La geografia delle proteste anti-americane è in espansione

Nelle notizie (da Euronews): “Gli scontri antiamericani suscitati da un film made in USA che deride il Profeta Muhammad continuano in tutto il mondo musulmano.

“In Indonesia centinaia di manifestanti si sono scontrati con la polizia fuori dall’ambasciata degli Stati Uniti a Giacarta. La polizia ha usato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni per cercare di controllarli. Diversi ufficiali sono stati ricoverati in ospedale dopo essere stati attaccati con pietre e bastoni di bambù.

“In Pakistan i manifestanti a Karachi hanno cercato di farsi strada verso il Consolato americano per il secondo giorno di seguito. […]

“Nel frattempo nella capitale afgana, centinaia di manifestanti sono stati bloccati dal personale di sicurezza durante la marcia verso l’ambasciata statunitense di Kabul.”

Il mio commento: Quindi, in tutto il mondo, c’è una conseguenza della politica di promuovere qualsiasi movimento che non pubblicizza l’unità, ma se stesso. Per salvare l’umanità da una guerra mondiale, è necessario mettere al bando tutte le pubblicità e propagande, fatta eccezione quella per l’unità, connessione e sostegno reciproco.
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