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Workshop di Unità – 30.04.2013

Workshop di Unità
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Workshop con Rav, Solo Domande
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Non si tratta più di una formula arida

“… Il suo sentimento religioso prende la forma di un entusiastico stupore di fronte all’armonia della legge naturale, che rivela un’intelligenza di tale superiorità che, comparati con essa, tutto il pensiero sistematico e l’azione del genere umano non ne sono che un riflesso completamente insignificante”

Albert Einstein: “Il mondo come io lo vedo”

Domanda: Spesso i fisici avvertono la necessità di inquadrare i risultati della loro ricerca nel linguaggio delle formule. Tuttavia, la perfezione e l’armonia dei fenomeni che essi ricercano non possono essere limitati in formule. Esse si manifestano in sensazioni che provengono dalla Natura e sono molto più importanti di tutti gli aridi numeri.

Risposta: C’è una legge fisica che può essere definita come segue: “La tensione del campo è inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra gli oggetti.” Questa legge copre vari fenomeni, indipendentemente dal tipo di campi di potere a cui appartengono . Chi riesce a comprendere questa legge può anche sentirli. Utilizzando la nostra terminologia, potremmo dire che ad ogni passo riceviamo Luce due volte di più.

Tutto dipende dall’osservatore. Sapere (percepire) non è una parte della formula, ma piuttosto, la formula si svela all’interno delle nostre sensazioni. Noi viviamo attraverso di essa e sentiamo il suo impatto su di noi. Se sappiamo veramente che cosa significa questa formula, sentiamo i poteri che agiscono in conformità con essa.

Questo vale anche nella spiritualità. Così, con l’aggiunta del linguaggio della Kabbalah ai testi del Libro dello Zohar, Baal HaSulam ha migliorato le nostre sensazioni. Non possiamo vedere ancora quanto questa combinazione ci influenzi esattamente, ma, allo stesso tempo, sappiamo che permette alla Luce di avere un impatto su di noi in modo efficace e quindi ci portano in avanti.
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(Dalla seconda parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 29.03.2013, Lo Zohar)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 30.04.2013

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Shlavey HaSulam, Articolo 12
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Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar”, Lezione 2
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “La Garanzia Mutua
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In Germania è stato proposto di ridurre la settimana lavorativa

Nelle notizie (da CNBC): “Un gruppo di 100 studiosi tedeschi hanno riunito sindacalisti e politici per proporre la settimana lavorativa di 30 ore, con lo stipendio pieno, ha riferito il quotidiano tedesco Tageszeitung, il Lunedi, l’argomentazione dei sostenitori della petizione è che la settimana lavorativa più corta sarebbe il modo migliore per affrontare l’aumento della disoccupazione.

“Il tasso di disoccupazione della Germania, che è aumentato al 7,4 per cento nel mese di gennaio, rimane ben al di sotto del 26 per cento raggiunto in Spagna. Ma in una lettera aperta pubblicata il Lunedi e citata dal giornale, il gruppo ha comunicato che una riduzione dell’orario di lavoro potrebbe aiutare i lavoratori tedeschi.

“Secondo questo piano, ideato dai politici dei partiti di sinistra, filosofi e accademici, la settimana lavorativa di 30 ore potrebbe essere introdotta gradualmente nel corso di diversi anni. Questo migliorerebbe notevolmente la produttività, sostiene il gruppo, e quindi aiuterebbe i datori di lavoro a pagare i salari a pieno.”

Il mio commento: Vediamo come il mondo si rende conto a poco a poco del proposito del metodo dell’Educazione Integrale, ma per la via della sofferenza, piuttosto che da un approccio ragionevole che prevede la riduzione equilibrata dei prodotti “non necessari”. A questo ritmo e forma, per la riduzione dell’economia ci vorranno molti anni, accompagnati dalla sofferenza delle masse in tutto il mondo, e quindi naturalmente dalle proteste, ri-elezioni, e altri problemi indesiderati.

