Pubblicato nella '' Categoria

Lezione quotidiana di Kabbalah – 28.04.2013

Preparazione alla Lezione
Video / Audio

Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 25 “Cose che vengono dal cuore”
Video / Audio

Zohar per Tutti, Il Nuovo Zohar, Parashat Bereshit, Punto 65, Lezione 7
Video / Audio

Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 3, Parte 10, Punto 18, Lezione 38
Video / Audio

Scritti di Baal HaSulam, “Un Discorso per il Completamento dello Zohar
Video / Audio

Le contrazioni che precedono la nascita di un nuovo mondo

Domanda: Abbiamo raggiunto il punto più basso dal Creatore?

Risposta: Siamo alla porta di casa per sentire il Creatore. Noi possiamo dire dall’osservazione cosa sta succedendo nel mondo e in noi stessi. Ci siamo esercitati abbastanza, abbiamo tenuto un gran numero di congressi, inclusi quelli nel deserto. Noi speriamo che il congresso attuale, la prossima settimana di Pasqua in Israele, così come i nostri sforzi, che sono diretti all’unità e alla connessione mutua, diventeranno l’ultimo tentativo e noi raggiungeremo la rivelazione.

Noi non sappiamo quando accadrà. Accade sempre inaspettatamente. E’ descritto nelle fonti originali. Parlando in generale, siamo di fronte alla porta di casa della rivelazione spirituale. Come regola, questo emerge sempre dall’oscurità. La transizione al prossimo passo avviene sempre in maniera simile all’Esodo dall’Egitto nel mezzo della notte o nella natività di un bambino che viene al mondo dal niente, dall’oscurità.

Speriamo di ricevere la rivelazione qui ed ora. Dobbiamo stare allerta, aspettare, e sperare che questo ci avvenga in ogni minuto delle nostre vite. Anche se non avviene in maniera immediata, le mie comprensioni ed esperienze continuano a dirmi che ciò avverrà sicuramente.

In nessun modo posso firmare per esso o impegnarmi che accada, giacché tutto ciò che succede a noi dipende da tutto il mondo. Ecco perché né io né il più grande Kabbalista del mondo sono in grado di prevedere come e quando accadrà. Siamo pionieri. I precedenti Kabbalisti erano individualisti; hanno rivelato la spiritualità tra di loro, in piccoli gruppi, come i discepoli di Rabbi Shimon, studenti dell’ARI, Ramchal e Baal HaSulam.

Ora, è il nostro turno di passaggio al livello successivo. Non posso prevedere con precisione la data esatta o eventuali condizioni specifiche che ci porteranno alla rivelazione. Tuttavia, siamo alle porte, alla vigilia di entrare in un regno spirituale. Nove mesi di sviluppo intrauterino sono finiti e il lavoro è già iniziato.

Questo è lo stato, ci troviamo in questo momento. Può durare per un po’, in modo simile a come un bambino si muove leggermente avanti e indietro, e la madre sente questi movimenti come contrazioni del parto. Siamo già in questa fase.

Domanda: E’ il punto più basso dal Creatore rispetto all’umanità?

Risposta: E’ il punto più lontano e allo stesso tempo è il più vicino. Dopo tutto, ci deve essere una differenza di potenziale.

Da un lato, “le contrazioni del parto”, enorme tensione ed enormi sforzi, sono inevitabili. Ci si può chiedere, che cosa sta accadendo? Comunque sappiamo dalla vita di tutti i giorni che questo è il modo in cui i bambini sono nati. Tutto andrà bene.

Domanda: Come possiamo percepire la vita di questo punto: individualmente all’interno di ognuno di noi o in gruppo?

Risposta: Non è più un punto. Saremo nati quando ci collegheremo. Il collegamento tra noi sarà una costruzione costituita da dieci parti, le dieci Sefirot – la prima immagine di un bambino che nascerà. Questa costruzione di dieci parti deve avere una certa struttura: una tensione interna ed un potere enorme che collega insieme tutti i desideri antagonisti ed egoisti. Un’unità degli opposti completi crea una “tensione”, dove la Luce superiore diventa rivelata.

