Pubblicato nella '' Categoria

Il collettivismo è molto più proficuo del professionalismo

Domanda: Quali sono i criteri che dovrebbero guidare il datore di lavoro nell’atto dell’assunzione del personale?

Risposta: Per almeno mezzo secolo, c’è stata la tecnologia, in base alla quale non solo competenze tecniche erano necessarie ma anche le competenze delle persone, però non quelle di 20-30 anni fa.

Oggi dev’essere un gruppo amichevole in cui le persone capiscono chiaramente che cosa devono realizzare insieme. Essi si relazionano l’un l’altro gentilmente e costantemente mantenendo un clima positivo sul lavoro. Solo in questo modo si può lavorare in maniera efficace e realizzare le soluzioni più inaspettate. Improvvisamente, tutti diventano collegati, integrati in una singola definita, mutualmente complementare interazione, e hanno successo in tutto.

Risulta, che non è la professionalità che influenza la qualità e l’uscita del loro prodotto, ma le loro relazioni. Essi determinano il successo più della professionalità.

È per questo che, quando si assume una persona, il datore di lavoro deve prendere in considerazione non solo la sua professionalità, ma anche molti altri fattori.

Se un professionista, anche se è di alto livello specialistico, è un individualista, sarà nello stesso modo di fare degli altri; se cerca di salire la scala spietatamente usando le persone come “pietre miliari”, allora l’intera impresa sarà condannata al fallimento, e viceversa.

Così, se si consideriamo i candidati, il datore di lavoro deve tener conto dei due criteri principali: professionalità e la capacità di una persona d’interazione in un gruppo.
[100538]

(Da Kab.TV  “Segreti Professionali” 05.02.2013)