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Il collettivismo è molto più proficuo del professionalismo

Domanda: Quali sono i criteri che dovrebbero guidare il datore di lavoro nell’atto dell’assunzione del personale?

Risposta: Per almeno mezzo secolo, c’è stata la tecnologia, in base alla quale non solo competenze tecniche erano necessarie ma anche le competenze delle persone, però non quelle di 20-30 anni fa.

Oggi dev’essere un gruppo amichevole in cui le persone capiscono chiaramente che cosa devono realizzare insieme. Essi si relazionano l’un l’altro gentilmente e costantemente mantenendo un clima positivo sul lavoro. Solo in questo modo si può lavorare in maniera efficace e realizzare le soluzioni più inaspettate. Improvvisamente, tutti diventano collegati, integrati in una singola definita, mutualmente complementare interazione, e hanno successo in tutto.

Risulta, che non è la professionalità che influenza la qualità e l’uscita del loro prodotto, ma le loro relazioni. Essi determinano il successo più della professionalità.

È per questo che, quando si assume una persona, il datore di lavoro deve prendere in considerazione non solo la sua professionalità, ma anche molti altri fattori.

Se un professionista, anche se è di alto livello specialistico, è un individualista, sarà nello stesso modo di fare degli altri; se cerca di salire la scala spietatamente usando le persone come “pietre miliari”, allora l’intera impresa sarà condannata al fallimento, e viceversa.

Così, se si consideriamo i candidati, il datore di lavoro deve tener conto dei due criteri principali: professionalità e la capacità di una persona d’interazione in un gruppo.
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(Da Kab.TV  “Segreti Professionali” 05.02.2013)

Un grande più sopra piccoli meno individuali

Domanda: Come posso verificare se il mio lavoro è reale?

Risposta: Il lavoro reale è quando uso l’ambiente, il gruppo, più che posso, volendo scoprire il nostro forte legame reciproco. Devo scoprire un buon atteggiamento onesto da parte del gruppo verso di me e accettarlo come l’atteggiamento del Creatore verso di me, che si è rivestito nel gruppo. Da parte mia, devo esprimere lo stesso atteggiamento verso il gruppo: onesto, caldo, e buono in perfetta connessione secondo il mio livello.

Non vi è nessun altro luogo in cui possiamo incontrare e soddisfare le relazioni tra di noi, tranne che il gruppo. Un gruppo non significa stabilire connessioni personali con tutti, ma trattare tutti allo stesso modo, al fine di voler scoprire il Creatore nella connessione tra di noi.

Siamo tutti diversi e ognuno porta con sé la sua unicità e le sue differenze, tutte le sue lamentele e i suoi problemi, e tutti gli stati negativi che attraversa. Arriviamo al gruppo con tutte queste differenze, con i nostri aspetti negativi (-), ma lavoriamo in modo opposto al fine che tutto si trasformerà in un segno più (+). Tutti i nostri più si collegano in un unico grande “più”, e così costruiamo il Creatore dal momento che questo più è stato creato sopra i nostri aspetti negativi.

Nel meno raggiungo la mia indipendenza e rimango me stesso, il “sé” non viene cancellato. Nel nostro più si arriva ad un “vuoto” in quanto è lì che una persona vuole dissolversi e scomparire nel gruppo. Così passiamo attraverso un cambiamento completo: da un capo all’altro e includiamo le due forze dentro di noi. Quello che abbiamo si chiama “ragione”, ma sopra questo vi è “la fede”, che è “l’al di sopra della ragione.” Questo significa che abbiamo sempre preferito la dazione ponendola al di sopra della ricezione.

Questo è tutto il nostro lavoro che può essere adempiuto solo nel gruppo. La distanza (Δ) tra il “sé” e il “vuoto” determina sempre l’altezza del mio livello in cui sento la mia Luce di NRNHY.
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(Dalla 1 ° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 17.02.2013, Scritti di Baal HaSulam)

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L’amore dei fiori come esempio per la gente

Chyngyz Aitmatov (Scrittore russo e Kirghizistano le cui opere sono state tradotte in più di 150 lingue ): “In una rivista di divulgazione scientifica recente ho letto una storia che racconta come i fiori esotici a Parigi improvvisamente hanno cominciato a morire. Quei fiori sono stati esportati dall’America Latina. Perchè il tempo delle stagioni era perfetto.

“Gli scienziati non ha trovato alcun motivo che possa spiegare quello che era successo. Che cosa è accaduto? C’e stata una siccità straordinaria nella patria di questi fiori, e anche là, questi fiori sono morti …

“Quale sarebbe la storia del genere umano, la nostra vita di oggi, se la gente che pensa di essere ‘nella cima alla natura,’ potesse sentire l’un l’altro nello stesso modo e rispondere alla sofferenza e la gioia di un’altra persona?”

