A proposito di fatti e miti

Baal HaSulam, “La Pace,” Primo Metodo: la Natura

Questo metodo è un metodo antico. Dato che non hanno trovato un modo e uno sbocco per rendere più vicini questi due opposti, sono arrivati a ritenere che il Creatore, che ha creato tutto ciò, che veglia con forza sulla Sua realtà per paura che nessuno di essi venga cancellato, è irrazionale e senza senso.

Quindi, anche se Egli veglia sull’esistenza della realtà con meravigliosa saggezza, ma Egli stesso è irrazionale, e fa tutto ciò che non ha senso. Se ci fosse stata in Lui della ragione e del sentimento, Egli non avrebbe certo lasciato tali disfunzioni nella fornitura di realtà senza pietà e compassione per il tormentato. Per questo motivo, Gli hanno dato il nome di “Natura“, ossia irrazionale, un supervisore senza cuore. E per questo motivo, credono che non ci sia nessuno con cui essere arrabbiati, da pregare, o a cui giustificare se stessi.

Si tratta di un concetto antico, di un approccio, anche se lo vediamo come una nuova realizzazione del materialismo. Il modo più semplice è quello di vedere il mondo così com’è, e questo era in realtà l’approccio iniziale dell’umanità. Religioni, credenze, e approcci filosofici sono arrivati molto più tardi, quando l’uomo si è sviluppato interiormente, è diventato più complesso, e si è messo ad inventare diversi miti. All’inizio la gente semplicemente vedeva la natura e viveva in essa come gli animali che pure non credono a niente.

Questo è il modo in cui in realtà dovremmo relazionarci alla natura, come è detto, “un giudice ha solo quello che i suoi occhi possono vedere.”

I seguenti approcci derivavano dal disaccordo con ciò che accade in natura, la gente li ha inventati come scuse diverse, e in modo che siano tutti falsi. In effetti vediamo che i fatti sono indipendenti dal nostro atteggiamento nei loro confronti. Ma l’uomo inventa scuse diverse, al fine di addolcire la vita o per godere di false speranze.

Un atteggiamento sano verso la vita è l’approccio scientifico. Vediamo l’effetto delle immutabili leggi esatte in tutto il mondo, l’attività dei sistemi e la periodicità degli elementi naturali. Se vedo che è così che stanno le cose, allora è così, e non mi vengono offerte diverse menzogne. Vedo la verità e ogni aggiunta ad esso è individuale e non ci si può contare. È in queste aggiunte che vengono create le credenze, mentre la natura nei fatti si rivela per come è realmente.

La saggezza della Kabbalah continua questo approccio, raccontandoci i principi della percezione della realtà. Noi vediamo questo mondo prima di noi, e, ad eccezione di esso, dice che c’è una intera area denominata “il mondo superiore”, che non è immaginaria, ma che può essere studiata scientificamente.Così la saggezza della Kabbalah continua la scienza convenzionale e svolge un’attività di ricerca oltre i confini della scienza convenzionale.

Con l’aiuto della saggezza della Kabbalah, continuo la ricerca scientifica e lo sviluppo di nuovi vasi di percezione, espando la loro gamma, e mantengo il principio di “un giudice ha solo quello che i suoi occhi possono vedere”. Tutto il resto , tra cui le religioni, è in realtà filosofia.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 14.12.2012)

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