Pubblicato nella '' Categoria

Lezione quotidiana di Kabbalah – 01.02.2013

Preparazione alla Lezione
Video

Scritti Sociali di Baal HaSulam, Lettera nr. 13
Video / Audio

Il Libro dello Zohar, Parashat “Shlah Lecha”, Lezione 17
Video / Audio

Scritti di Baal HaSulam, Talmud Eser Sefirot, Parte 1, Histaklut Pnimit (Osservazione interiore), Lezione 3
Video / Audio

Preparazione alla Lezione
Video / Audio

Scritti di Rabash, Dargot HaSulam, Articolo 821
Video / Audio

Scritti di Baal HaSulam, Introduzione alla Saggezza della Kabbalah
Video / Audio

Scritti di Rabash, Articolo 31
Video / Audio

Workshop con Rav, Solo Domande
Audio

Workshop in Unità
Video / Audio

Lo specchio del mio ego

Domanda: Come possiamo e dobbiamo cercare di superare le situazioni in cui sentiamo ostilità fisica, apatia, indifferenza e desiderio di essere solo un osservatore durante il congresso?

Risposta: Tutto dipende dal mondo. Come potrebbe esserci un’avversione fisica, per esempio, nel tuo bambino? A qualcuno potrebbe non piacergli ma per me lui è mio. Una donna questo lo comprende. Quindi, tutto dipende su cosa noi ci sintonizziamo.

Non c’è il concetto di “ostilità fisica,” c’è solo lo scopo. E nella misura in cui questo è importante per me, io comincio a percepire i mezzi per raggiungere lo scopo con lo stesso valore e grandezza della gloria dello scopo stesso. Se per il bene dello scopo devo essere più intimo con qualcuno, gli parlo, lo abbraccio e sento che siamo insieme in un’azione unificante, quindi non guardo la persona.

E generalmente, cosa significa qualcosa di esterno? Dopo tutto, non sono le persone che mi vengono mostrate ma la mia attitudine verso di loro, il mio riflesso in una data immagine. Osservando una persona, io posso discernere quanto ho bisogno di lavorare su me stesso e lui o lei non ha niente a che fare con questo. Non è una persona ma il mio stesso egoismo che sto osservando in una certa maniera. E’ come uno specchio in cui vedo me stesso. E’ un intero sistema, come riportato in uno degli articoli di Shamati: “Il Creatore è la Tua Ombra.”

Allora, come può esserci rigetto? All’opposto, cosa ti porta fuori è esattamente il metodo più efficiente, una possibilità di convergere, di elevarti al di sopra di te stesso. Provalo e vedrai che è così. E durante tutto questo, ti tormenterà dentro, buttandoti giù, ma tu dovrai continuare ad andare avanti. Non perdere il tuo tempo! E’ una vergogna perderlo. Guarda tutti, cerca di annullarti e allora verrai preso dal flusso dentro l’unità con tutti.

Io vorrei incoraggiare tutte le donne a chiedere il perdono reciproco prima del congresso, dimenticare le vecchie cose e cominciare ad un completo nuovo livello. Provate ad elevarvi al di sopra di voi stesse un po’; altrimenti cosa state facendo nello studio della Kabbalah? Non puoi sempre guardare “te stesso.” Al contrario, si deve timbrare il piede su di esso e macinare.
[97718]

(Dalla Lezione Virtuale del 06.01.2013)

Materiale correlato:

Laitman blog: Segare il tronco del mio egoismo
Laitman blog: Il Gruppo è la Mia Ombra

Il gruppo “spinge” tutti in avanti

Domanda: In uno dei workshop del congresso di Arava è stata fatta una domanda sul punto di non ritorno che dobbiamo attraversare durante il percorso. Come facciamo? lo attraversiamo da soli o insieme al gruppo?

Risposta: Quando avanza, un gruppo unito supera tutte le fasi del percorso. Nonostante tutti possano essere sottoposti ad un particolare stato, in effetti, stiamo andando tutti insieme.

Domanda: Quindi, è possibile che il gruppo mi “trascini” attraverso un certo stato?

Risposta: Il gruppo non agisce in modo selettivo, scegliendo lui e solo lui, esso “spinge” tutti in avanti. Nessuno avanza da solo; il nostro intero modo è il gruppo. Non importa quanto una persona ci si dedichi, essa”mangia” ancora quello che gli altri fanno. Può trovarsi ad un livello inferiore, ma avanza ancora con tutti gli altri e di conseguenza, tutti passano il Machsom; tutti escono dall’Egitto, inclusi i “bambini”, le “donne”, gli “uomini” e gli “anziani”.
[98488]

(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 21.01.2013, Shamati 213)

Materiale correlato:

Laitman blog: Il ballo è il lavoro interno più serio
Laitman blog: Ritornando all’abbraccio del Creatore