E’ una legge della fisica, una tensione molecolare superficiale, nient’altro che questo! Osserviamo le stesse cose in ogni cosa attorno a noi: in natura, nelle tecnologie. Ogni fenomeno naturale è costruito da opposti.
[103407]

(Dal Congresso Europeo del 22.03.13, Lezione 1)

Materiale correlato:

Laitman blog: Uno stimolo dalla Luce
Laitman blog: Un’apertura per la Luce

Uscire dalla mia pelle

Essere uno Tzadik (giusto) significa giustificare il Creatore in tutte le circostanze. Alla persona viene dato ogni stato per aiutarla a voler andare al di fuori della sua pelle in una tale misura che il buio si addensa intorno ad essa, e questo è un aiuto molto grande che il Creatore manda a chi è pronto ad essere uno Tzadik.

La persona si trova in situazioni che sono inaccettabili per il suo ego in modo che sarà pronta ad uscire da se stessa. Ci è chiaro che il mondo spirituale è al di sopra di questo mondo fisico.

Pertanto, tutto ciò che è fisico deve morire, ma non si tratta della normale morte di tutti gli esseri umani, ma piuttosto, che una persona, se stessa, sarà d’accordo che tutti i suoi valori terreni moriranno. E in tal modo, acquisisce il livello successivo: la vita spirituale.

Egli esce dal suo corpo, si libera da ogni interesse personale per ciò che gli accadrà, e va al di sopra di tutte le situazioni in cui il Creatore lo mette. Egli concorda con queste circostanze, accettandole felicemente come costruttori del suo nuovo livello spirituale, perché esse lo innalzano al di sopra delle sue condizioni fisiche, portandolo al di fuori dei limiti della sua pelle e, in particolare, gli rendono possibile chiedere l’adesione con il Creatore dall’interno dell’oscurità. L’unica inclinazione che la persona avrà è quella di dare piacere al Creatore, mentre egli, lui stesso, si trova nel buio.

In questo, egli vede la sua salvezza, la sua partenza dall’esilio. Al di fuori della sua pelle, sente la vita vera, perché lui può soddisfare il Creatore, senza alcuna considerazione di sé. Così, sconfigge le tenebre, la sofferenza, la paura, l’ansia e la vergogna che sente, che sono stati rivelati intenzionalmente per indicare a lui i suoi limiti corporei e per aiutarlo a salire al di sopra di sé.
[104427]

(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 04.04.2013, Shamati 36)

Materiale correlato:

Laitman blog: Un giubbotto salvavita per coloro che stanno annegando nel mare dell’egoismo
Laitman blog: Non essere imbarazzato. Cresci!

La rivincita di Marx

Opinione (Michael Schuman, corrispondente del TIME, autore de Il miracolo: La storia epica del continente asiatico alla conquista del benessere): “Con l’economia globale in una crisi protratta e i lavoratori attorno al mondo gravati dalla disoccupazione, dal debito e dai redditi stagnanti, la critica pungente di Marx al capitalismo – che il sistema è intrinsecamente ingiusto e auto-distruttivo – non può essere così facilmente respinta. Marx teorizzava che il sistema capitalistico avrebbe impoverito inevitabilmente le masse tale che il benessere del mondo venisse concentrato nelle mani di pochi avidi, causando crisi economiche e alti conflitti tra i poveri e la classe operaia”.[…]

“I lavoratori potrebbero avere problemi comuni, ma non si riuniscono tra loro per risolverli”. … “I contestatori, dice Jaques Rancière, un esperto in Marxismo all’Università di Parigi, non ambiscono a rimpiazzare il capitalismo, come Marx aveva predetto, ma solamente a riformarlo.”

“Questo lascia aperta una spaventosa possibilità: che non solo Marx avesse diagnosticato i difetti del capitalismo ma anche i risultati di questi difetti. Se i politici non scoprono nuovi metodi di assicurare l’opportunità di un’economia paritaria, i lavoratori del mondo potrebbero unirsi. Così Marx potrebbe avere la sua rivincita”.