Il mio commento: Questo è un esempio di interconnessione universale della Natura. E la sensazione reciproca dei sentimenti altrui come propri si chiama amore!
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Vi sto ascoltando, al di sopra!

Domanda: Noi dobbiamo desiderare i cambiamenti che il Creatore ci invia lungo il cammino spirituale. Ma dato che questi cambiamenti implicano dei sentimenti spiacevoli, come possiamo riuscire a desiderarli?

Risposta: Quando le orecchie di una persona si intasano, essa deve ascoltare con più attenzione, “Qualcuno ha detto qualcosa? Ho capito bene?”. Questo è lo sforzo interiore per sentire chi si rivolge a te.

Dobbiamo sentire la stessa cosa per il Creatore. Ogni minuto accade qualcosa: qualcuno mi guarda, qualcuno mi parla, qualcosa accade nel mondo; dentro di me, ho diversi pensieri, diversi desideri, diversi problemi… Tutto questo non è altro che il linguaggio del Creatore. È Lui a mandarmi questi messaggi.

Prendiamo un determinato oggetto, ad esempio, che viene morso su tutti i lati da particelle nell’aria, da atomi. Anche io sono costantemente sotto l’influenza del Creatore. Devo solo aumentare la mia sensibilità, e poi attraverso la mia “pelle” inizierò effettivamente a scoprire Lui, decifrerò la Sua “conversazione” e capirò come e cosa fa.

Si tratta solo della mia sensibilità interiore. Anche se sono stanco di prestare eterna attenzione a tutto ciò che accade, devo chiedere tale sensibilità. Essa arriva grazie ai reciproci esercizi che faccio con gli amici, e con il loro aiuto, scopro che in ogni momento mi vengono date diverse opportunità di avere una finestra di dialogo con il Creatore. Se non le perdo, allora non c’è spazio per i pensieri, tutto si trasforma in sensazioni, e i sentimenti non vanno avanti e indietro tra di noi, ma piuttosto diventano sentimenti comuni…

Dobbiamo applicare qui una psicologia semplice, diretta, e meno “contabile” possibile: alla fine è il Creatore che si rivolge a me attraverso diverse “vesti”.
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di kabbalah del 13.03.2013, Introduzione al Libro dello Zohar)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 21.03.2013

Preparazione alla Lezione
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Scritti Sociali di Rabash, Articolo “Matan Torà” (Il dono della Torà), Lezione 5
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Zohar per Tutti, Parashat “Va’ etchanan”, Punto 61, Lezione 5
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Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar”, Lezione 18
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Il Congresso Euro-babilonese

Domenica scorsa, ho tenuto una lezione sul congresso europeo. Penso sia stata un’ottima lezione, sono molto soddisfatto di me stesso. Ho parlato con il cuore dell’importanza del congresso, della necessità di tale incontro, soprattutto in Europa, l’epicentro attuale della crisi globale, nella moderna Babilonia, dove è stato creato il maggior rischio di odio reciproco.

Chiedo a chiunque si consideri un mio studente di ascoltare la lezione di Domenica. Non è solo per gli europei. Dopo tutto, al congresso, vogliamo raggiungere una maggiore correzione. Se in Europa raggiungiamo un po’ di unione, essa avrà effetti su tutto il continente.

Vedete come le nostre iniziative penetrano “sotto terra” e si diffondono in tutto il mondo attraverso l’invisibile “sistema della radice.” Unitevi a noi al congresso europeo, supportateci, rafforzateci da ogni parte, e in tutto il mondo si diffonderà un eco buono.

In generale, ogni congresso è molto importante, ma questo è speciale perché avrà luogo dove sono concentrati i problemi del mondo, e lì saremo in grado di realizzare la correzione globale.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 13.03.2013, Introduzione al Libro dello Zohar)

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Una briciola di materia accanto ad una scintilla di Luce

Noi siamo nel mondo di Ein Sof (l’Infinito). Ma nel mondo di Ein Sof c’è una Luce piccolissima: Nefesh di Nefesh che ha creato l’essere creato come “qualcosa dal niente”, come un minuscolo granello di desiderio di ricevere. Questa è la prima fase, la “fase-radice” del mondo di Ein Sof. Allora, perché è chiamato infinito?

Perché non c’è nulla a parte una minuscola scintilla di Luce e una minuscola briciola di materia. Tutto il resto giunge grazie alla grandezza della Luce nelle sensazioni della briciola dell’essere creato, attraverso il grande rispetto verso la Luce che lo ha creato e che si prende cura di esso. Dal riconoscimento di questa grandezza giunge la sensazione del mondo di Ein Sof.

