Il Vostro invito personale alla Luce

Domanda: Quale stato un uomo deve attraversare quando si trova al livello più basso di discesa e cosa dovrebbe fare in quel momento? Qual è il nostro errore?

Risposta: Se cado sul fondo della discesa, allora in questo punto critico di massima caduta non posso fare nulla da solo. E’ come se fossi neutralizzato da tutta la Luce che opera su di me.

La luce opera su di me durante tutte le fasi del mio sviluppo (La Luce Circostante 1), e sotto la sua influenza io discendo. La sua azione mi porta alla mia discesa aggiungendomi un desiderio corrotto. Alla fine mi ritrovo al punto più basso nel quale non posso fare nulla. Non ci sono mezzi attraverso i quali posso ascendere; mi ritrovo sotto la totale influenza dell’ego.

Ma nel momento in cui incomincio ad elevarmi, almeno un pochino, grazie alla distanza tra il mio nuovo stato e lo stato in cui mi trovavo, io devo già fare qualcosa di indipendente. Mi elevo al primo livello con l’aiuto del gruppo, ma grazie al livello in cui mi sono elevato, adesso devo iniziare a fare qualcosa da solo: elevare MAN, una preghiera, una richiesta, per spingere me stesso. Io devo attirare la Luce da solo per dare il via alla sua influenza, in base ad un mio invito e non attraverso qualcun altro.

Non mi posso svegliare e tirarmi fuori da questo punto bassissimo da solo e senza aiuto: “Un prigioniero non può prestarsi soccorso da dentro una prigione”. Ma nel momento in cui mi elevo un pochino con l’aiuto degli amici, posso già andare avanti da solo. Non sono più un prigioniero che è tenuto in catene! Ho un amico che dall’esterno mi aiuta ad uscire da questo buco.

Ma se, dopo che sono stato aiutato ad elevarmi un pochino, sono troppo pigro e non mi sforzo, se non mi rivolgo immediatamente alla Luce che Corregge, ma aspetto e mi innalzo semplicemente in base al momento, con l’aiuto dell’ambiente, allora non attirerò a me dei nuovi poteri spirituali.

Nel momento in cui mi arriva un’opportunità, devo immediatamente lavorare su me stesso. Altrimenti il Creatore mi aiuterà ad uscire dalla buca una o due volte e poi mi abbandonerà perché non faccio nulla da me. Egli mi manda l’aiuto: attraverso il gruppo, gli amici, in modi diversi, ma se io non rispondo sufficientemente, Egli mi abbandona.

Ne consegue che Egli aggiungerà della negatività e della sofferenza nel punto bassissimo in cui sono caduto, sotto forma di diversi problemi corporali, di modo che alla fine comprenderò che non ho scelta e che mi devo elevare. Vedrò che ne vale la pena sforzarmi un po’ e progredire per le più semplici ragioni corporali.

Proverò a sfuggire dalla materialità verso la spiritualità perché mi sento male nella mia vita quotidiana.
In questo caso, non mi eleverò attirando la Luce che Riforma, ma grazie alle quotidiane sofferenze corporali.
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(Dalla 1.a parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah del 07.01.2013 “Introduzione allo studio delle Dieci Sefirot”)

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