Arrendersi al dominio degli Amici

Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar,” paragrafo 44: Quando l’uomo inizia ad addentrarsi nella Torà e nei suoi comandamenti, anche senza intenzione, cioè senza amore e senza timore, come ci si comporta quando si serve il re, anche in Lo Lishma, il punto nel cuore inizia a crescere e rivela la sua azione.

Quando il punto nel cuore si risveglia in un uomo, egli giunge in un ambiente nel quale gli vengono fornite tutte le condizioni per il suo sviluppo spirituale interiore. E’ detto che “il Creatore mette la mano di un uomo sul destino buono e gli dice: sceglilo”. Questo è il punto esatto dove si trova il suo libero arbitrio: avanzare verso il centro del gruppo e, attraverso il gruppo, al Creatore.

Allora un uomo inizia a comprendere il sistema, la “cucina” dove tutto si “cuoce”. Da questo punto in avanti, se cerca come concentrarsi correttamente sull’obbiettivo usando l’influenza dell’ambiente, sottomettendosi all’ambiente, e aspirando al Creatore attraverso di esso, allora il suo punto nel cuore si espanderà e crescerà.

Qui, la sua partecipazione minima con un’intenzione non ancora diretta alla pura dazione è sufficiente. Anche se un uomo non se ne dispiace e non riesce a pensarci seriamente, è comunque una partenza. Se egli ha già un “punto nel cuore” e, cosa più importante, è già inserito nel giusto ambiente che lo influenza, questo è uno sviluppo.

Anche delle azioni senza un obbiettivo possono purificare il desiderio di ricevere di un uomo, ma solamente al primo livello chiamato “inanimato”.

Un uomo non ha ancora le giuste intenzioni e non riesce ancora a vedersi come qualcuno che dona, ma che riesce almeno a scegliere di “abbassare la propria testa” con tutta la sua forza, di annullarsi, ed in questo modo di avanzare. La grandezza del livello inanimato è la sua capacità di sottomettersi davanti al gruppo e allo studio. Questo livello finisce quando un uomo si annulla totalmente davanti a ciò che gli è stato rivelato nel livello in cui si trova. Questo è il culmine del livello inanimato.

In seguito, al livello vegetativo tutto cambia: se prima l’uomo doveva solamente restringere se stesso mentre si elevava al di sopra del suo ego, adesso egli si deve aprire più che può. Questo cambiamento è tipico in ogni passaggio da un livello ad un altro.

Domanda: Quindi, ne consegue che il livello inanimato non è così “rozzo” come si potrebbe pensare?

Risposta: Potrei non capire o sentire nulla e non essere in grado di prendere parte alla vera dazione, ma devo riconoscere la mancanza della percezione, del pensiero, e del giusto atteggiamento, la mancanza di tutto ciò che è spirituale. Io sono al 100% fuori dalla dimensione della dazione. Come posso entrarci?

Per riuscirci, devo annullare tutto ciò che si risveglia dentro di me. Non cancello e non copro le mie qualità, ma so che non posso entrare nella spiritualità con loro. Allora, mi attacco al dominio dell’ambiente. Mi dicono di unirmi a qualcosa, e lo faccio senza capire cosa significhi. Mi dicono di leggere, di studiare, e allora leggo e studio. Mi dicono di fare qualcosa, allora la faccio. La faccio specificamente perché mi è stato detto di farla. In altre parole, mi sottometto al gruppo e allo studio con tutta la mia forza. Accetto questo dominio mentre annullo me stesso e intanto avanzo verso la correzione del mio livello inanimato.

Infatti, il mio livello inanimato non può muoversi da solo, e così il solo modo di farlo è di avere gli amici che mi fanno muovere dall’esterno. Per poterci riuscire, devo essere nelle loro mani.

In questo percorso nessuno incontra degli ostacoli. Tutti sono capaci di compiere queste azioni da soli. Un uomo si annulla soltanto davanti agli altri e dipende solamente da questo. L’auto-annullamento lo mette automaticamente nelle loro mani. In seguito gli verrà chiesto di compiere delle azioni che siano basate sull’interdipendenza e sulla cooperazione, ma nel livello vegetativo egli deve solamente rinunciare a se stesso. Il desiderio cresce, le interruzioni aumentano, c’è una maggiore confusione insieme ai disaccordi, e la risposta a tutto questo è l’auto-annullamento. Un uomo ha bisogno di abbassare la testa ancora e ancora ed in questo modo avanza. Questa è la prima fase del nostro cammino.
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(Dalla 4.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 17.04.2013 “Introduzione al Libro dello Zohar”)

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