La possibilità di scegliere ha trasformato l’uomo in un consumatore passivo e inquieto

Opinione (R. Salekl, sociologo, avvocato): La costante necessità di scegliere ha portato al fatto che l’uomo è sempre in uno stato di ansia e frustrazione. Una vasta scelta provoca l’ansia. Quando si ha un’ideologia di scelta dominante in ogni aspetto della vita, e si perde il lavoro, in questo caso si da’ la colpa a se stessi e non all’organizzazione che ci ha licenziato.

È inoltre ci si vergogna della povertà. Abbiamo paura che la gente rida delle nostre scelte, riconosciamo la necessità di una pubblica opinione nei nostri confronti.

Noi non facciamo mai una scelta solo per noi stessi – in isolamento dalla società. Scegliamo ciò che scelgono gli altri. Così, la scelta è una categoria sociale, ed è proprio questa sua caratteristica che porta ad una sensazione di ansia.

Un altro motivo – è un tentativo di fare la scelta giusta – come risultato, le persone cambiano gli operatori di comunicazioni o i partner, ma restano sempre insoddisfatti.

La terza ragione – la scelta comprende inevitabilmente una perdita, la possibilità di seguire un percorso diverso, che oggi provoca il massimo disagio. La perdita principale – in cui non abbiamo scelta – è la morte. Ma anche in questo caso stiamo cercando di pianificarla, di ritardarla e di ottenere il controllo sulla morte.

L’ideologia del mondo moderno si basa sul fatto che chiunque può ottenere tutto. L’idea era quella di un uomo che ha fatto il proprio lavoro, è stata al centro di questa ideologia. Chiunque può diventare una celebrità. Chiunque può avere successo – questo credo domina la società. In passato, la gente voleva glorificarsi con qualcosa: con le scoperte, con un talento speciale. Ora tutti vogliono diventare famosi per la fama.

Perché non avvengono dei cambiamenti sociali? – A causa della paura del cambiamento, della paura della perdita.

Le caratteristiche determinate diventano auto-critica, un senso di colpa per il proprio fallimento, l’ansia di fronte alla scelta – l’ideologia della scelta non è ottimista, e quindi previene i cambiamenti sociali. La paura del cambiamento è associata alla paura della perdita. Quando si ha anche solo un po’, si ha paura di perdere anche questo e si preferisce non provocare i cambiamenti sociali, la gente diventa passiva, critica se stessa, invece di organizzarsi e dare uno sguardo critico alla società moderna in cui vive.

Il mio commento: In realtà, l’uomo non ha possibilità di scegliere, perché la società è governata secondo il piano della Natura, e l’uomo è completamente subordinato alla società e all’ambiente. La scelta è quella di scegliere l’ambiente, e poi esso sarà riluttante a subordinarsi a questo ambiente.

Ma se l’uomo sceglie il giusto ambiente – corrispondente alla Natura Superiore (al Creatore), cosi si assicura un avanzamento rapido e facile verso lo scopo della creazione, ed evita ogni tipo di problema.
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