Preferirei essere un bidello …

Domanda: (Da una lettera) Perché dovrei andare a lavorare? Qual è il punto? Naturalmente, lo stipendio è importante. Potrei però eliminare il costo del viaggio, smettere di comprare i vestiti che sono in costante aggiornamento in modo da non indossare la stessa cosa per tutto il tempo, smettere di comprare costosi piatti pronti – e così si scopre che ho passato due terzi del mio stipendio solo per essere in grado di andare a lavorare, quindi non sarebbe meglio diventare un bidello che al mattino spazza pavimenti e avere il resto della giornata libera, vivendo facilmente con un terzo del mio stipendio attuale?

Risposta: Questi sentimenti appartengono non solo a semplici lavoratori, ma anche alle persone in posizioni elevate, che si sforzano di andare a lavorare per paura di perdere il posto di lavoro, o per un senso di responsabilità, o perché parlare con la gente da’ loro energia per vivere.

Ma ancora, ci stiamo muovendo nella direzione della trasformazione umana, le persone sviluppano assolutamente nuove richieste di nuovi tipi di realizzazione. Questo non riguarda la realizzazione finanziaria; occorre cambiare interiormente per cambiare la qualità della vita. Non è più determinato da ciò che si mangia o si beve, dal fare una passeggiata la sera, o dall’acquisto di qualcosa di nuovo. La sua sensazione nasce in noi come un nuovo vuoto.

Domanda: Ma il lavoro riempie il vuoto in noi in molti modi. Forse il problema è che non c’è tempo per sedersi e pensare a qualcos’altro, qualcosa di più importante?

Risposta: Ma questo non è un trattamento, ma solo una distrazione, come un farmaco analgesico, che non risolverà il problema.

Vediamo che molte persone sono disposte a lavorare gratis, solo così il loro lavoro avrebbe dato loro una sorta di appagamento.

Abbiamo nuovi desideri, nuovi vuoti, che dobbiamo riempire attraverso la società a causa della connessione integrale in cui ci troviamo. I nostri desideri egoistici del passato si trasformano in nuovi, che richiedono di essere soddisfatti attraverso la società e l’interconnessione. Siamo ancora solo nelle fasi iniziali di questo nuovo egoismo integrale, ma possiamo già sentirlo.
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(Da Kab.TV “Segreti Professionali” 03.02.2013)

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