E ‘necessario spiegare all’elite e alle masse dove siamo, l’intera umanità è condotta dalla forza naturale di sviluppo, verso una società (economia) del razionale (necessario) consumo e integrale unificazione universale. Per effettuare una transizione a questo stato, dobbiamo capire che cosa sta accadendo e regolare noi stessi di conseguenza, e questo si ottiene con il metodo dell’Educazione Integrale.
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La Nascita è un passo in avanti verso l’uscita dal buio

Se in un gruppo sono tutti connessi all’amore reciproco, allora tutti dovrebbero sentire ciò che sentono gli altri. Allora non ci sarebbe il caso in cui uno si sente bene e un altro si sente male; tutti sentirebbero ciò che sta accadendo in un solo cuore. Chi non condivide la preoccupazione generale non sentirà la gioia generale che segue.

Non sappiamo perché il Creatore crea improvvisamente certe situazioni in cui alcune persone sono più connesse di altre. Dipende da molti fattori e soprattutto dalla preparazione di tutti e in che misura uno sente che questo è il suo gruppo.

In questo caso anche le persone che sono sempre state parte dell’ “Egitto”, il che significa che apparentemente danneggiano i “figli di Israele” i quali soffrono a causa loro, ora hanno la stessa possibilità di avanzare verso la spiritualità. Queste due parti del gruppo hanno la stessa possibilità di avanzare e diventa chiaro che si tratta di due facce della stessa “moneta”, dello stesso stato.

Coloro che non si trovano fisicamente nel buio possono sentire come se effettivamente sperimentano la sofferenza generale, grazie alla loro adesione a coloro che hanno ricevuto il colpo. L’intero gruppo globale non può sentire lo stesso problema fisico, ma tutto dipende dalla nostra adesione, dalla connessione tra gli amici.

Poi ognuno sente un dolore estraneo, come una malattia di una persona cara. L’intero gruppo globale può condividere lo stesso dolore. Anche il mondo intero può farlo, se correggiamo noi stessi, cresciamo più forti, e ci eleviamo. Poi le onde delle nostre preoccupazioni, i diversi tipi di onde, buone e cattive, si diffonderanno in ogni direzione e faranno un “rumore” nel mondo che può essere gioioso o preoccupante. Poi lo stato generale sarà corretto insieme a noi.

La Luce è nata dal buio. Così ci sarà un risultato opposto a tutti i problemi fondamentali. Lo stato successivo è nato nel buio e ogni nascita è l’opposto. È sempre come una svolta ad un vicolo cieco.
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(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 04.04.2013, Shamati 36)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 29.04.2013

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Igrot, Lettera 18
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Zohar per Tutti, Il Nuovo Zohar, Parashat Bereshit (Porzione Genesi), Punto 80, Lezione 8
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 3, Parte 10, Punto 18, Lezione 38
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Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo” – 25/26/27.04.2013

Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Preparazione alla Lezione
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Lezione 1
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Lezione 2
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Lezione 3
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Lezione 4
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Workshop 1
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Workshop 1 – Solo Domande
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Workshop 2
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Workshop – Solo Domande
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Workshop 3
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Workshop 3 – Solo Domande
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Workshop 4
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Workshop 4 – Solo Domande
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Congresso di Connessione “Il Passo Successivo”, Yeshivat Haverim 2
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Chiudere il cerchio

Cosa abbiamo raggiunto durante il Congresso europeo? Prima di tutto, abbiamo creato tra noi una certa comprensione reciproca.

Ci siamo assemblati insieme come un unico gruppo europeo. Non è importante che le lingue e in parte anche la mentalità ci separino. È Babilonia come lo era 3800 anni fa, quando essa fu divisa in parti separate. Oggi siamo la stessa Babilonia e veniamo di nuovo insieme, ma non per continuare la sofferenza babilonese. Piuttosto, per unirci secondo il metodo rivelato allora al mondo.

È come se stessimo chiudendo il cerchio, come se stessimo tornando allo stesso stato. Non è importante che, invece di tre milioni di Babilonesi oggi ne abbiamo sette miliardi. È semplicemente un’ulteriore divisione dell’anima generale, in modo che, per ciascuno di noi sarà più facile correggere la sua piccola particella. Ma in sostanza, noi rappresentiamo la parte di Babilonia che è pronta per questa correzione.Tutto il nostro Kli mondiale (vaso o desiderio) è specificamente la “crema” che sale verso l’alto e ha bisogno di essere radunata e unita, e quindi avrà luogo la correzione del mondo intero.