Il mio commento: E ci sarà la “primavera” spagnola, greca, poi europea, ed infine americana … se il metodo della correzione delle persone e della società non sarà accettato.
[103889]

Materiale correlato:

Laitman blog: Riguardo alla Kabbalah, Marx, ed alla grande bugia
Laitman blog: Karl Marx era un altruista?
Laitman blog: Il Tempo del Capitalismo è Finito

La fune di salvezza verso la spiaggia

L’avanzamento è possibile solamente attraverso lo spazio tra la Luce interiore e la Luce Circostante. La Luce Interiore rappresenta il presente e la Luce Circostante rappresenta il futuro. Più riusciamo ad elevare il futuro rispetto al presente, più potente sarà la forza che ci spingerà in avanti, ed il nostro desiderio per il futuro sarà più grande. E, in base alla forza di questa assenza, attiriamo la Luce che penetra lo stato presente dal futuro.

Perché nel mondo spirituale esistono già tutti gli stati; tutto dipende solamente dal nostro desiderio di conseguire il futuro. Se lo vogliamo, lo sentiremo come bene. Ma se non abbiamo desiderio per il futuro, allora la sua Luce ci arriverà in base al programma di sviluppo “a suo tempo”, e questa cosa ci provoca sofferenza.

Tutto dipende dal modo in cui aumentiamo il nostro desiderio per il futuro e risvegliamo noi stessi verso il futuro. Questa deve diventare la nostra principale preoccupazione. Per questa ragione, dobbiamo descriverlo a noi stessi, farne un disegno davanti a noi, e giocarci dentro come se già vivessimo in questo futuro. Dobbiamo comportarci come dei bambini che giocano a fare gli adulti e risvegliano dentro di loro l’entusiasmo per questo gioco, aiutandosi così a crescere.

Un uomo non può crescere attraverso i guai e la sofferenza. La sofferenza, invece, obbliga l’uomo a chiudersi in se stesso, a mettersi all’angolo, a nascondersi dietro uno scudo. Al contrario, la felicità apre il cuore alla grazia, alla misericordia, alla dazione, all’amore e porta un uomo avanti, come se avesse le ali.

Perciò, se descriviamo a noi stessi un futuro positivo e bellissimo, facciamo in modo di elevare tutto il gruppo, dando a tutti gli amici un sentimento di speranza, di fiducia e di gioia circa le prospettive per il futuro, dalla sua grandezza, la grandezza del Creatore, del maestro, dell’insegnamento, e del gruppo; tutto questo darà ad ognuno energia e desiderio, ed allargherà la percezione di tutti. Grazie a ciò, attireremo ancora più influenza della Luce Circostante per i nostri desideri allargati, e riceveremo ancora più forza e più Luce, e saremo attirati in avanti.

Quindi, rivolgendosi continuamente al futuro e ricevendo da qui la Luce, un uomo spinge avanti se stesso. E’ come se io avessi una corda e mi tirassi in avanti con il suo aiuto. O come se fossi seduto in una barca con una corda, e lanciassi la corda a qualcuno sulla spiaggia, e usassi la corda per tirarmi verso la spiaggia.

In questo modo, un uomo lavora con la Luce Circostante, risvegliando in se stesso un desiderio ardente per il futuro, lodando il Creatore e lo stato futuro e da lì raggruppare le mancanze per se stesso. Con la mancanza che sviluppa, l’uomo pensa ancora al futuro ed insieme a questo impara che in questo modo attira la Luce Circostante dal futuro. Tutto questo lavora sui suoi vasi esteriori che sono previsti per il futuro. Perché non sono ancora dei vasi interiori; non hanno ancora conseguito la correzione e l’appagamento.

In questo modo un uomo rivela il suo desiderio futuro; il che lo attira verso il futuro ed in questo modo avanza. L’uomo riceve questo risveglio dal futuro, riceve l’appagamento e la forza ad intermittenza. Con l’aiuto dell’ambiente e dello studio, l’uomo crea un collegamento con il futuro, con la Luce Circostante che influenza i suoi desideri non sono ancora corretti, e finalmente egli conquista il traguardo.
[104903]

(Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah del 12.04.2013)

Materiale correlato:

Laitman blog: Tutta la verità sulla Luce Circostante
Laitman blog: Una scintilla del desiderio del Creatore

Un approccio maturo ai problemi

Un approccio maturo ai problemi è quando sai di poter raggiungere l’obiettivo solo superando il problema. Tu superi le sensazioni spiacevoli nel tuo desiderio di ricevere, sopra il buio, e lì chiedi la connessione con il gruppo, con il Creatore. Anche la tua preghiera è falsa, e interiormente aspetti solo che il problema vada via, che l’oscurità si dissolva almeno un po’, in modo che sarai in grado, in una certa misura, di riposare, di rilassarti e di sentirti al sicuro.

