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Un bimbo crescuito sino alla piena soddisfazione dei genitori

Baal HaSulam, Shamati, Articolo 53, “La materia della Limitazione”: Questo è detto la parte principale del grado, che è un discernimento di Katnut. Questo discernimento deve essere permanente, ed il Gadlut è solo un’aggiunta. Inoltre, si dovrebbe desiderare la parte principale e non le aggiunte.

La parte principale è lo stato di Katnut (piccolezza), Hafetz Hesed, “Dare per dare,” stando pronti a stabilirsi in una condizione inferiore. Allo stesso tempo non ho bisogno di sentire che mi limito o che mi manca qualcosa, piuttosto il contrario, dovrei sentire una completa soddisfazione.

Uno stato di Katnut dovrebbe essermi molto caro e dovrebbe essere considerato un onore. Poi c’è la domanda riguardo al motivo per cui ci dovrebbe essere prima uno stato di Katnut e non un solo punto. Non voglio avere alcun volume. Voglio occupare il minor spazio possibile. Al fine di esistere e far del bene a tutti per il bene del Creatore, sono pronto a ridurmi ad un punto per cui non disidero nulla per me.

La verità è che questo è l’approccio corretto. E’ partendo da uno stato di questo tipo che inizieremo a percepire e ad ottenere la realtà spirituale, ma nell’istante in cui iniziamo a pensare a questo e a come possiamo portare appagamento al Creatore, capiamo che per poterlo fare dobbiamo ricevere tutti i discernimenti ed i desideri da Lui e cambiarli dal fine di ricevere al fine di dare. Così diventiamo un embrione spirituale che inizia a crescere in volume e ad aderire al Creatore e quindi a portargli appagamento.

Senza questo non cresciamo come un embrione nel grembo materno. Ogni secondo, ad ogni movimento successivo, ogni crescita di un grammo dell’embrione accade solo per portare al Creatore appagamento. Egli deve sentire che stà rendendo felice il Creatore.

Al tempo della nascita, dei dolori del travaglio ed allo stadio in cui il feto si gira con la testa all’ingiù prima di nascere, egli esamina ogni passo che compie per vedere se è fatto per portare appagamento a colui che l’ha fatto nascere. Dopo la nascita, durante il tempo dello Yenika (allattamento) egli continua a svilupparsi come un infante tra le bracia di sua madre; allo stesso modo una persona è tra le braccia del Creatore.

Egli inizia già a lavorare con I suoi desideri ed in parte si limita, ma ogni azione che compie per limitarsi o per crescere è solo per portar appagamento al Creatore; ecco come cresce una persona. Quindi, il punto da cui parte che corrisponde al suo non voler nulla più di un punto, rimane il suo centro. Egli fermo su di questo, senza desiderare di più della sua elementare esistenza ed ogni altra cosa è forzato ad aggiungere a questo punto solo per poter portare appagamento al Creatore. Questa è la sola cosa che lo motiva in tutte le sue azioni: in tutte le limitazioni e gioie.

Effettivamente egli è contento di questa cosa, non per il suo bene ma perchè porta appagamento al Creatore. Attraverso questo egli ottiene l’adesione al Creatore come nel caso di due amici che si amano e che si sentono reciprocamente l’un l’altro .
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(Dalla 1a. parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 14.03.2013, Shamati #53)

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