Non vergognarti di giocare

Il Primo Grado Spirituale é il più difficile. Quanto lavoro un bambino piccolo deve fare per far questi primi passi. Quanto lavoro gli è necessario per impugnare qualcosa, per dire la prima parola. Quanti sforzi interiori la natura gli fa compiere. Perché? Per quale motivo non possiamo svilupparci pacificatamene, liberamente?

Guarda come un bambino piccolo lavora senza sosta, sette giorni alla settimana. Un bambino, può avere anche la febbre alta ma nonostante questo gioca e desidera qualcosa. Non ci sono inconvenienti che lo possono fermare; è così cocciuto e persistente. E noi dobbiamo seguire il suo esempio. Dobbiamo fare la stessa cosa per entrare nel mondo superiore, per diventare adulti.

Dopotutto questa è una cosa già nota anche se non completamente. Il medesimo bambino che ha già imparato a parlare e a camminare all’età di quattro, cinque o sei anni, inizia un processo completamente differente di acquisizione della conoscenza, con maggior consapevolezza. Nel nostro caso nel processo che ci porta all’ottenimento degli stati più elevati, otteniamo degli strumenti maggiormente consapevoli.

Abbiamo già trascorso la prima età, sappiamo già come collegarci, con chi “giocare”, come un bambino che a tre anni acquisisce la percezione di quanti gli sono attorno e comincia a capire che è meglio giocare con gli altri che per conto suo.

Così sviluppiamo le relazioni con gli altri: come interagire con loro, come sia possibile svilupparci in modo veramente saggio interagendo con loro, come fare i nostri “giochi”.

Ecco perché giochiamo così tanto. Sembra una cosa assurda, ma in realtà sono dei giochi molto importanti. Noi non desideriamo questo, ci sentiamo ridicoli. Dopo tutto, siamo adulti, gente seria! Cosa stiamo facendo? Vale forse la pena di spenderci del tempo?

Ed infatti, si, se comprendiamo che lo sviluppo di nuove proprietà in ciascun momento del processo avviene proprio come nel bambino; nel gioco nei workshop, in tutti i tipi di azioni insieme, abbiamo l’opportunità di avvicinarci gli uni agli altri e così attirare la luce superiore su di noi.

Anche se la nostra mente egoista considera queste azioni irrazionali, non serie, infantili, invece sono l’esercizio più elevato perché noi desideriamo andare contro la nostra natura.

In seguito, dopo aver superato il primo livello, otteniamo una sostanziale ricarica della mente, una comprensione dello schema iniziale, come un bambino piccolo che è già pratico nel nostro mondo e che per una certa misura comprende quel che è bene e male, come muoversi in avanti, dove trovare i giocattoli ed usarli, come svilupparsi ed imparare cose nuove etc. Il bambino inizia a capire come usare il mondo degli adulti per svilupparsi ulteriormente. La nostra relazione con il mondo superiore è simile a questo.

Quindi, la cosa importante per noi è raggiungere il primo grado. Dopo di quello, ogni cosa sarà chiara e compresa. Dopo quello nessuno scapperà dai nostri gruppi per ritornare di nuovo a quella vita, perché in questa vita non ha avuto la pazienza di scoprire lo strato più elevato.

Dobbiamo correre e raggiungere quel livello, in modo da aiutare tutti gli altri. Per questo motivo, abbiamo ricevuto un risveglio nel prossimo livello. Il nostro compito è rivelarlo, ottenerlo. La misura secondo cui ci sforziamo di far questo lavoro per il bene di tutti gli altri sarà un’indicazione della manifestazione della nostra attrazione verso la dazione. E così riceveremo una porzione ancora pù grande della luce superiore.
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(Dalla Congresso di Kharkov “Unirsi per Ascendere” 17.08.2012, Lezione 1)

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