La crisi globale – prospettive

Opinione (M. Delyagin, politico, PhD, Dir. Inst globalizzazione)
1. La Crisi economica è solo una particolare espressione della crisi del sistema umano,che cambia il suo aspetto intero. Questo è un cambiamento fondamentale nel rapporto tra uomo e natura, che include, non sensibile per noi, la nostra coscienza collettiva. La cosa principale sta diventando non il cambiamento del mondo circostante, ma la formazione della propria coscienza. In tutta la storia non c’è mai stata una transizione come questa.
2. La riduzione di richiesta di conoscenza del mondo aumenta la domanda per il misticismo, riduce la necessità di scienza e istruzione. Inizia la disumanizzazione dell’umanità, a rotazione un nuovo Medioevo.
3. La causa della crisi è il fallimento del modello dello sviluppo globale. Il suo contenuto è nel decadimento dei monopoli globali, il mercato globale sarà suddiviso in regioni con una forte concorrenza. Quindi già ora l’élite preferisce immergere le potenziali regioni nel caos.
4. Il problema dello sviluppo economico è l’assenza di una fonte di crescita economica, in sovrapproduzione. Pertanto, la crisi dell’economia uscirà non in recupero, ma nella depressione a lungo termine e nella guerra.
5. Il concorso sarà condotto sulla base non di un pensiero logico, ma creativo e mistico. Questo ridurrà l’importanza delle conoscenze e minaccerà il disastro tecnologico. La crescita del pensiero mistico, l’irrigidimento della concorrenza globale promuoverà la disumanizzazione della società.
6. Le tecnologie HPC postindustriali rendono la classe media superflua. Poiché la democrazia esiste in base alla classe media, essa degenererà in una dittatura della formazione di una nuova coscienza, nella rinuncia della civiltà e della sovranità e nell’autocoscienza. La crisi della democrazia favorisce la rinascita di sistemi di gestione d’ordine, degenerando in rituali e facendo rivivere il Medioevo.

Il mio commento: Tutto vero, oltre alla conoscenza del programma di sviluppo umano e del suo obiettivo, radicata nella natura. In base a ciò, proprio la crisi porterà l’umanità alla necessità di uscire dal proprio stallo egoistico alla rinascita spirituale, verso l’uscita dal “schiavitù egiziana egoistica”. Il nostro obiettivo è l’introduzione dell’ “istruzione e della formazione integrale” per facilitare una transizione “delicata” verso un nuovo principio di esistenza.
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