Penso che qui abbiamo raggiunto tale comprensione reciproca, e ora abbiamo un lavoro serio da fare: compiere la nostra missione.

Vedrete come ognuno di voi arriverà ad una grande richiesta, come ognuno di voi potrà diventare un insegnante, un educatore. Le persone si aggrapperanno a voi come agli specchi perché non capiscono la situazione in cui si trovano e, in particolare, al metodo di correzione che scoprono improvvisamente: “Come possiamo unirci? Come ci sediamo in cerchio? Di che cosa dovremmo parlare? Come interagiamo tra noi? Come si fa a scoprire il contatto tra noi?”

Qui ci riferiamo a piccoli dettagli che sentiamo dall’interno perché noi li viviamo, mentre spiegarlo a qualcuno in modo scientifico e sistematico è difficile e molto complesso. Tutti capiscono che se una persona sente qualcosa dentro, è una cosa, ma quando comincia a passarlo a qualcun altro e l’altra persona, che non capisce o sente il materiale, lo ripete solo in modo meccanico, allora questa è completamente un’altra cosa.

Così, ognuno di voi sarà molto richiesto. Cominciate ad essere coinvolti nell’educazione integrale e virtuale e vedrete come la gente sarà attratta da voi. Il peso di ognuno di voi sarà misurato in oro.

Il Creatore si rivolgerà a noi solo quando abbiamo un passaggio verso il mondo esterno, e non altrimenti. Questo è scritto su in ogni libro di Kabbalah. La natura è stata creata in questo modo: attraverso un sistema di divulgazione aperto, completo. E se attraverso di noi si aprisse un canale verso il mondo esterno, allora la Luce superiore passerebbe e risplenderebbe sul mondo attraverso di esso. Non si fermerà in nessun luogo, circolerà e si rivelerà. Se non la ostacoliamo, ma permettiamo un canale aperto, la Luce fluirà attraverso di noi.
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(Dal Congresso Europeo della Germania del 24.03.2013, Lezione 6)

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Yeshivat Haverim Mondiale – 28.04.2013

Yeshivat Haverim Mondiale
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Ci sono cose che devi fare da solo

Rabash, Shlavei Hasulam, 1984/1985, Saggio 19, “Vieni al Faraone – A”: Il segreto della ricerca dell’Inclinazione Maligna e l’Altro Lato è di causare lo Tzadikim a Errare e aderire alla Santità.

L’inclinazione maligna è “un angelo” che correttamente porta avanti il suo lavoro. Ci mostra costantemente quanto siamo deboli e non siamo pronti per fare niente e così ci obbliga a tornare alla Luce che Riforma. E così noi riceviamo una potenza dall’alto che ci porta ciò che è necessario. Poi, se l’ego non ci mostrasse il nostro completo fallimento, noi saremo d’accordo con ciò che è e non ritorneremo mai alla Luce.

L’inclinazione maligna non è il sunto delle tendenze maligne; si risveglia in me il non disperare dal fallimento in quella o quell’altra cosa perché sono un egoista. L’inclinazione maligna è una forza unica che è contro la Luce ed è direzionata verso Essa dalla sua opposizione: “Qui c’è ciò di cui hai bisogno.” Allora, l’oscurità ci risveglia alla ricerca della Luce, a risvegliare l’alba. Questo non è solo l’ego con le sue lussurie e desideri costanti: gelosia, lussuria, onore, controllo, e altro. No, invece, l’inclinazione maligna è la “cattiva” tendenza grazie alla quale noi sentiamo il bisogno di aiuto dal Creatore. Quindi vuol dire che questo è anch’esso altrettanto buono.

Domanda: Ma ogni tanto parli come se avessimo il potere di avanzare…

Risposta: Senza rovinare questi poteri, non realizzeresti che hai bisogno di chiedere l’aiuto. Non è abbastanza per sapere che sei senza forze. – devi anche avere l’esperienza. Osserva un bambinetto: Non importa quante volte gli spieghi qualcosa, deve provare tutto da solo e non solamente una volta. Non crede alle tue parole: “Per cosa hai bisogno di fare questo se non hai nemmeno successo?” No, lui deve fare esperienza da solo.

