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Lezione quotidiana di Kabbalah – 30.11.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, Articolo 21
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Il Libro dello Zohar, Parashat “Emor”, Punto 226, Lezione 19
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TES, “Histaklut Pnimit” Volume 1, Parte 1, Lezione 1
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KFS, Rav Yehuda Ashlag, Articolo “La Pace”, Pagina 261, Lezione 1
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Workshop di Unità
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Workshop con Rav, Solo Domande
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Workshop di Unità
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Scritti di Baal HaSulam, Volume 3, TES, Parte 8
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Scritti di Rabash “L’ Uomo come un tutto”
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Preparazione alla Lezione
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Conversazione sul Ruolo di Israele
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Workshop con Rav, Solo Domande
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Ottenere la massima abbronzatura sotto la Luce Circostante

Una persona arriva a studiare perchè vuole sapere, capire, e sentire il mondo spirituale. Nel frattempo, però, non capisce davvero cosa siano il riceve per se stesso e il dare agli altri. Lui solo sa come prendersi cura di se stesso, agire secondo il suo desiderio di ricevere, tutto il suo lavoro è quello di eseguire azioni che disegneranno la Luce che Riforma.

L’unica cosa a cui dovremmo pensare è il modo di aprirci alla Luce e di dare una possibilità di operare e di impressionarci e cambiare le nostre caratteristiche. Dobbiamo costantemente preoccuparci solo di come raggiungere il miglior stato per questo tipo di dazione, aumentare intenzionalmente le nostre connessioni con il gruppo, e organizzare tutto ciò che è necessario.

Il nostro ruolo è implementare questa intera quantità di condizioni nel miglior modo possibile, in modo che la Luce ci colpisca. La Luce è fissa, e devo girare costantemente per mettermi sotto la sua influenza, una volta da una parte e una volta dall’altra parte nei miei pensieri, le mie intenzioni, e le mie azioni, nel lavoro con i libri, con il gruppo, con me stesso, nei miei rapporti con le persone che sono vicine o distanti da me, in tutto.

Se una persona pensa continuamente a questo e basa tutte le sue speranze su questo, comprende che nessun altro lo aiuterà ad eccezione dell’influenza della luce, raggiunge il risultato molto presto. Ciò significa che egli è “in attesa della Luce del Creatore”, come se si aspettasse l’alba. Egli sente come i suoi valori cambiano e si trasformano in dazione e amore, uscendo da se stesso verso gli amici, verso il concetto di gruppo, verso la sua forma interiore e immagine.

È per questo, che comincia a vedere la sua vita. Sente che ci sono due desideri in lui: uno è il naturale desiderio egoistico di ricevere, che rimane in lui per il momento. L’altro desiderio è la fame che cresce a poco a poco in lui, il bisogno, il vuoto, la mancanza, che vuole riempire con la sua nostalgia per la connessione.

Dopo che una persona sente i due desideri in lui, grazie alla Luce che ha creato uno spazio vuoto in lui, può già ricevere qualche direzione. Prima ha avuto solo un punto che non aveva senso, e ora tra questi due vuoti, c’è un collegamento, che determina le direzioni da “me stesso” agli “altri”, e quindi una persona avanza.

La cosa principale è trasformarsi costantemente puntando alla massima influenza della Luce che Riforma, nel modo più efficiente possibile.
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(Preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah del 19.11.2012)

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L’Europa deve avere il tempo di unirsi

Opinione: l’Europa deve trovare il tempo di unirsi. Javier Solana (Ex. Sec. gen. della NATO): l’Europa deve unirsi per superare la crisi e salvare il mondo. L’UE è la più grande economia del mondo – 15,5 trilioni di euro – più del PIL degli Stati Uniti. L’UE è il secondo esportatore, e il secondo importatore di merci. Proprio questa grande economia è costruita su un modello istituzionale, che non è adatto per risolvere i problemi causati dalla crisi. Se attualmente non si accelerasse il processo di integrazione, e i problemi sociali, avessero la precedenza la UE sarebbe distrutta prima che i paesi riescano ad unirsi.

Se l’Europa si uniscesarà un modello per tutto il mondo. Ora il sistema politico mondiale è multipolare, ma i paesi non hanno voglia di giocare secondo le stesse regole. Questo è il terreno potenziale dei conflitti. L’esperienza dell’integrazione europea ci aiuta a prevenirli.

Il mondo intero può diventare come la Grecia. Se gli europei non sapranno affrontare la crisi, diventeranno tutti come i greci …

Il mio commento: Vorrei aggiungere una condizione in più: se l’UE non prende una metodologia integrale di correzione della crisi (formazione integrale) – sarà un cattivo esempio per il mondo intero!
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Una guerra mondiale per un “click” della coscienza

Domanda: Se tutte le fasi del mio percorso sono predeterminate, posso cambiare un certo evento della mia vita attraverso il libero arbitrio? In che modo sarebbe diversa la mia vita, con o senza la saggezza della Kabbalah?

