ll desiderio, brucia!

Baal HaSulam, Shamati 241, “ChiamandoLo mentre Egli è vicino:
Pertanto, quanto il Creatore vuole portarlo fuori dalla fitta foresta, Egli gli mostra una Luce remota, e la persona raccoglie i resti della sua forza per camminare sul sentiero che la Luce gli mostra, al fine di conseguirla.

Ma se uno non attribuisce la Luce al Creatore, e non dice che il Creatore lo sta chiamando, allora la Luce per lui è persa, ed egli rimane giacente nella foresta.

Ogni momento della nostra vita avviene sotto l’influenza della Luce, la proprietà di dazione, il Creatore. E se una persona prova a rivelare quest’influenza dall’Alto, per collegare il suo sentiero al Creatore, malgrado egli non veda, non senta ancora tale connessione, allora tutti i momenti della sua vita gli attribuisce alla Prima Causa, alla forza superiore.

Il Creatore gli dà le opportunità di compiere gli sforzi, nell’oscurità e nella luce, in svariate condizioni. Grazie a questo, una persona crea e calibra il suo senso per percepire il Creatore, e dunque ad ogni passo, ad ogni evento e stato, in ogni situazione, egli vede la forza del Creatore in modo più chiaro come la causa di ciò che accade finché non Lo rivela (rivela il Creatore) su una base costante.

Inizialmente, la persona aveva soltanto una sottile sensazione dal di dentro, da qualche fonte nascosta. Questa fonte si manifesta in tutti i tipi di circostanze, e gradualmente la persona si rende conto che questo è il Creatore che dimostra questa o quella forma di relazione verso  lui. La persona impara a collegare ogni cosa ad una sola Causa, oltre la quale non vi è nulla. Elevandosi al di sopra degli eventi della sua vita, egli comprende: essi sono tutti progettati per lui per rivelare il Creatore in tutto il tempo. Ecco perché egli deve passare attraverso stati diametralmente opposti.

Ora la persona vede che tutto va per il meglio, e costruisce una base dentro di sé, “Non vi è nessuno tranne Lui, il Benevolo che fa del Bene.” Qualunque cosa accada, la persona capisce che il Creatore lo risveglia, lo modella in ogni secondo della sua vita. Ogni cosa è diretta alla connessione con il Creatore, che ordina e corregge tutte le proprietà di una persona, in modo che in ciascuna di esse la persona senta solo Lui, come il Benevolo che fa del Bene.

Così noi avanziamo, chiamandoLo mentre (Egli) è vicino. Quando si presenta uno sforzo, la persona riconosce che i momenti attuali vengono dal Creatore; egli deve capire che anche gli sforzi sono stati richiamati dall’Alto. Il Creatore vuole che la persona Lo riveli. Persino un contatto piccolo e leggero è pur sempre vicinanza, ed ora è necessario rafforzare il legame che ne è emerso.

Tuttavia è impossibile rafforzare le relazioni nella persona stessa. Dopo tutto, ognuno di noi ha soltanto un esile punto, che rappresenta l’inizio dell’anima, un desiderio altruistico. Questo è solo una scintilla della Luce Riflessa-l’intenzione di dare che avevamo prima della frammentazione. Così, se sono vicino a questa scintilla, se risplende e cerca di ascendere sopra tutti i desideri cosicché insieme a loro si possa stabilire la connessione con il Creatore, allora io devo unirmi con le altre scintille, così come era prima della frammentazione quando erano tutti uniti nella fiamma generale, nella grande Luce.

Abbiamo bisogno di questa Luce Riflessa di una tale forza che insieme prevaleremo sul desiderio comune nel primo grado spirituale. Unendo le nostre scintille nel fuoco generale della Luce Riflessa, ci sforziamo di essere nella dazione, nell’unità sopra l’egoismo, e pertanto creiamo il primo vaso spirituale per la dazione, ed in esso, in accordo alla legge dell’equivalenza della forma, riveliamo il Creatore.

Abbiamo quest’opportunità, soprattutto dopo così tanto sforzo investito. Dobbiamo ringraziare gli amici che sono venuti da lontano per i loro sforzi perché vengono al costo di molto lavoro e soldi. Tutto ciò viene aggiunto allo schermo, alla Luce Riflessa, al superamento, che dobbiamo realizzare per il bene dell’unità.

Ora creiamo condizioni speciali per sforzarci costantemente a stabilire un contatto, senza lasciarci uscire dall’intenzione generale, dall’idea comune. Dobbiamo vivere in essa-questo è l’esercizio che pemette l’ingresso al mondo spirituale. Noi siamo insieme e ognuno sente dentro di sé che egli include tutti gli altri in sé stesso e che con loro, egli è come una sola forza, una sola sensazione, in adesione.

Così, raggiungeremo un grado spirituale, e allora saremo in grado di ritornare alla vita normale, ed essa non ci distrarrà, bensì verranno solo aggiunti nuovi livelli di desideri, “materiale” per il fuoco, per far crescere la Luce Riflessa.

Dopo tutto, così come una persona non può rivelare il Creatore con la sua scintilla, così nella nostra unità noi possiamo rivelare la forza di dazione relativamente piccola. A confronto con lo stato attuale, sarà una grande Luce, la rivelazione del Creatore, qualcosa di enorme. Vedremo e sentiremo come sono interconnesse tutte le parti della realtà, come la forza superiore condiziona ciascuno nella rete unificata-al di sopra del tempo, in ogni epoca, in tutte le anime individuali. E allora, uscendone con questa forza, inizieremo a venire in contatto con gli eventi correnti di questo mondo, sulla strada di casa, a casa, al lavoro…

Poi, avremo bisogno di rafforzare la forza di dazione, nonostante tutti i “disturbi“, che sono in realtà aggiunte di “materiale” che ci permette di mantenere il fuoco. Il desiderio di ricezione man mano che crescerà aggiungerà “legna da ardere” in questa fiamma, moltiplicando la Luce rivelata nell’unità fra noi, che diventerà più forte nella connessione con il mondo.

Allora, qui dovremmo vedere l’inizio del grande sentiero. Dopo tutto, il nostro scopo finale non è solo quello di unirci e rivelare il Creatore. Vi sono tre fasi; l’inferiore dovrebbe vedere il superiore e essere consapevole del superiore sopra di lui. Poi, connetteremo la forza dei disturbi dall’intero mondo a noi e li bruceremo nella nostra “fornace.” Questa forza diverrà “carburante” per noi e ci aiuterà a rivelare il Creatore tra noi sempre più.

Quindi, non si dovrebbe essere dispiaciuti di ciò che accade dopo il congresso, “Devo ricominciare tutto da capo? Dove ritorno?” No, dopo i nostri sforzi, quando torneremo nel mondo, saremo diversi. Avremo le forze per connettere il mondo a noi, facendoci seguire, ed esso ci rifornirà con il “carburante” che accende il desiderio di dazione che regna tra noi.

E tutto ciò inizia con un piccolo punto, quando una persona prova a rivelare il Creatore, che sta dietro il suo desiderio per gli amici e lo spinge a unirsi con loro.
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(Dal Congresso di Arava del 17.01.2013, Lezione 1)

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