Poi questa briciola incomincia a svilupparsi e a diventare sempre di più indipendente, e tutti i mondi nascono nelle sue sensazioni. All’inizio avviene istintivamente, sotto l’influenza della Luce. Ma alla fine il suo sviluppo raggiunge il punto in cui ci troviamo adesso. Se ora, da questo stato, cerchiamo di risalire usando tutte le istruzioni che sono state realizzate per noi, raggiungeremo il verso riconoscimento della Luce.

Ma possiamo chiamare vero questo riconoscimento in modo condizionato, poiché è impossibile conseguire la vera essenza del Creatore e la Sua altezza rispetto all’essere creato. Ma quando ci eleviamo di nuovo, scopriamo la Luce di NRNHY, e la misura rispetto alla quale il Creatore ci permette di arrivare a Lui è chiamata “adesione”. In questa misura, in base alla Sua volontà, dobbiamo essere come Lui.

E’ scritto, “Egli ha sollevato il povero dalla polvere” (Salmo 113). Ma noi non chiediamo che Egli ci dovrebbe sollevare dalla polvere per essere ricchi, ma noi vogliamo essere sollevati solo perché così rispetteremo e loderemo il Creatore. Questa è la sola ragione per cui chiediamo a Lui di sollevarci dalla polvere: per conseguire la Sua grandezza e non per migliorare la nostra condizione.

Questa ascesa è al fine di comprendere chi ci ha creati e chi si è preso cura di noi. La materia in sé può restare in assoluta povertà poiché ciò che conta per noi è di unirci alla Luce superiore, la qualità della dazione, non per il nostro bene ma per rendere felice il Creatore. Questa è la nostra sola speranza. In questo modo arriviamo ad eguagliare perfettamente il quadro, l’immagine, che troviamo nel mondo di Ein Sof: una briciola di materia accanto ad una scintilla di Luce, e tutto il resto è l’infinita grandezza del Creatore.
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(Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah del 07.03.2013)

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La Torah, porzione settimanale del 20.03.2013

Il Libro dello Zohar, Porzione Settimanale “Tzav”
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 20.03.2013

Preparazione alla Lezione
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Scritti Sociali di Rabash, Articolo “Matan Torà”(Il dono della Torà), Lezione 4
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Zohar per Tutti, Parashat “Va’ etchanan (Un Motivo)”, Punto 61, Lezione 4
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 3, Parte 10, Punto 44, Lezione 22
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Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar”
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Il gas serra sta riscaldando la Terra

Nelle notizie (da CNN): “Il riscaldamento globale ha spinto il clima della Terra da uno dei suoi più freddi decenni dopo l’ultima era glaciale ad uno dei più caldi – in un solo secolo.

“Un picco di calore come questo non c’è mai stato prima, almeno non negli ultimi 11300 anni, ha detto il climatologo Shaun Marcott, che ha lavorato ad un nuovo studio sulle temperature globali andando indietro nel tempo.

“Se un qualsiasi periodo di tempo abbia avuto un cambiamento costante di temperatura simile a quello che abbiamo oggi, lo avremmo sicuramente visto che nel nostro archivio,” ha detto. Si tratta di un buon indicatore di quanto velocemente l’artificiale cambiamento climatico è progredito.

“Un secolo è un periodo di tempo molto breve per un tale picco. …

“Se non fosse per l’influenza dell’uomo, la Terra sarebbe in una fase molto fredda in questo momento e diventerebbe ancora più fredda, secondo lo studio congiunto di Oregon State University e la Harvard University. Marcott è stato l’autore principale del rapporto e dei suoi risultati.

“All’avvio, la gamma di temperature da freddo a caldo prodotta fino all’inizio della rivoluzione industriale era più o meno come 11.000 anni prima, disse il maggiore Candace dalla National Science Foundation,’ ma questo cambiamento è avvenuto molto più rapidamente.’

Il mio commento: La causa di tutti i cambiamenti è quello di incoraggiare le persone a correggersi. Ma una persona arriva a questa decisione solo quando, dopo tante disgrazie e sofferenze, diventa finalmente convinto che non vi è altro modo, e deve cambiare se stesso. Quanto e quale tipo di sofferenza dobbiamo ancora attraversare per accettare questa decisione, non è noto.

Chiunque comprende la necessità di seguire le leggi della natura, per diventare simile ad essa, e diventare connesso con i buoni legami di mutua garanzia, si dovrebbero fare ogni tipo di sforzo per diffondere la conoscenza di questo. Con queste azioni noi potremmo sicuramente portarci alla decisione corretta più velocemente e ridurre la sofferenza.
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