Ma mantieni te stesso e cerca una connessione e adesione con il gruppo, con i libri, e con l’insegnante. Tu sei come un bambino che vuole tenerli tra le braccia. Tu cerchi tutto il supporto che puoi ottenere, che ti permette di chiedere non che il buio si dissolva, ma piuttosto di superare il buio e pensare al Creatore, e non ai propri sentimenti. La tua preoccupazione è quella di portare il piacere a Lui e non a te stesso.

Se riesci a pensare in questo modo, allora in quella misura tu senti già la contentezza. Quando puoi desiderare di portare al Creatore un appagamento ancora maggiore attraverso il gruppo e attraverso tutti gli altri mezzi, allora senti una gioia ancora più grande. Se non riesci, allora dovresti chiederlo affinché tu possa sentire la vita nei vasi esterni, nei vasi stranieri, che significa “al di fuori della propria pelle”, dove si trova la tua anima.

I sintomi della “malattia” andranno via nel momento in cui smetterai di pensare a loro e aderirai al Creatore non a causa dei sintomi corporei. Potrai venire fuori dalla tua pelle, come se tu morissi, e aderissi al Creatore, all’anima e non al corpo. Questo si chiama vivere nella fede al di sopra della ragione, venire fuori da te stesso, la transizione tra la vita e la morte, almeno in una certa misura.

Poi a poco a poco ti unisci a questa transizione, e quindi combatti la morte. Dobbiamo almeno capire il modello di questa transizione, e poi tutto avverrà secondo lo stesso principio, nella stessa maniera.
[104528]

(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 04.04.2013, Shamati 36)

Materiale correlato:

Laitman blog: L’obbligo di illuminare tutta la Creazione
Laitman blog: Un grande più sopra piccoli meno individuali

Quando i desideri vengono alla vita

Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar,” articolo 25: giacché il corpo è così corrotto che l’anima non può essere completamente purificata prima che marcisca al suolo, perché questo ritorna alla rivisitazione della morte? Ed inoltre la domanda riguardo alle parole dei nostri saggi: ”I morti sono destinati ad essere riproposti con i loro difetti, in modo che non diranno ‘E’ un altro’”.

…Noi stabiliamo in quel luogo che questo desiderio esagerato di ricevere è tutta la sostanza che Lui ha creato, per Lui ha bisogno più di questo, per portare avanti il Disegno della Creazione.

…Noi inoltre abbiamo detto sopra che durante i seimila anni che ci sono stati dati per lavorare nella Torà ed i comandamenti, nessuna correzione arriverà al corpo – al suo esagerato desiderio di ricevere. Tutte le correzioni che arrivano attraverso il nostro lavoro si relazione solo all’anima, che così scala i gradi della santità e purezza…

Il nostro desiderio di ricevere è l’intera materia della creazione. E’ divisa in dieci Sefirot: sei Sefirot sopra, in Galgalta ve Eynaim (GE): HBD-HGT fino a Chazeh (petto), e quattro Sefirot al di sotto, in AHP: NHY.

GE sono vasi di dazione che noi possiamo correggere, e così li correggiamo elevandoli ad un livello di Arich Anpin nel corso dei seimila anni, che fanno seicentomila (60 volte 10’000 = 600’000). Ma il desiderio di ricevere in se stesso rimane incorretto. Questo perché noi abbiamo corretti solo i vasi di GE e di AHP di Aliyah, ma non il reale AHP che è anche chiamato “corpo.” Noi lo abbiamo solo ucciso, il che significa che lo abbiamo disconnesso dalle azioni di dazione e questo è chiamato “la morte del corpo.”

Ma eventualmente, dopo la correzione di tutti i vasi di dazione, noi possiamo approcciare AHP, azionare “la rinascita della morte” e correggerla allorché sarà tutto in funzione della dazione.

