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Passando per il Congresso

Domanda: Come si dovrebbe risvegliare un nuovo studente che entra nel gruppo per fare il giusto tipo di lavoro?

Risposta: Il gruppo lo guida verso certe azioni e gli fonisce una possibilità. Non è per un caso che siamo quì e non in un’altra realtà. Nel mondo delle azioni possiamo esistere anche al livello “animale”, scollegati dalla spiritualità, che costruiamo sopra di noi. Sopra i nostri attributi di ora, creo gradualmente l’immagine di un essere unamo. La costruisco tramite la connessione agli amici e creando la forza del Creatore tra di noi. Queste sono azioni interne spirituali che sono al di sopra di quello che siamo al momento.

Nel frattempo ci colleghiamo al livello corporale senza intenzioni spirituali, e quindi costruiamo l’ambiente. Abbiamo l’infrastruttura necessaria per fare quello, che è “questo mondo” dal quale iniziamo il nostro sviluppo spirituale. Quì abbiamo una rara opportunità. D’altra parte, questa base è adattabile in un modo al mondo spirituale e dall’altro lato ci permette di esistere senza alcuna modifica per adattarci ad essa. La realtà che vedo e sento nei miei cinque sensi corporali è veramente un dono prezioso. Siamo sull’orlo di un’azione spirituale, un’ascesa spirituale, ed allo stesso tempo possiamo influenzare la spiritualità.

Domanda: E cosa posso fare se sono all’opposto e tendo ad essere scollegato? Per esempio, un  congresso si avvicina e non voglio andare. Questa è la frantumazione?

Risposta: Si certo. Ed inoltre la mancanza di desiderio di andare al congresso non è ancora il più grande dei disturbi.

Se sei stato invitato ad una festa che ti era piaciuta, sarai felice di andare ancora, visto che i sapori che ti piacciono e quello che succede e che eccita il tuo ego ti aspetta là, e quindi correrai alla prima avvisaglia.

In questo caso, comunque, avanzi spiritualmente e così senti che il congresso è un posto dove sforzarti. Ecco da dove origina il rifiuto: improvvisamente diventi pigro, diventi irriguardoso e “qualcosa di più importante” compare e ci sono altri piani… questo è il risultato della Luce che ti illumina, e quindi è una cosa buona, ma usala dove c’è un posto per lavorare.

Più avanziamo più ci sentiamo così. Vedrai che in questo modo ci saranno sempre meno persone con noi. Al momento assumiamo che più avanziamo più saremo in molti, ma in realtà non è così.

Nel 2007 ero in un tour in dieci città americane e c’erano circa 600 persone ad ogni conferenza che tenevo e 2000 a New York. Oggi, invece, ci sono circa 50-100 persone.

Perchè succede così? Perchè noi ci siamo evoluti e così anche il pubblico. Le persone non sono poi così attratte dalla parola “Kabbalah” di per se stessa. Comprendono di più e sanno che si tratta di lavoro interiore. Grazie alle Luci che ora sono più vicine, le persone capiscono qualcosa di nuovo ed in generale non vogliono andare alle lezioni o partecipare ai congressi

C’è una piccola minoranza rimasta e queste sono le persone che relizzeranno la correzione. Almeno uniremo “i pionieri” in qualche modo ma solo attraverso la sofferenza. Molto pochi si muoveranno per mezzo della luce, il resto si muove per via delle sofferenze…
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 04.10.2012, Scritti di Baal HaSulam)

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La Torah, porzione settimanale del 06.02.2013

Il Libro dello Zohar, Porzione Settimanale “Mishpatim”
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 06.02.2013

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Lettere, Lettera 17
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Il Libro dello Zohar, Parashat “Shlah Leha”, punto 238, Lezione 21
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TES, Parte 9, Punto 152, Lezione 32
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Scritti di Baal HaSulam, “Discorso per il completamento dello Zohar”
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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David Cameron: “Non forzate L’Unione Politica”

Notizie (da Reuters): “Il primo ministro David Cameron ha detto giovedì ai leaders europei che ogni tentativo di forzare i paesi in una unione politica sempre più profonda è stato un errore a cui la Gran Bretagna non ha preso parte.[…]

“’I paesi dell’Europa hanno la loro storia, le loro tradizioni, le loro istituzioni, vogliono la propria sovranità, la capacità a fare le proprie scelte, e provare ad infilare i paesi in un’ unione politica centralizzata sarebbe un grande errore per l’Europa, e la Gran Bretagna non ne prenderebbe parte’ ha detto in un discorso.”

Il mio commento: Ha ragione. Non vale la pena cercare di avvicinarci. Devo essere preparato in anticipo a vivere con una persona nella stessa stanza. E’ necessario mettere in pratica prima l’educazione integrale, e solo allora nella misura del suo impatto sulle nazioni europee, portarle insieme ad una maggiore vicinanza, per ogni singolo paese -solo questo approccio avrà dei vantaggi.
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