La dazione non ha limiti

Se non sentiamo un ritorno al nostro comportamento allora c’è un problema. E’ come se stessimo di fronte ad un muro e non potessimo farci nulla, e nemmeno possiamo cambiare noi stessi attraverso di esso. In questo caso non c’è connessione tra di noi.

Può trattarsi di odio o di amore assoluto non è veramente importante, ma se stiamo di fronte a qualcosa che non cambia, allora non possiamo nemmeno cambiare il nostro approccio verso di questa cosa. Se non cambio, mi sento morto visto che il sentirsi vivi dipende dai cambiamenti.

Allora se non posso aggiungere nulla al mio amore e d’altra parte non posso aggiungere o risvegliare qualcosa in me, allora ci troviamo in una situazione molto problematica. E’ vero che il raggiungimento dell’amore assoluto è il goal della nostra relazione con il Creatore, ma questo è vero solo se ci innalziamo e costruiamo il nostro amore sulla dazione reciproca confinando il nostro ego.

Mi nascondo dall’amore per il Creatore e lo accetto solo come il combustibile che mi permette di Amarlo. Ricevo il piacere solo donando su di lui. E così questo amore assoluto non annulla i sentimenti verso gli altri, ma invece ci permette di svilupparli di più.

La fine della correzione è la fine della correzione dei vasi, ma non la fine della crescita nella dazione. La dazione non ha limiti, e così questo stato è detto il mondo di Ein Sof (Infinito). Il desiderio di ricevere ha dei limiti ed una fine ed anche l’intenzione ha dei limiti ed una fine, ma non c’è fine alla nostra capacità di salire sul desiderio di ricevere con la giusta intenzione.
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(Dalla prima parte della lezione Quotidiana di Kabbalah del 29.01.2013, Gli scritti di Baal HaSulam)

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