Qui ci riferiamo ai desideri che abbiamo trattato come “morti” precedentemente, il che significa che io non li uso, li restringo e li limito giacché non potrei ricevere la Luce dei mezzi di sussistenza in loro. Ma ora io li prendo fuori fino alla Luce e li correggo. Questi desideri morti “sono rivissuti nei loro difetti” giacché io devo correggere tutti gli orrori del desiderio di ricevere e cambiarli nell’opposto, nella dazione. Allora, in questi io voglio ricevere la grandiosa Luce di NRNHY. Così, la correzione di GE è solo una linea sottile; durante il quale al di sotto io acquisisco l’intera misura, l’intera sfera.

Domanda: Cosa scopro nel desiderio che rivivo?

Risposta: Il Creatore. Scopri la forza superiore, la suprema vita eterna dietro il corpo. Senti eternità e completezza al di sopra della materia, dietro la fisica quantistica. Scopri il campo in cui realmente viviamo, e là senti la vera realtà superiore e non la particella fine come sei oggi.

Tu senti tutto questo tramite la correzione dei sensi. Questo perché il nostro metodo è chiamato la “saggezza della Kabbalah” (la saggezza della ricezione), che significa la saggezza del come ricevere, come percepire. Presto tutta l’umanità sarà spinta in questa direzione. Dopo tutto, lo scopo della creazione non risiede nel fatto che noi dovessimo intraprendere una vita spirituale meravigliosa per noi stessi in questo mondo. Arriverà alla fine in ogni caso e noi dovremo scoprire la dimensione superiore.
[103243]

(Dalla 4° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del  19.03.2013, “Introduzione al Libro dello Zohar”)

Materiale correlato:

Laitman blog: Non morire, ma nascere!
Laitman blog: La realizzazione particolare e quella generale
Laitman blog: A proposito del Rabash e del significato spirituale della morte e della rinascita

Lezione quotidiana di Kabbalah – 25.04.2013

Preparazione alla Lezione
Video / Audio

Scritti del Rabash, Articolo “Dargot HaSulam (I gradini della Scala), articolo 217
Video / Audio

Zohar per tutti, Nuovo Zohar, Parashat “Bereshit” (porzione Genesi), Punto 45, Lezone 6
Video / Audio

Scritti di Baal HaSulam, Articolo: “La Garanzia Mutua“, Lezione 4
Video / Audio

Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 3, Parte 10, Punto 17, Hishtaklut Pnimit, Lezione 37
Video / Audio

Riassunto della Lezione di Kabbalah
Audio

L’ equilibrio curerà tutto

Domanda: Oggi, la medicina moderna non si basa sul rispetto della natura. La medicina alternativa, come la medicina cinese o l’omeopatia, si basa sull’osservazione della natura, su come creare equilibrio tra l’uomo e la natura. Ma i metodi alternativi trattano solo le malattie accuratamente definite.

Risposta: L’equilibrio curerà tutto. Dobbiamo solo dargli una spinta, oppure dare al corpo un senso di perdita di equilibrio, e questo verrà corretto da se stesso. Dopo tutto, il nostro corpo è sotto una tale influenza degli ambienti inquinati e dei veleni che lo colpiscono, che non rileva uno squilibrio in sé e tra sé e la natura.

Se mettiamo una persona che usa il normale ambiente ecologico nelle nostre condizioni, andrà pazzo a causa del rumore, odori, e degli effetti nocivi dell’ambiente. Inoltre, se gli dai il nostro cibo, egli sarà portato al reparto di terapia intensiva. Ma noi esistiamo normalmente, questo squilibrio in noi è costantemente compensato.

Pertanto, tutti i metodi naturali di trattamento sono molto difficili da applicare, perché funzionano a malapena. Per questo, è necessario essere nell’ambiente adeguato.
[105695]

(Da Kab.TV di “La Medicina del Futuro” 7.04.2013)

Materiale correlato:

Laitman blog: La nostra vita si è allungata ma è anche diventata più triste
Laitman blog: La chiave universale per il successo nella vita

Worshop di Unità – 24.04.2013

Workshop di Unità “Collegando le donne per aiutare gli uomini”
Video / Audio

Wokshop con Rav “Collegando le donne per aiutare gli uomini” Solo domande
Audio