nulla di proprio e non ha bisogno nemmeno di nulla. Dice al sole di voler essere come lui. Più la luna diventa come il sole, più la terra stabilisce tutti gli aspetti della luna sino a che Malchut è adattata a Keter.
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(Dalla Prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 24.04.2013 , Scritti del Rabash)

Materiale correlato:

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