Domanda: Ma nonostante tutto ciò, non è terribile che noi perdiamo tutto questo tempo?…

Risposta: Questo è il perché ne abbiamo bisogno. Vedi, provando ad agire indipendentemente tu correggi i Kelim, i tuoi desideri. Poco a poco, quando raggiungi la disperazione, li purifichi gradualmente e li sistemi. Comprensibilmente, vuoi saltare immediatamente alla correzione finale, ma prima devi imparare qualcosa.

Tutte le Luci e tutti i Kelim, vasi, discendono dal perfetto mondo dell’Infinito ad uno stato assolutamente imperfetto e frammentato. Così un sistema è stato creato – dall’opposizione tra la Luce e i vasi – non puoi migliorare sopra la sequenza prestabilita. Dopo tutto, non c’è nulla di superfluo o marginale qui. La Luce dona in una forma assoluta e i vasi ricevono in forma assoluta e noi costruiamo la connessione appropriata tra loro. Questo non è qualcosa di arbitrario o un capriccio di qualcuno; questa è l’inevitabile conseguenza di condizioni in cui siamo impostati alle origini.

Tra i due desideri – dazione e ricezione – un altro sistema di relazioni non può essere creato differente da ciò che c’è nei mondi di Adam Kadmon e ABYA. Non può semplicemente esistere. Le leggi assolute qui sono al lavoro; non c’è alcuna ragione di scusarsi riguardo al “perdere tempo.” Non puoi accedere all’Infinito con un salto. Devi passare attraverso tutti gli stadi; altrimenti, il desiderio di ricevere non avrà successo nell’acquisire l’intenzione di dazione.

Nel percorso, necessiti del Creatore, la Luce, e più ancora. ChiamaLo come vuoi, ma c’è solo una forza che agisce in realtà. E dentro il tuo desiderio di ricevere c’è un piccolo punto. Devi comprendere dove trovarlo, identificare il suo desiderio e ritornarlo alla Luce Circostante (Ohr Makif – OM) con una richiesta che tutte le parti di questo desiderio saranno corrette. Non c’è nient’altro oltre a questo. Tutto il nostro lavoro fa affidamento su questo: che da questo punto nel nostro desiderio noi ci rivolgiamo alla Luce.

Eppure per fare ciò sono necessari molti test e sforzi. Vedi che stai lavorando con il tuo ego, una forza che vuole stabilire il proprio dominio e non ci permetterà di rivolgerci al Creatore. Al contrario, il Creatore è celato al grado che stabilisci da te stesso; noi dobbiamo decidere: “O io o Lui.”

E quindi, (1) prima noi abbiamo bisogno di fare la prima restrizione (Tzimtzum Aleph – TA) sul nostro ego. Questo non vuol dire che lo distruggiamo; noi riconosciamo che con il suo aiuto non è permesso raggiungere la dazione. Non puoi usare l’ego, nemmeno se lo volessi. Così si causa “un’atrofia.”

Dopo questo, (2) ti rivolgi a Bina; vuoi la forza di dazione che ti regoli. Questo ti porta ad una scoperta particolare (3). E’ vero che scopri solamente la Luce di Hassadim, ma questo è già qualcosa. Così gradualmente rimuovi il coperchio, gli occultamenti da te stesso.

Immagina questo come un esempio. Ci sono due persone di fronte a te: io ed un giovane uomo che è energetico, intelligente, attraente e i propri compimenti siano chiari. Vicino a lui è come se io mi dissipassi, dissolvendoti dal tuo campo visivo. Allora, tutto il tuo lavoro ora è muovere l’attenzione dall’uno all’altro.

Lui si maschera, si copre e si nasconde. Questo significa che devi “nullificarlo” dai tuoi occhi. Quindi “lo restringi” e lo sostituisci con me. Si scopre che qualcosa vali; io sono importante per te, e quindi sei pronto per entrare sotto la mia autorità invece che la sua autorità…

Così molte azioni sono richieste, passi per portarti alla via della rivelazione. Niente si compie da sé. Dall’inizio, sei sotto l’autorità del desiderio egoistico e devi passare all’autorità del desiderio altruistico. Vedi, il tuo desiderio non può rimanere “non associato ad alcuna cosa”; sia l’intenzione di ricevere sia l’intenzione di dazione devono dominarlo. E questa transizione richiede un po’ di tempo.
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(Dalla 3° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 31.03.2013, Scritti di Rabash)

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