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Il piacere spirituale è uguale per tutti?

Domanda: Qual è la differenza tra il piacere che vive un uomo e una donna nello stato della mente integrale comune? si tratta dello stesso piacere?

Risposta: Ogni persona ha i propri piaceri perché ognuno ha la propria radice ed i suoi legami con gli altri. Sono strettamente soggettivi. Perciò, è impossibile dire come gli uomini siano diversi dalle donne nel loro stato di piacere e di appagamento.

Questa differenza può essere spiegata nell’immagine di ciò che esiste nel nostro mondo. Infatti, c’è una differenza nel modo in cui un uomo percepisce il nostro mondo e nel modo in cui lo fa una donna. Un uomo, in qualche modo, è capace di sentire quello che un altro uomo sta vivendo. Invece, non è in grado di sentire quello che vive una donna. Non la può comprendere, perché la donna ha una visione completamente diversa del mondo.

L’uomo e la donna sono due mondi. Lo stesso vale per la spiritualità. Essendo la parte maschile nel mondo spirituale, è impossibile immaginare cosa vive la parte femminile o della donna. Si possono attirare ed includere i desideri della donna in noi stessi per soddisfarli, però, non facendolo al posto di lei, ma per lei.

Domanda: Però, alla fine non dovrebbe manifestarsi da qualche parte?

Risposta: Alla fine, si manifesta nella complementarietà reciproca, nel reciproco legame, ma si tratta ancora di un legame di due opposti.
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(Da Kab TV “Conversazioni con Michael Laitman,” 03.11.2012)

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Una pompa che pompa il desiderio

Possiamo paragonare le ascese e le discese ad una pompa nella quale un pistone va su e uno va giù. Quando il pistone scende, l’aria viene espulsa dall’apertura sulla parete della pompa. Ma poi questa valvola si chiude ed il pistone incomincia a salire e crea un vuoto, in questo modo spinge fuori parte del materiale dal cilindro che passa nel nostro vaso. E quello che noi dobbiamo fare è di costruire un Masach (schermo) al di sopra del vaso.

Questo succede ogni volta che ci troviamo in un’ ascesa o in una discesa. Tiriamo fuori da dentro un po’ di materiale del desiderio e lo aggiungiamo al lavoro. Quando entra nel nostro vaso, è già un desiderio pronto per il lavoro. Nel cilindro stesso c’è tutto l’infinito desiderio che possiamo gradualmente pompare fuori da qui, proprio come una pompa, ed è compiuto attraverso le nostre ascese e le nostre discese.
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(Dalla 1.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 24.01.2013, Gli Scritti del Rabash)

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