E’ meglio fare qualcosa che viene fuori dall’amore che dalla forza

Domanda: Supponiamo di avere una lezione di educazione integrale con un gruppo di dirigenti che hanno un problema particolare che vogliono discutere. Essi non sono interessati alla connessione uno con l’altro; sono interessati soltanto al rendimento finanziario.

Risposta: Non possono risolvere il problema se non sono connessi perché è questo che li lega al sistema generale della natura. Raggiungeranno un vicolo cieco.

Domanda: Saranno in grado di capire i motivi e gli esiti che uno dipende dall’altro?

Risposta: Inizieranno a sentire. Penso che la gente capirà presto qual è il nostro “asso”; il nostro metodo è molto semplice. La cosa che non può essere risolta con un attacco frontale, può essere risolta abbracciando l’altro. Questo può essere più efficace che andare in tribunale; litigando e mettendo ostacoli l’un l’altro in ultima istanza. L’amore è meglio.

Non c’è niente di soprannaturale. E’ semplicemente il nostro addestramento, e i giochi speciali che facciamo aiutano una persona a rilassarsi portandolo ad uno stato dove lui è pronto ad essere con gli altri e a sentire che non può fare nulla senza di loro perché uno può dare un consiglio all’altro ed entrambi approfittare da questo. Essi dovrebbero capire ciò, e poi adattarlo al loro lavoro.

Le persone che sono accecate e intrappolate vedranno e sentiranno che gli viene offerto un modo nuovo per risolvere i problemi.

Quando capiscono che il nostro metodo si riduce all’unità e alla connessione e tutti i nostri problemi possono essere risolti su questo livello, allora ci chiediamo: “Come si fa a proporre per introdurre il nostro metodo per risolvere i problemi sul lavoro?” Allo stesso momento, non ci interessa quello che dicono sul lavoro. Noi ci preoccupiamo della corretta connessione reciproca fra loro.

Domanda: Quando possono trasmetterla ai lavoratori?

Risposta: essi non saranno in grado di farlo da soli perché per poter cominciare a organizzare i lavoratori integralmente, devono rinunciare alle loro posizioni di direttori.

Così noi siamo quelli che dobbiamo uscire per i lavoratori e insegnare loro. Soltanto dopo che li abbiamo formati ci potrebbero essere comprensione e connessione reciproca fra i lavoratori e i loro dirigenti. Essi non potranno lavorare più a causa della sensazione di sentirsi sotto pressione ma per sentirsi ispirati.

Dopo quattro o cinque sedute, cominceranno a sentire la connessione e la soddisfazione. Si sentiranno confortevolmente e gradevolmente in questo stato. Non vogliono rimanere come erano prima. La gente fuori sembra essere estranea, ma non avranno paura di contagiarli. Dopo tutto, quando ci si riferisce a una relazione con persone come i vostri figli, si disarma tutti.

Non abbiate paura che si approfittino di voi in uno stato come questo. Al contrario, quando ti relazioni agli altri in questo modo, non possono farti male. Anche quando qualcuno vuole colpirti, egli colpisce soltanto un vuoto.

Così, saranno sempre in grado di arrivare ad un accordo, per raggiungere un giusto rapporto reciproco all’interno della sfera di lamponi che si è creata fra loro, e di risolvere i problemi dal quel punto.
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(Da Kab TV “Attraverso il Tempo” 23.09.2013)

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