Non si ha diritto ad un giorno di riposo

Domanda: Nel lavoro interiore, qual è un peccato che possa corrompere il suo esito?

Risposta: Se una persona è già incorporata nel lavoro interiore, ma ora è troppo pigra per sostenerlo in maniera costante e unirsi ad esso, è considerato un peccato. Dal momento che se non avanza, vuol dire che sta andando indietro. Fermarsi e stare nel mezzo è impossibile.

A volte pensiamo di poterci permettere di prendere un po’ di tempo libero e di riposo da questo lavoro, ma nella spiritualità non ci sono giorni di riposo, il tempo stringe costantemente e il contatore conta costantemente i nostri sforzi, quindi non è come nel nostro mondo dove ci si può fermare e restare inattivi per andare a dormire e non fare nulla fino al giorno successivo.

Nella spiritualità questo non esiste. Forse posso non eseguire alcuna azione fisica, ma in questo periodo attraverso molte Reshimot (geni spirituali), e se non le realizzo, allora vuol dire che vado indietro. Quindi devo fare in modo di avere sempre qualcosa da fare.

Il mio consiglio è quello di mettere se stessi, anche passivamente, sotto la massima influenza dell’ambiente: ascoltare melodie e canzoni, leggere il nostro materiale, vedere e ascoltare la lezione un’ulteriore volta, stare con gli amici. Ma dobbiamo stare molto attenti a utilizzare questo mezzo di comunicazione, dal momento che, se non ne faccio un uso corretto, insieme al guadagno e al grande beneficio esso può portare anche grandi perdite e danni.
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