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Workshop di Unità – 21.04.2013

Workshop di Unità
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Workshop con Rav, Solo Domande
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La scelta tra il calcolo dell’asino e il calcolo dell’uomo

Dobbiamo accettare tutti gli eventi con pazienza e vederli in due modi, dal punto di vista del giudizio e della misericordia, allo scopo di distinguere con precisione tra ciò che influenza il mio “asino” (la mia sostanza egoistica) e ciò che potrebbe influenzare l’umano che c’è in me. Allora sentirò una rottura dentro di me e nella misura in cui ciò sarà possibile, aderirò all’umano che c’è in me.

Se improvvisamente scoprissi di essere stato dalla parte dell’asino per un po’ di tempo, avrò bisogno di essere riconoscente di questo invece che sentirmene rincresciuto. Infatti, è il Creatore che ha predisposto tutto senza che me accorgessi e così mi sono ritrovato ad essermi rivestito del mio “asino” ed in questo modo, di nuovo, ingloberò i desideri dell’asino e scoprirò che ancora ero ritornato ai calcoli dell’asino. Da qui, mi devo elevare ai calcoli dell’umano e sforzarmi sempre di più per restarci aggrappato con l’aiuto del gruppo.

Se mi dimentico del gruppo e non ho alcun posto da cui attingere il suo materiale e i suoi pensieri al fine di attaccare e sviluppare la parte umana che c’è in me, il Creatore mi getta di nuovo sul mio asino. Da qui gradualmente costruisco l’umano che c’è in me con l’aiuto di queste due fonti: il gruppo e l’asino.

Quando improvvisamente ci ritroviamo di sotto, dentro il nostro desiderio di ricevere, e di nuovo facciamo dei materiali calcoli pragmatici come se non ci fosse alcun Creatore e uno scopo superiore, come se non ci fosse alcun cammino spirituale, ma solo la nostra vita ordinaria, non ce ne dobbiamo dispiacere. Un uomo si dovrebbe dispiacere solamente un pochino del fatto che il Creatore lo ha gettato in un “luogo di lerciume”, nell’ego puzzolente, e la cosa principale è trarre le conclusioni, per separarsi da questa discesa ed iniziare a paragonare gli stati per comprenderli e percepirli meglio.

In questo modo, questi concetti entrano ancora più profondamente nella mente e nelle sensazioni di una persona che compie lo sforzo di analizzarli dentro di sé. Di conseguenza questa persona costruisce un sistema per controllare se stesso e i suoi stati, e da qui avanza.
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(Dalla 3.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 03.04.2013, TES)

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Lezione virtuale – Fondamenti della Società Integrale – 21.04.2013

Fondamenti della Società Integrale
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 21.04.2013

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, “ L’ Uomo nel suo complesso”
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Zohar per Tutti, Il Nuovo Zohar, Parashat Bereshit, Punto 2, Lezione 2
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 3, Parte 10, Lezione 33
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Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar”, Lezione
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Estinguere insieme tutti i problemi

Domanda: In una comunità di donne, a volte, vengono a mancare l’accoglienza e il sostegno reciproco, e di conseguenza, i rapporti tra loro non sono sempre gentili. Che cosa possiamo fare?

Risposta: Prima di tutto, per le donne questo è naturale. Esiste tra di loro una naturale competizione, a differenza della concorrenza artificiale che esiste fra gli uomini. Per gli uomini deve esserci qualche motivo specifico per iniziare a competere tra loro. Mentre per le donne non è così, il conflitto tra loro è dettato dalla natura, e quindi dobbiamo calmarle costantemente.

Dentro di noi, degli uomini, le donne spengono i problemi connessi allo spostamento in avanti. Mentre all’interno delle donne dobbiamo spegnere i problemi connessi con il tornare indietro, perché quando tra loro nascono vari battibecchi, significa muoversi all’indietro. I conflitti tra gli uomini di solito avvengono a causa di oscillazioni causate dall’influenza della Luce, dalla sensazione dell’avanzamento spirituale in cui l’influenza superiore si scontra con il nostro egoismo, ma non perché essi sono uno contro l’altro. I conflitti delle donne derivano dalle loro interazioni a livello corporeo. Così, noi, gli uomini, dobbiamo aiutarle in questo, mentre loro devono aiutare gli uomini.
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(Dalla lezione virtuale del 07.04.2013)

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