Un nuovo rapporto spezzerà i legami dei politici e dei super ricchi

Opinione (Dani Rodrik, Professore di Politica Economica Internazionale alla Scuola di Governo Kennedy presso l’Università di Harvard): “C’è stato un tempo in cui noi economisti stavamo alla larga dai politici. Consideravamo il nostro lavoro come un mezzo per descrivere come i mercati economici funzionano, quando vanno a gambe all’aria, ed in che modo delle politiche ben costruite possano far crescere l’efficienza. Abbiamo analizzato i compromessi tra obbiettivi in concorrenza (come l’equità contro l’efficienza) e prescritto delle politiche che incontrassero gli sperati risultati economici, compresa la redistribuzione.[…]

“Frustrati dalla realtà dei fatti che molti dei nostri consigli sono stati inascoltati (molte soluzioni del mercato libero aspettano ancora di essere portate avanti), abbiamo rivolto il nostro sistema di indagine alla condotta dei politici e degli stessi burocrati. Abbiamo incominciato ad esaminare la condotta politica usando lo stesso schema concettuale che usiamo per decisioni dei consumatori e dei produttori nel mercato economico. I politici hanno cercato di far rendere al massimo la politica dei favori; ed i cittadini hanno preso l’abitudine di prendere tutto a noleggio dalle lobbies e ad interessi speciali; ed i sistemi politici sono diventati dei mercati nei quali i voti e l’influenza politica sono commercializzati per i benefici economici.[…]

“Perché così tante industrie sono tagliate fuori dalla competizione reale? Perché i politici sono nelle mani di coloro che raccolgono i profitti. Perché i governi erigono delle barriere al commercio internazionale? Perché i beneficiari della protezione del mercato sono pochi e politicamente influenti, mentre i consumatori sono sparpagliati e disorganizzati. Perché le elite politiche bloccano le riforme che farebbero partire la crescita e lo sviluppo economico? Perché la crescita e lo sviluppo ridurrebbero la loro presa sul potere politico. Perché ci sono le crisi finanziarie? Perché le banche rallentano i processi politici decisionali in modo che possono assumersi dei rischi eccessivi a spese delle popolazioni.[…]

“Se la condotta dei politici è determinata dagli interessi legittimi verso i quali sono obbligati, la difesa dell’economia in sostegno delle riforme della politica è destinata a perdersi nel venti”.

Il mio commento: Fortunatamente, niente rimarrà della vecchia economia egoistica al momento del suo collasso; quindi, non ha senso tentare di individuare tutti i segreti dei clan e delle elite e come ci lavorano. La crisi pulirà tutto! Quello che rimarrà degli uomini e del mondo prenderà una nuova forma: l’appagamento necessario delle cose materiali e l’infinito appagamento nella rivelazione del significato della vita. Questo stato potrà essere raggiunto con l’educazione, cioè, cambiando l’uomo. Nello sforzo di ammorbidire l’atterraggio del mondo a queste nuove condizioni, dobbiamo considerare l’educazione integrale, proposta dalla Kabbalah.
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