Risposta: C’è un’enorme differenza.

Supponiamo che io non voglio andare a scuola e così vengo “picchiato” dai miei genitori. Qui è la stessa cosa: mi sono rotto una gamba, il mio paese è in guerra, ci sono le catastrofi naturali, l’ “atteggiamento genitoriale” si fa sentire, ma in modo più realistico. Con questi problemi io farò ancora quello che sono tenuto a fare. Per di più, se qualche volta sono riuscito a sfuggire alla punizione scolastica, qui non ci sono sconti, non c’è nessun posto in cui scappare.

Io mi trovo tra la “via della Torà” e la “via della sofferenza”, e questa scelta cambia la mia vita. In realtà si tratta di una questione di vita o di morte, anche se lo percepiamo con diversi tipi di sofferenze. Se qualcuno voleva vincere un milione di dollari alla lotteria, ma vince solo un centinaio di migliaia di euro e qualcun altro è costretto a letto per 15 anni, entrambi i casi sono sentiti come sofferenze.

Domanda: Ma ancora, dovevo rompermi una gamba?

Risposta: Se questa è l’unica cosa che cambierà il tuo atteggiamento verso lo scopo della creazione, allora sì. Ma tu puoi seguire il percorso di “accelerare il tempo” e correggere il suo atteggiamento e poi non dovrai romperti una gamba, dal momento che potrai trascendere le sofferenze dal livello animale al livello del parlante.

Le Luci e i vasi devono trovarsi uno di fronte all’altro. A livello animale si esprime, diciamo così, rompendo una gamba o perdendo lo stipendio, o con un incendio, una grave malattia, ecc. Ma se eleviamo le sofferenze a livello del parlante, se provi dispiacere del fatto che tu ora non riesci a dare, questo è il tuo problema, e questo è ciò di cui soffri. La Luce che Riforma ti dà questa sensazione e poi non ci sarà più bisogno dei disastri corporali.

Inoltre, sono richiesti molti più problemi corporei di quelli spirituali. Ad esempio, essere malati per mille anni senza alzarsi dal letto è come vivere un momento di pene d’amore: “Perché non amo il Creatore?” Questa è la differenza tra i livelli, che cosa può fare un bambino piccolo rispetto ad un adulto, se va via la luce a casa? È incomparabile.

Guarda come la crisi si sta diffondendo: nessuno è protetto e al sicuro. Il mondo è minacciato da terribili sofferenze che hanno lo scopo di rompere l’uomo, solo per mettere un piccolo interruttore attraverso il suo buon senso. Poi, dopo una terza guerra mondiale egli scoprirà che è sotto l’influenza della natura. Poi la quarta guerra mondiale andrà a sostituire un altro piccolo interruttore: “Ahh, devo essere bilanciato con la natura.” Una quinta guerra mondiale gli mostrerà la necessità di dare agli altri, al fine di raggiungere l’armonia con la natura, e così via.

Disastri mostruosi, anni di problemi, serviranno solo ad accendere in lui ciò che la luce potrebbe accendere in un paio di mesi. Attraverso studi corretti, una persona potrebbe capire in un mese che non vi è altra scelta. Quindi dobbiamo portare il nostro messaggio al mondo il più rapidamente possibile.
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(Dalla quarta perte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 15.11.2012, L’essenza della saggezza della Kabbalah)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 29.11.2012

Preparazione alla Lezione
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KFS, Rav Yehuda Ashlag, Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot, Pagina 336, Punto 42, Lezione 14
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Il Libro dello Zohar, Parashat “Emor”, Punto 204, Lezione 18
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TES, Volume 3, Parte 8, Punto 14, Lezione 43
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Articolo “Esilio e Redenzione”, Lezione 3
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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La tensione sociale

Opinione (S.Yakobsen, capo economista di Saxo Bank): Gli scioperi per le strade in Grecia, Portogallo e Spagna sono diventati un problema nazionale per molti paesi. Una generazione di giovani è persa, che sicuramente si rifletterà in termini di prestazioni, sulle innovazioni e sulla visione del mondo.

Per il futuro siamo in attesa di una delle due cose: la radicalizzazione – il fascismo e il comunismo? Se i politici ignorano la necessità dei cambiamenti, gli elettori si getteranno agli estremi: nella sinistra radicale o nei movimenti politici radicali di destra. È giunto il tempo di cambiare, ma per far sorgere la necessità dei cambiamenti, abbiamo bisogno di una crisi grave.

