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Riguardo la libertà di pensiero

Domanda: Qual è la mia libertà di scelta in relazione ai miei pensieri?

Risposta: Tutti i pensieri che sono in me al momento, tutte le sensazioni e comprensioni, tutti i dati che, prima “scannerizzo”, e poi processo, attraverso sintesi ed analisi, tutti questi parametri sono dati dall’Alto. Cosa sento, come lo sento, che tipo di decisioni attuo, tutto questo è predeterminato dall’Alto, proprio ora in questo momento. Uno può chiedersi ora: Cosa accadrà da questo momento in avanti? In questo “da qua in avanti” c’è un parametro chiamato la mia libertà di scelta.

Riguardo i pensieri, la libertà di scelta è nel desiderio esterno e la mente esterna che appartiene al gruppo. Dopo la frammentazione sono diviso in due parti. Nelle mie sensazioni, una parte è fuori di me, mentre io percepisco la seconda parte internamente come me stesso. Con ciò il mio cuore e la mia mente compaiono, che significa me stesso, così come una mente e un cuore esterno, che significa il gruppo. Tutto ciò che ho bisogno di fare è cominciare a connettere queste due parti insieme, in un Kli.

Qui il mio sforzo e i problemi cominciano, e questo compromette l’ordine del lavoro e tutte le correzioni. Dal provare ad arrivare a conclusioni con la parte che costantemente mi dimostra il suo confronto e il suo opposto, io sento che ho necessità del Creatore, l’unico che può connettere queste due parti insieme. Più ho bisogno di Lui per riconciliare queste due parti insieme, a questo grado io concordo con il Creatore, con la Sua natura, con la sua esistenza, e con il Suo dominio, concordo che questa proprietà mi governerebbe.

Più cerco di annullare me stesso al gruppo, più ovvio mi diventa che non sono pronto a sottomettere me stesso agli altri. In ultima analisi, io “colpisco me stesso nero e blu” per chiarire finalmente che non sono pronto a cedere sotto alcuna circostanza. Io raggiungo tale odio che è come il Monte Sinai (“Sinah” significa “odio” in ebreo). Ma proprio perché ho provato ad annullare me stesso molte volte io realizzo che devo fare questo e quindi io sento il bisogno dell’aiuto della forza superiore.
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(Dalla 1° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 19.04.2013, Shamati #68)

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Conversazione di preparazione al Congresso in New Jersey
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“In Francia, anche i lavoratori richiesti nella somma totale dei disoccupati”

Notizie (da Euronews): “Anche se le ultimissime cifre sulla disoccupazione in Francia mostrano più persone che cercano un lavoro che in ogni altro periodo del passato, i datori di lavoro si lamentano che non riescono a trovare lavoratori.

“L’agenzia governativa del lavoro dice che quasi la metà delle aziende Francesi non sono in grado di trovare le persone di cui hanno bisogno.

“Maël Bernier, la portavoce della società per il credito al consumo e le ipoteche Empruntis, ha detto ad euronews: ‘Credo che 3.2 milioni di disoccupati non siano tutte persone che dicano ‘questo lavoro non è per me’, è quindi possibile che non ci sia un incontro tra le qualificazioni di coloro che cercano lavoro e ciò che invece cercano le aziende’.

“Questa mancanza di incontro tra le qualifiche riguarda in particolar modo le aziende ingegneristiche, ma anche le case di riposo, le aziende ospedaliere, le aziende di pulizie e ristorazione, le aziende tessili ed il commercio immobiliare”.

Il mio commento: E perché un uomo dovrebbe lavorare se i vantaggi della disoccupazione sono discreti o non ha mai lavorato del tutto? E’ chiaro di che genere di “specialisti” stiamo parlando qui. Si può dire che senza ri-educazione le cifre non potranno che peggiorare.
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