La trappola del progresso

Opinione (Ronald Wright, da About.com): “Il film, basato sul libro di saggistica intuitiva di Ronald Wright, A Short History of Progress, presenta argomenti convincenti sul fatto che se la tecnologia non viene utilizzata in modo appropriato e con moderazione può portare a condizioni avverse e al collasso della civiltà – se non alla effettiva scomparsa del genere umano.

“Wright, che è stato intervistato nel film, sottolinea riguardo alle ‘trappole del progresso’ o istanti in cui il sapere degli esseri umani, sistemi di credenze o di tecnologie che hanno dato soluzioni a breve termine nel bisogno, hanno realmente avuto effetti negativi.

“Un esempio, presentato come una rievocazione drammatica del film, è la caccia preistorica dei mammut lanosi – è stato un progresso quando i nostri antenati hanno capito come andare a caccia in modo efficiente, uccidendo due bestie nello stesso momento invece di una, ma quando hanno capito come uccidere l’intera mandria facendoli cadere nella rupe, hanno distrutto la loro intera alimentazione futura mettendo a rischio la loro sopravvivenza. Questa è una trappola del progresso che chiunque può capire. E questo stesso tipo di comportamento pericoloso persiste oggi ed è sollevato da Jane Goodall, che sottolinea come l’umanità continua lo sfruttamento delle risorse della terra e del consumo dispendioso, aggravato dal sempre crescente utilizzo di tecnologie che sono ritenute come progresso, ma che semplicemente non vanno bene per la futura evoluzione — o sopravvivenza — della specie.

Lo sviluppo del progresso è pieno di informazioni e presenta una vasta gamma di argomenti che richiedono una riconsiderazione del concetto di progresso. Il film copre una gamma di preoccupazioni che sono presentati come una nutriente insalata mista di rievocazioni grafiche e interviste filmate. Il film è intellettualmente stimolante e provocatorio che solleva più domande che risposte. La questione essenziale è una, valida e stimolante: l’umanità è sufficientemente evoluta per essere in grado di gestire il sapere e non permettere l’uso improprio della tecnologia al fine di distruggere la civiltà? Questa è una domanda che deve essere considerata da tutti”.

Il mio commento: Oggi, stiamo superando questi errori a causa dell’attuale crisi. Sperando che si sia capito che l’economia egoistica è giunta alla fine, e che dovrebbe cambiare nell’economia della felicità in uguale abbondanza per i nostri corpi e illimitata nello sviluppo delle nostre anime.
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