Il mio commento: Ma è possibile creare il bisogno necessario per il cambiamento non con la sofferenza, non con la crisi, ma con l’aumento della consapevolezza sulla necessità di un cambiamento molto tempo prima che si manifestino le azioni, secondo la regola “Il saggio vede in anticipo.” Per questo ci richiama la saggezza della Kabbalah, offrendo la metodologia di modifiche dell’uomo e della società, molto prima che la natura ci costringa a farlo con la sofferenza.
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Libertà da tutte le condizioni dell’ego

Stiamo parlano abbastanza diffusamente dell’ importanza dello scopo e della grandezza del Creatore senza il quale non possiamo lavorare, visto che abbiamo bisogno della sua potenza. Però rimane la questione, per cosa ho bisogno della grandezza del Creatore? E’ forse una condizione secondo la quale sarò d’accordo nel dare o per cui desidero ottenere la dazione e per far questo ho bisogno della grandezza del Creatore? In questo consiste tutta la differenza: sto lavorando entro la ragione o sotto di essa, oppure sto lavorando con la fede sopra la ragione?

Sono in una condizione per cui desidero sentire la grandezza del Creatore visto che altrimenti non sarò capace di lavorare, questa è un’azione entro la ragione. Ma se dico che devo raggiungere la dazione perché è la cosa più importante per me, e chiedo la potenza di cui al momento non dispongo così che possa essere in grado di dare, e per me è soltanto un mezzo, questo significa che desidero questa grandezza solo per poter lavorare con la fede sopra la ragione.

Questa è una differenza molto sottile, che bisogna chiarire internamente. Non è possibile esprimerla a parole visto che queste ci confondono e basta.

Rabash dice: “Così quando una persona non sente la grandezza del Creatore, il corpo non può annullarsi dinnanzi a Lui nel pieno del suo cuore e della sua anima. E’ una legge: il desiderio di ricevere si arrende solo dinnanzi alla grandezza del Creatore.

“Ma se una persona si mette nella condizione di essere d’accordo nel lavorare per il Creatore solo se ne vedrà l’importanza e la grandezza, già succede che costui desidera qualcosa dal Creatore.” Questo significa che una persona desidera il fardello che dovrà portare per essere leggero. Se sai che una valigia appartiene ad una persona importante, allora non è difficile per te portarla”. Altrimenti non si desidera lavorare con tutto il cuore, per via del fatto che una persona è limitata e sotto il dominio dell’occultamento  non è libera di dire che non vuole nulla se non solamente dare”.

Se una persona ritiene che la grandezza del Creatore sia un prerequisito per il suo lavoro, allora questo stato non può essere un stato di Bina e non può servire come un’arca per lui nel quale essere salvato da tutti i dubbi ed i problemi che gli sono inviati dalla linea di sinistra.

Così l’attributo di Bina è Hafetz Hesed, che non ha bisogno di ricevere nulla; quindi è libero. Solo quelli che hanno bisogno di ricevere qualcosa sono limitati e soggetti all’opinione degli altri. Se qualcuno lavora con i suoi occhi chiusi e non ha bisogno della grandezza o di qualunque altra cosa, ciò è detto libertà.
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(Dalla Prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 31.10.2012, Scritti del Rabash)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 28.11.2012

Preparazione alla Lezione
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KFS, Rav Yehuda Ashlag, Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot, Pagina 334, Punto 37, Lezione 13
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Il Libro dello Zohar, Parashat “Emor”, Punto 198, Lezione 17
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TES, Volume 3, Parte 8, Punto 13, Lezione 42
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Articolo “Esilio e Redenzione”, Lezione 2
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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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L’errore degli europei

Nelle notizie (da Euronews): “Il Presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso ha risposto alle domande fatte a lui direttamente dai cittadini dell’UE.

“In un’edizione speciale della conversazione tenuta in un ‘ritrovo’ interattivo di Google, ha parlato su questioni che ricoprono i problemi del debito e dell’occupazione degli europei, della democrazia all’interno dell’UE e dell’ulteriore integrazione europea.

“Ha spiegato che voleva vedere l’Europa svilupparsi in una Federazione di Stati-nazione, mentre allo stesso tempo potesse avvenire una condivisione di sovranità tra gli Stati membri dell’UE. Ha parlato anche della necessità di concentrarsi sulla crescita per portare occupazione sostenibile, soprattutto per i giovani. “

Il mio commento: Stimolare la crescita significa creare bolle; nulla di buono verrà da questo, ad eccezione di un approfondimento della crisi. Inoltre, la crisi non finirà fino a quando non avremo capito che abbiamo bisogno di trasformare la comunità mondiale non in competitiva, ma in sostegno reciproco. E per questo è necessario cambiare la natura dell’uomo per il quale abbiamo bisogno del metodo dell’educazione integrale. Questo è l’unico modo per salvare il mondo dal cadere nella barbarie.
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Kabbalah per Tutti – 27.11.2012

Kabbalah per tutti, “Chi siamo noi, il Popolo di Israele”
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